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Corrado Fontana non si è accontentato del titolo IRCup
ma ha lottato fino alla fine per il quarto successo 2015
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Un secondo, forse due: il tempo di scendere con molta calma dalla pedana e, intascato il
premio-partenza, Corrado Fontana ha avuto la certezza di aver vinto l'edizione 2015 del-
l'International Rally Cup. A quel punto il comasco avrebbe anche potuto fermarsi per ini-
ziare a festeggiare la sua ennesima campagna vittoriosa nella (bella) serie promossa da
Loriano Norcini e Michele Tedaldi, la quinta di una serie iniziata tredici anni fa con la To-
yota Corolla, proseguita nel 2005 e nel 2006 con la Peugeot 206 e nel 2013 con la Ford
Focus. Non l'ha fatto. Ha scelto di onorare il titolo appena conquistato affrontando le otto
prove speciali presenti sul menù preparato da Piero Capello. Deciso a battersi per ag-
giungere un altro successo ai tanti rastrellati in una carriera ormai già lunga. Ma anche –
e forse soprattutto – a divertirsi perché ogni volta che si ritrova ai comandi di una vuer-
recì di diverte come fosse la prima.
Ha fatto questo e quello. Divertendosi, per un po' ha duellato con Luca Betti che era stato
un decimo più veloce di lui nel primo tratto cronometrato. Poi ha progressivamente allun-
gato e solo sul finire della sfida, sotto un cielo che nascondeva assai bene le proprie in-
tenzioni e su un asfalto a tratti asciutto, a tratti umido e a tratti bagnato, ha alzato il piede.
Per non rovinare tutto, forse. Di certo per concedersi la possibilità di capire come maneg-
giare la Hyundai i20 in situazioni di aderenza assai precaria. Nei due passaggi sulla Valmala
ha lasciato una quarantina di secondi ad Alessandro Gino, impegnato a portare a casa un
ottimo secondo posto con la Mini, e quasi un minuto a Betti in furiosa rimonta per garan-
tirsi almeno un posto sul podio. Dettagli, ininfluenti nel bilancio di una stagione assai vi-
cina alla perfezione. Iniziata vincendo bene all'Elba, proseguita vincendo in rimonta al Taro
e al Casentino e conclusa con l'oro pure al Valli Cuneesi.