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MOTO GP
Anteprima Valencia
Stefano Semeraro
Il Mondiale dei veleni si avvicina alla sua ultima fialetta, pardon, alla sua ultima
gara. Dopo la gara di Sepang i clan allargati di Marquez, Lorenzo e Rossi se ne
sono dette e mandate a dire di tutti i colori, e ora la paura è che a Valencia dome-
nica prossima vada in scena una replica ancora più feroce fra insulti, accuse, ritor-
sioni e scorrettezze varie. Marquez ha dovuto smentire l'ipotesi degna di Le Carrè
di un incontro segreto fra lui e Lorenzo ad Andorra, in cui si sarebbe firmato (con
il sangue? con un lubrificante?) il patto anti-Valentino, il Doctor da parte sua ha ri-
tirato la minaccia di non presentarsi al via dell'ultima e decisiva gara, mentre Ita-
lia e Spagna si sono schierate al 99,9 per cento e con scarsissimo senso critico
dietro i rispettivi campioni, quasi si trattasse di una questione di Stato o un articolo
di fede: #iostoconvale contro #iostoconmarc, più una guerra di religione che una
discussione tecnica, e come si sa, in guerra la prima vittima è sempre la verità. La
ciliegina sulla torta è stata la spedizione delle 'Iene' a casa Marquez per conse-
gnare al Piccolo Diavolo la «Coppa della Minchia»: con tutto il sacrosanto e invio-
labile rispetto per la satira, forse una trovata non molto riuscita.
Direzione gara
che traccheggia
C'è dunque grande attesa per sapere cosa deciderà in merito all'episodio ma-
lese il TAS, il Tribunale Arbitrale Sportivo, che venerdì potrebbe accogliere o
respingere il ricorso di Rossi sulla penalizzazione in griglia, oppure congelare la
decisione, già confermata in appello, di far partire Vale dall'ultima fila per de-
cidere poi tutto – orrore – a bocce ferme. La scorsa settimana si è assistito
anche ad una battaglia di video, ufficiali e no, quasi consumati a forza di farli gi-
rare al ralenti per carpire da questa o da quella inquadratura se sia stato Mar-
quez a colpire con il casco Valentino o quest'ultimo a scalciare gratuitamente
lo spagnolo. Di sicuro per ora c'è solo il parere della commissione tecnica di Se-
pang che ha punito Rossi non per il calcio, ma per aver allargato la traiettoria,
anche se i traccheggiamenti della direzione gara hanno contribuito a riscaldare
ancora più gli animi.
Rossi, tempi alti
e Honda attacca
Fra l'altro – per quello che conta - dalle analisi dei tempi di Valentino si nota
come dopo il famigerato settimo giro i suoi tempi siano stati superiori a quelli
fatti registrare nei primi 4-5 giri, quando cioè secondo il partito pro-Vale, Mar-
quez lo avrebbe rallentato ad arte. Lunedì è poi arrivato un duro comunicato
della Honda, che accusa il driver marchigiano di aver deliberatamente fatto
cadere Marquez: «E’ chiaro che Valentino ha intenzional-
mente spinto Marc fuori pista, cosa che è
fuori dalle regole», sostiene la
Casa nipponica per bocca del
suo presidente Shukei Naka-
moto. «I dati ricavati dalla moto
di Marc dimostrano che nono-
stante egli stesse cercando di rial-
zare la moto per evitare un
contatto, la leva del suo freno an-
teriore riceve un impatto improv-
viso che causa il bloccaggio delle
ruote anteriori e la sua caduta. Noi
crediamo che sia stato provocato
dal calcio di Rossi». Sperare in una
gara serena e regolare, a questo
punto, più che un'illusione è vera uto-
pia.