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RENAULT TROPHY

Il team campione

Dario Sala

Tre domeniche fa, a Jerez de la Frontera, il Renault Sport Tro-

phy ha mandato agli archivi la prima stagione della sua storia.

Nell'inedita cornice piovosa che ha fatto calare il buio abba-

stanza presto, spiccavano i colori di chi stava festeggiando. An-

drea Pizzitola si è laureato campione della serie Elite e per

questo volerà in Giappone a provare la Nissan GT della Nismo.

Alcuni festeggiamenti però, si erano già svolti qualche ora

prima. Alla fine della gara Prestige infatti, l'Oregon Team si è

laureata campione fra le squadre, scrivendo per prima il suo

nome nell'ancora breve albo d'oro della serie. Quello ottenuto

dalla squadra lombarda diretta da Giorgio Testa e Jerry Cane-

visio è stato solo l'ultimo alloro di una stagione che ha visto i

suoi piloti conquistare gli altri titoli in palio. Dario Capitanio ha

vinto la categoria Prestige e poi si è ripetuto in quella Endu-

rance in coppia con David Fumanelli. Tre titoli su quattro di-

sponibili. Non male per una squadra che dopo i successi a

ripetizione ottenuti con le Mégane ha deciso di accettare una

sfida ad un livello più alto, con una macchina completamente

diversa e molto più impegnativa.

Testa: “Dormiamo

tutti sui camion”

“La vittoria fra le squadre – spiega un commosso Giorgio Testa –

è un successo che ci gratifica molto perché premia proprio il lavoro

fatto da tutti i ragazzi. Qui da noi è come stare in una famiglia. Nel

paddock si vive assieme 24 ore al giorno visto che dormiamo sui

camion con uno spirito cameratesco. Alla sera facciamo una breve

pausa per la cena e poi torniamo a lavorare sulle macchine. Non

ci sono ordini da dare. Ognuno lo fa perché sa che solo curando i

dettagli e lavorando duramente si ottengono le vittorie. Siamo in-

sieme da tanto tempo e siamo sempre gli stessi. Parlare di affia-

tamento è superato. Siamo ad un altro livello”.

Canevisio: “Non siamo

quelli della Megane”

Una stagione iniziata subito bene, ma che ovviamente ha alter-

nato alti e bassi e qualche scoglio da superare. “Dopo la Mé-

gane ci siamo dovuti reinventare – gli fa eco Jerry Canevisio –

abbiamo accettato questa sfida che ci ha imposto un altro li-

vello di competizione. Ma lo abbiamo accettato perché vole-

vamo dimostrare di non essere solamente quelli della Mégane,

ma una squadra capace di competere e vincere in altri ambiti

e livelli”. Alla fine la stagione è stata chiusa con cinque vitto-

rie nella classe Prestige, due nella endurance e una nella Elite.

Un bottino considerevole. “Si non ci possiamo lamentare, ma

sappiamo che possiamo fare ancora meglio – prosegue Testa

- Siamo partiti molto bene. Eravamo veloci rispetto ai nostri

avversari, ma quello che più mi ha fatto piacere è vedere come

siamo cresciuti durante la stagione. Le nostre prestazioni

odierne sono decisamente migliori rispetto a quelle di inizio

stagione. Abbiamo compreso meglio questa macchina e sap-

piamo che impareremo ancora”.