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MONDIALE RALLY

Thierry Neuville

Thierry, Cosa ne pensi del nuovo contratto di Hayden Paddon

con Hyundai?

“È stata una sorpresa che abbia rinnovato per così tanti anni,

ma sapevo che sarebbe voluto rimanere con la squadra per

altro tempo. Sono molto felice per lui, se l’è meritato. Mi ri-

cordo nitidamente il momento della mia carriera in cui ero in

quella situazione, lavorare di anno in anno senza sapere cosa

succederà dopo… C’è molta incertezza a volte nella carriera

di un pilota”.

Che differenza ci sarà tra l’attuale Hyundai e quella del 2016?

Sarà più veloce della Polo?

“La differenza è… che sarà una macchina totalmente nuova!

Non ci sarà nulla di uguale. Beh, forse saranno simili i freni, ma

per il resto sarà completamente un’altra cosa. Un telaio più

lungo, più basso e con una miglior distribuzione dei pesi, tutto

sarà diverso. Sarà più veloce della Polo? Lo spero, l’obiettivo

è quello di essergli più vicino possibile, o addirittura davanti.

Ma è troppo presto per dirlo, lo scopriremo tra qualche mese”.

Puoi dirci cosa è successo quando hai lasciato Citroen? Non ti

è sembrato strano mollare quando erano così vincenti?

“Nel 2012 avevo una stagione basata su nove eventi e mi ser-

viva trovare sponsor per farne altre due. Poi Nasser Al-Attiyah

mi ha dato la possibilità di fare anche la Nuova Zelanda, ed in

questo modo ho disputato l’intera stagione. Per il 2013 ci do-

veva essere un similare progetto, con la promessa di entrare a

far parte del Junior Team. La macchina non era mai come

quelle ufficiali, anche se ogni tanto mi davano degli aggiorna-

menti, ad esempio in Francia e Germania. Era comunque una

buona macchina, ma ad un certo punto ho avuto la possibilità

di gareggiare l’intera stagione con M-Sport. Volevo la certezza

di fare l’intero campionato, ed è ciò che mi hanno offerto. A

quel punto non sarei stato in un team ufficiale, ma finalmente

avrei avuto la possibilità di essere nella squadra di riferimento,

ed è quello che ho fatto”.

Cambiamo argomento. Chi ti fornisce i tuoi singolari occhiali?

“In molti me lo chiedono. Sono fatti da un’azienda tedesca,

Mykira. Lavoro con loro da tre anni e ne sono molto soddisfatto

perché sono molto leggeri e pratici da mettere sotto il casco.

Hanno smesso di fare questo modello un paio di anni fa, ma

hanno un sacco di richieste per tornare a produrre qualcosa di

simile, rimanendo sullo stesso colore, perché l’arancione co-

munque abbaglia”.

Che musica ti piace? Hai qualche artista preferito?

“Nessun gruppo in particolare direi. Mi piace ascoltare musica

pop, house, elettronica, ma specialmente quello che di nuovo

passa la radio, niente in particolare. Non compro CD e non

sono molto interessato ad andare ai concerti. Magari un

giorno, invecchiando, mi interesserò a questo genere di cose,

ma sino ad ora non mi affascinano”.

Credi che andare in Hyundai nel 2014 sia stato un passo indie-

tro nel tuo percorso formativo dopo la buona stagione che

avevi avuto con la Fiesta nel 2013?

“Non credo fosse un passo indietro. Quando lasciai M-Sport

non c’era possibilità per me di fare qualcosa di meglio. Ave-

vamo finito secondi con un team privato contro le Volkswagen,

e avrei solo potuto replicare quel risultato. L’obiettivo a lungo

termine per me era fare meglio, quindi sapevamo che il 2014

sarebbe stato un anno difficile. Sarebbe potuta andare meglio

quest’anno, ma la macchina ha avuto dei ritardi, quindi è stato

comunque un passo in avanti perché ho avuto la possibilità di

lavorare con una casa ufficiale e sviluppare la vettura. È tutta

esperienza, sono comunque uno dei più giovani piloti e se tutto

va bene correrò per altri dieci anni nel Mondiale”.

Sarebbe potuta andare meglio quest’anno,

ma la macchina ha avuto dei ritardi, quindi è stato comunque

un passo in avanti perché ho avuto la possibilità di lavorare

con una casa ufficiale e sviluppare la vettura. È tutta esperienza,

sono comunque uno dei più giovani piloti

e se tutto va bene correrò per altri 10 anni nel Mondiale