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Stefano Semeraro

La Mercedes li ha doppiati tutti, tranne due:

Vettel e Raikkonen. I due sulla Rossa. Ed è su

questa leva che Sebastian, al 13° podio della

stagione – il record per l'anno di debutto di un

ferrarista – deve fare forza per sollevare il

mondo. Nel 2016 non basterà non farsi dop-

piare, arrivare appena dietro i grandi rivali, mo-

strare miglioramenti. I 401 punti messi insieme

quest'anno dalla Rossa sono già il miglior risul-

tato ottenuto in classifica dal 2010, ma l'anno

prossimo numeri e statistiche in crescita non sa-

ranno sufficienti. No: bisognerà vincere, o co-

munque lottare per la vittoria dal primo

all'ultimo GP. Senza handicap, senza inferiority

complex.

Arrivabene

sincero

“Loro ancora

troppo forti”

A Interlagos Vettel si è visto scappare le due

frecce d'argento già allo start. Per il resto

della corsa non ha mai mollato, lottando fu-

riosamente e provando anche a passare da

due a tre soste con uno stint centrale sulle

“soft” per colmare il gap. Lo spirito giusto –

un po' meno quello di Raikkonen, autore di un

quarto posto da ragioniere – ma nel 2015

oltre al cuore occorrerà mettere in pista

anche muscoli competitivi. «A tratti siamo

stati veloci come le Mercedes – ha detto Mau-

rizio Arrivabene – ma complessivamente loro

sono andati più forte. Altre volte si erano ri-

sparmiati, stavolta hanno tirato al massimo e

il risultato è stato che gli altri sono stati dop-

piati. In pista c'eravamo noi e loro, e per ora

va bene così. L'anno prossimo però, vogliamo

stare davanti noi».

Vettel vuole

spettacolo, ma…

“Troppa politica

e interessi”

Il passaggio a tre soste è stato un azzardo per

tentare di fare qualcosa, «e fra l'altro in quel

momento andavo anche più veloce – spiega

Vettel - ma ho trovato del traffico. Peccato. Il

lato buono è che nessuna squadra ha fatto tanti

progressi come noi dall'inizio di stagione, in

Messico senza guai meccanici ci saremmo bat-

tuti per la vittoria. Devo dire che a Maranello

con la power unit hanno fatto miracoli, nel 2016

però l'obiettivo è uno solo: essere i favoriti per

il titolo». Su una cosa Seb è sulla stessa lun-

ghezza del rivale Lewis Hamilton: per fare felici

gli appassionati di F.1 serve cambiare qualcosa,

gare come quelle di Interlagos smosciano l'au-

dience. Anche se l'analisi tecnica è diversa. «In

teoria su questo tracciato sarebbe facile pas-

sare, il problema è che non c'è abbastanza grip.

Per ottenerlo servirebbero gomme che ci con-

sentano di andare più veloci. Credo che do-

vremmo lasciare alla Pirelli la possibilità di

prepararle per l'anno prossimo, purtroppo in

F.1 ci sono la politica, gli interessi di parte, e

finché non si mettono d'accordo tutti è difficile

offrire un prodotto migliore. E a rimetterci è il

pubblico che paga».