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WEC
Gara ad Al Sakhir
G-Drive e Rebellion
tra i prototipi “minori”
Sempre tra i prototipi, è arrivato l’atteso titolo LMP2 per il
G-Drive Racing di Roman Rusinov. Il russo, insieme alla Li-
gier, ha messo sul campo un’armata davvero difficile da bat-
tere nonostante i tentativi del team KCMG con l’Oreca. Alla
fine, insieme a Sam Bird e Julien Canal, si è centrato l’obiet-
tivo sfuggito di pochissimo lo scorso anno. Tra le LMP1-L,
private e senza sistemi ibridi, aveva già prevalso la Rebel-
lion, in una battaglia che in realtà non è stata tale. Tanti i
problemi sia per le Oreca/Rebellion degli svizzeri, sia per la
CLM del team ByKolles, che hanno raramente completato
una gara senza lunghe visite ai box o soste in pista. La cate-
goria si appresta comunque a diventare molto più competi-
tiva, con l’arrivo dei costruttori “scartati” dalla LMP2. Una
nota di merito va a Matheo Tuscher, vincitore in Bahrain in-
sieme a Dominik Kraihamer ed Alex Imperatori. Il diciot-
tenne ha corso sia nel WEC che in GP3: una prova d’altri
tempi.
Porsche anche nel GT
Lietz, titolo meritato
Per Stoccarda il successo è stato su tutti i fronti. Nonostante
la 911 di Richard Lietz e Michael Christensen non sia sem-
brata stavolta al livello delle avversarie, l’attacco di Patrick
Pilet e Fred Makowiecki nelle prime fasi, e poi l’avvio verso
il successo hanno spianato la strada ad un doppio titolo
anche in GTE-Pro. Lietz, che non ha davvero sbagliato nulla,
ha anche ringraziato l’esiguità del parco partenti, dato che
comunque fossero andate le cose, gli sarebbe in buona so-
stanza bastato fare il 70% della gara e transitare sul tra-
guardo per vincere. Meritatissimo il titolo, per quello che
l’austriaco ha mostrato in questi anni. Sconfitte le Ferrari.
Se è vero che le Porsche sono state favorite dal BOP e dal
meteo delle prove decisive (il motore a sbalzo li ha netta-
mente aiutati sul bagnato) i problemi patiti dalle 458 hanno
fatto la differenza: in Bahrain Rigon e Calado sono stati fer-
mati da un problema con una ruota che ha messo KO le loro
speranze. L’unico titolo arrivato a Maranello è stato così
quello di Andrea Bertolini, Aleksey Basov e Viktor Shaytar in
GTE-Am. Premiata la classe del modenese, e anche la bra-
vura nel ruolo di coach: davvero degni di nota i progressi
dei due russi sotto la sua “tutela”.
Che ne sarà
della Porsche GT?
Con il mondiale che si chiude, ci si prepara già al prossimo.
Tutte le protagoniste attese sono già scese in pista e l’attesa
maggiore è tutta quella che coinvolge la “corazzata” Ford.
La Ferrari sarà in pista con la nuova 488 turbo, mentre
l’Aston Martin avrà un’evoluzione della sua Vantage. Si
aspetta ancora la decisione dei campioni. Prima del Bahrain
si dava per scontato il ritiro, con al massimo un mini-pro-
gramma tramite il team Proton e l’addio di Olaf Manthey.
Vedremo se la doppia affermazione cambierà le cose, anche
se da tempo si parla di una nuova vettura con motore cen-
trale… che però è ancora un miraggio.
La Ligier del G-Drive
vincitrice in LMP2
Lietz ha vinto il titolo in GTE Pro