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WEC
Gara ad Al Sakhir
La 919 Hybrid
arma decisiva
Nonostante tutte le problematiche dell’ultima gara, con l’at-
tuatore dell’acceleratore ed i sistemi ibridi, l’arma decisiva per
Webber e soci è stata naturalmente la Porsche 919 Hybrid nella
configurazione high downforce, che ha messo KO la concor-
renza dell’Audi dalla tappa del Nurburgring in avanti. Dopo la
prima parte della stagione affrontata con la stessa vettura che
avrebbe corso (e vinto) alla 24 Ore di Le Mans, in preparazione
della gara più importante dell’anno, in Porsche si è compiuto
uno step impossibile da contenere per i rivali. Grazie all’inedita
- e all’inizio controversa - carrozzeria posteriore “soffiante” e
ad una generale ottimizzazione. Con Webber capo carismatico
e metronomo del gruppo, Hartley ha imposto il talento mo-
strato nella prima parte della sua carriera, mentre Behrnard,
già protagonista del periodo “di mezzo” con la RS Spyder
LMP2, è stato praticamente perfetto, sin dal primo svezza-
mento della nuova vettura che è stato a lui affidato.
Webber ha finalmente
vinto un mondiale
Arrivato alla Formula 1 attraverso una traumatica esperienza
coi prototipi, con il doppio volo con le Mercedes CLR a Le
Mans 1999, Webber al ritorno nell’endurance ha così coronato
il sogno tante volte visto sfumare di conquistare un titolo mon-
diale. Come i telecronisti della serie hanno giustamente fatto
notare, probabilmente non ha mai apprezzato tanto in vita sua
il fatto di sentir risuonare l’inno tedesco su un podio. L’anno
scorso, col gran botto di Interlagos, si sarà sicuramente chiesto
se la scelta fatta fosse quella giusta: un anno dopo, ecco la ri-
sposta.
Audi, si riparte subito
Toyota prepara la TS050
Indipendentemente dall’infrazione di Le Mans, che ha tolto al-
l’Audi un motore utile per il finale di stagione imponendo di
“rigenerarne” uno precedente, la R18 non è stata all’altezza
della rivale. Non si cercano scuse. La nuova vettura - si dice -
arriverà tra pochissimo, addirittura pochi giorni, pronta a ribal-
tare le sorti del confronto. Nel frattempo, in Audi si è rinno-
vato di due anni il contratto di Wolfgang Ulrich, che è sfuggito
sia alla figuraccia del “Timo buttalo fuori” di Zeltweg nel DTM,
sia al limite di età di 65 anni imposto ad Ingolstadt. Sarà della
partita fino ai 67 anni. In Toyota, si presenterà molto più avanti
la TS050, tutta nuova, con ibrido a batterie (non a supercon-
densatori) e motore da meno di 3 litri turbo. In Giappone, dopo
la figuraccia di quest’anno, in cui si è rimasti “al palo” non si
vuole sbagliare. Quantomeno in Bahrain è arrivato, invero for-
tunosamente, un podio assoluto che sa di contentino. Un podio
che saluta la brillante carriera di Alexander Wurz.