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amo fare tattiche”. Non ha dato solo aria alla bocca perché a
quelle dichiarazioni ha corrisposto un atteggiamento vero.
Stefano era realmente tranquillo. Non per facciata. E lo ha di-
mostrato in qualifica, quando con la sua guida è riuscito a
strappare il terzo posto alla sua prima Macao. Due posizioni
meglio del suo avversario principale che invece ha cominciato
ad innervosirsi. Mentre Comini è rimasto nel parcheggio sot-
terraneo e fumoso dove venivano alloggiate le macchine,
Pepe Oriola se ne tornava in hotel per smaltire la rabbia senza
parlare con nessuno. Tornando poi nel paddock più scuro che
mai. La domenica, Stefano sorrideva davvero, lo spagnolo ci
provava.