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Dario Sala
Losail ha messo la parola fine all’edizione 2015 del WTCC con due gare
nel deserto e per la prima volta assoluta in notturna. Una soluzione cer-
cata per provare a non far rimpiangere troppo la perdita di Macao, av-
venuta dopo dieci anni. Perché, nonostante vogliano far credere il
contrario, Macao resterà una ferita aperta per molto tempo per la cate-
goria. E non si venga a parlare degli alti costi in caso di incidente e di
pista dai sorpassi impossibili. Queste sono panzane che diventano evi-
denti quando in calendario vengono lasciate Marrakech e Vila Real e
dette da chi probabilmente non conosce Macao e non ha visto le gare
della TCR e della stessa F.3. Ma è giusto così. Il WTCC pretendeva di di-
ventare l’evento principale di Macao e (per fortuna) non è stato accon-
tentato. Meglio quindi fare i protagonisti assoluti al venerdì sera, nel
deserto, in un circuito che si è dimostrato un fallimento totale dal punto
di vista dei sorpassi e dello spettacolo in pista. Mentre le macchine sotto
le luci erano molto belle da vedere, non altrettanto lo sono state le
corse. Due interminabili processioni, noiose, movimentate solo da qual-
che incidente e mortificate anche da cinque giri di safety-car per spo-
stare due macchine. Quasi osceno.