50
KARTING
Europeo CIK KZ-KZ2
Arigò superiore
alle tattiche
In una categoria altamente spettacolare, ma con
una crisi di iscritti sintomatica, solo 27 i piloti al
via, la manifestazione ha avuto un primo domina-
tore, Jorge Pescador (Paga-Parilla), al sabato, e
uno alla domenica, Marco Ardigò. L’alfiere della
Tony Kart-Vortex, come sua consuetudine, è
emerso nella fase cruciale, quando a contare è il
piede, la tattica e la grinta. Pescador si è presen-
tato con una pole position straordinaria e si è ri-
petuto al vertice nelle due manche di ingresso
alla pre finale, precedendo i padroni di casa Jé-
rémy Iglesias (Sodi Kart-TM) e Antony Abbasse
(Sodi Kart-TM), gli italiani Paolo De Conto (CRG-
Maxter) e Ardigò, il sempre temibile Rick Dree-
zen (Ricciardo-Parilla) e l’ex compagno di squadra
Patrik Hajek (Kosmic Kart-Vortex). Durante le
manche alcuni si sono fermati in anticipo, per
sfruttare il vantaggio di avere gomme nuove in
pre finale (come puntualizzato in precedenza). La
tattica salva gomme, va detto, è stata legittima
e regolare, ma più di un concorrente ha storto il
naso nel paddock. A fermarsi all’inizio delle man-
che sono stati Joel Johansson (Righetti Ridolfi-
TM), Ben Hanley (Croc promotion-TM) e Lorenzo
Camplese (Parolin-TM).
In pre finale Pescador è subito stato inglobato dal
gruppo e la lotta si è accesa, con una certa viva-
cità tra De Conto, Ardigò, Iglesias e Abbasse. Ar-
digò a metà gara, dopo essersi liberato dei rivali,
è scappato verso il successo inseguito in vano dal
portacolori del Ricciardo-Iame Rick Dreezen. La
finale ha sancito la supremazia del tre volte iri-
dato Ardigò, il quale ha condotto sino a metà
gara, lasciando uno scampolo di gloria al Sodi
Kart del francese Iglesias, salvo riprendersi la
testa della corsa al quattordicesimo giro (dei 25)
per andare a vincere. Dietro Ardigò la battaglia si
è infiammata nelle ultime tornate grazie al cam-
pione in carica Flavio Camponeschi (CRG-Parilla),
che ha completato la sua rimonta, prendendosi
la piazza d’onore. Iglesias ha tenuto il terzo
posto nonostante l’ascesa di Hajek e del redivivo
Hanley, la cui strategia di partire a gomme fre-
sche in pre finale ha dato ottimi frutti.
Fabian Federer