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Stefano Semeraro

«Non ci arrenderemo», dice Maurizio Arrivabene, e fa benis-

simo perché il campionato di F.1 non è uno sprint, e neppure

una gara di mezzofondo, ma una maratona che finirà solo a no-

vembre. A parte le dichiarazioni d'intenti, però, alla Ferrari ser-

virebbe qualcosa di più. Anzi, molto di più, visto che dallo

scenario di inizio stagione – 'batteremo la Mercedes' – si è pas-

sati ad una realtà deprimente. Ovvero: siamo dietro la Red Bull,

e a Monte-Carlo anche dietro la Force India di Sergio Perez.

Vettel si butta

la croce addosso

«E' tutta colpa mia», ha buttato lì Vettel, incapace nel budello

monegasco di passare Felipe Massa sulla Williams, nonostante

il vantaggio di gomme, e di strappare qualcosa in più di un

quarto posto. «E' stato un weekend difficile», ha ammesso con

imbarazzo visibile persino dietro le sue espressioni congelate

Kimi Raikkonen, finito con la SF16-H contro le barriere al tor-

nantino e costretto al ritiro. Chissà però, chi glielo racconta,

adesso, a Sergio Marchionne, che la nuova monoposto che do-

veva spaccare il mondo si incanta regolarmente in qualifica, co-

stringendo i due piloti rincorrere una concorrenza sempre più

numerosa, senza che nessuno sappia ancora capire veramente

perché? Chi glielo spiega, agli appassionati, che il sorriso di

Vettel si sta spegnendo, e che se non succede qualcosa di ri-

voluzionario, non solo ci sarà lo sbandierato l'assalto alle Frecce

d'argento, ma bisognerà lottare con la concorrenza indiana e

austriaca per strappare un quarto posto?

Arrivabene non

si vuole arrendere

Beffati anche dall'undercut di Perez, a Maranello non si spie-

gano come sia potuto succedere quando alla vigilia Vettel per

primo sentiva possibile l'impresa. «In questo weekend eravamo

molto veloci, pensavo di poter fare la pole invece qualcosa non

ha funzionato», ha detto il tedesco. “L'atmosfera nel team

resta buona, anche se la situazione è un po' paradossale.

L'anno scorso eravamo più distanti dalla Mercedes, eppure ot-

tenevamo più risultati, quest'anno che siamo più vicini racco-

gliamo meno. Stavolta ho sbagliato io, avrei dovuto passare la

Williams perché io avevo le gomme da bagnato e Massa le in-

termedie e prendermi il podio. Ma devo parlare con il team e

capire perché a volte andiamo in difficoltà».

Arrivabene, contrariamente a inizio stagione quando predicava

uno sviluppo continuo e senza strappi, ora promette un salto

di qualità in Canada, con novità che riguardano il motore. «In

gara siamo veloci, ma dobbiamo rendere bene per tutto il wee-

kend», ha detto. «A Monte-Carlo è stata una gara strana, e ab-

biamo pagato le brutte qualifiche. Ma arrendersi non fa parte

del Dna Ferrari». La storia egli ultimi anni, purtroppo, racconta

una storia diversa. Una storia che rischia di ripetersi ancora.

Subito out Raikkonen

finito contro le barriere

al tornantino del Loew’s