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GP USA
Ferrari
Stefano Semeraro
Mancano tre gare alla fine di una stagione dominata in lungo e in
largo dalla Mercedes, e la verità è che per tutti i team è iniziato
già da tempo il campionato 2017. Una pre-season fatta di espe-
rimenti, sviluppi, segreti, moderate speranze di piazzare almeno
un golletto della bandiera e qualche velenuccio. Ad Austin la
Rossa ha fatto un passo indietro a Suzuka, mancato l'ennesimo
podio e dato l'impressione che il team navighi fra il rilassato e lo
scoraggiato. Come dimostra il pasticcio nel pit-stop di Raikkonen,
rimandato in pista con una ruota non fissata, che è costato al fin-
landese un ritiro doloroso quando era quarto (incalzato però da
Vettel), 0 punti e il sorpasso di Vettel in classifica, più una proba-
bile sanzione in griglia per il prossimo Gp.
Maurizio Arrivabene dice quello che può. In America ha smentito
le voci che lo voglio giubilato in favore di Eric Boullier, attuale
team principal della McLaren («spazzatura che lasciamo a chi la
vuole spargere»), mentre Sebastian Vettel ha ammesso che l'ad-
dio a James Allison «non è stato facile da digerire». Ha poi subito
chiarito che non pensa che il divorzio dal tecnico inglese, sosti-
tuito/non sostituito da Mattia Binotto, influenzerà il progetto
2017, ma insomma se si affianca questa dichiarazione al rinvio
delle discussioni per il rinnovo del suo contratto (che scade a fine
2017) il quadro non è dei più sereni. Fra Suzuka e Austin la Ferrari
ha portato novità in pista, nel finale del GP degli Usa il giro veloce
di Seb ha rappresentato la conferma che ormai anche in gara si
cercano più indicazioni per il futuro che certezze per il presente;
fatto sta che la SF17-H continua a soffrire i cambi di temperatura
e resta difficile da equilibrare.
Anche se Vettel - che aveva anticipato il secondo stint montando
le medie e puntando a finire così la gara - ha spiegato che la vir-
tual safety car gli è costata una chance di lottare per il podio la
realtà è che per tutto il weekend la Ferrari non è stata all'altezza
dei migliori e che ormai la Red Bull l'ha staccata nella corsa al se-
condo posto costruttori. Non ci fosse stato l'errore di Verstap-
pen, rientrato ai box quando pareva a lui, il distacco che oggi è