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GP ABU DHABI
La storia
Dino Chiesa è uno degli sciamani del kar-
ting, una figura di riferimento storica del-
l'ambiente, talent scout dall'occhio
infallibile che dopo varie esperienze nel
2016 è tornato alle origini nel ruolo di
team principal del CRG Racing team. Fra
le sue mani sono passate generazioni di
campioni fra i quali, nel 2000 e 2001,
anche due tipetti di nome Lewis Hamil-
ton e Nico Rosberg. I due piloti Merce-
des che domenica si sono giocati il
Mondiale di F.1 insomma Chiesa li cono-
sce benissimo, anzi, li ha cresciuti. «Sono
rimasti abbastanza simili a quando erano
ragazzini», racconta. «Lewis veniva dalla
periferia di Londra, da una famiglia nor-
malissima, era più vispo perché se non
sei sveglio in strada non sopravvivi. Nico
era più tranquillo: si figuri: cresciuto nella
bambagia di Montecarlo, con un padre
campione del mondo di Formula 1».
Erano amici?
«Per forza. Da compagni di squadra di
una squadra di kart hanno passavano in-
sieme 25 weekend all'anno, dividendo la
camera nelle trasferte. Il kart è un am-
biente sano, una grande famiglia e a
quell'età le corse sono ancora un gioco.
In F.1 è un'altra cosa, ma fra loro c'è
molta meno antipatia di quanto facciano
credere i media».
Sicuro?
«Si conoscono da tanto tempo, magari li-
Il tentativo di rallentare Rosberg e sfruttare la rimonta di Vettel e Verstappen per
riacciuffare in zona Cesarini il Mondiale non ha funzionato, e ora in molti si
scatenano contro Hamilton. Che però non ha fatto niente di irregolare. Nonostante
la sconfitta l'inglese si sente il migliore, e ha ribadito che solo i guasti gli hanno
tolto il titolo. E chissà che domani, per vendicarsi dello 'sgarro' Mercedes...
Dino Chiesa, il manager
che li ha allevati nel kart
«Fidatevi: Lewis e Nico
sono ancora amici»