10
GP AUSTRALIA
Mercedes
Hamilton leader a Melbourne
nei primi giri di gara
Questione di pugni
I rimpianti di Hamilton
Da pugni presi e quelli dati, stavolta sul tavolo. La frustrazione Mercedes è stata in-
fatti visivamente riassunta dalle manate tirate sul desk da Toto Wolff al momento
del sorpasso nel pit-stop: l'ingenuo errore di strategia delle Frecce d'Argento ha
fatto perdere le staffe persino ad un uomo equilibrato come il team principal della
scuderia anglo-tedesca. Wolff ha poi ha riacquistato rapidamente il suo aplomp, e
insieme a Niki Lauda è andato a complimentarsi nel box della Rossa. Ma la rabbia è
rimasta. «A volte si vince, a volte si perde. Stavolta è andata male a noi, ma la Ferrari
è stata brava a metterci sotto pressione fin dall'inizio. Hanno avuto ragione loro,
complimenti. Abbiamo sbagliato pensando che le gomme si sarebbero degradate
più velocemente, Sebastian però, è stato molto bravo e veloce a rimanere in scia a
Lewis». La conclusione è amara: «Forse potevamo fare di più». Giudizio condiviso
da Hamilton, che pure è stato decisivo nel chiedere il pit-stop anticipato che gli ha
complicato la vita. «Avrei potuto vincere la gara, ma avremmo dovuto comportarci
meglio in determinate situazioni. Non si può vincere sempre, però sono convinto
che abbiamo tutto per batterli». Poi, una frecciatina al grande assente: «Se Vettel
sarà un osso più duro di Rosberg? Decisamente sì, quest'anno ci sarà il migliore con-
tro il migliore al vertice assoluto, mi aspetto una battaglia molto dura».