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GP AUSTRALIA

Mercedes

Hamilton leader a Melbourne

nei primi giri di gara

Questione di pugni

I rimpianti di Hamilton

Da pugni presi e quelli dati, stavolta sul tavolo. La frustrazione Mercedes è stata in-

fatti visivamente riassunta dalle manate tirate sul desk da Toto Wolff al momento

del sorpasso nel pit-stop: l'ingenuo errore di strategia delle Frecce d'Argento ha

fatto perdere le staffe persino ad un uomo equilibrato come il team principal della

scuderia anglo-tedesca. Wolff ha poi ha riacquistato rapidamente il suo aplomp, e

insieme a Niki Lauda è andato a complimentarsi nel box della Rossa. Ma la rabbia è

rimasta. «A volte si vince, a volte si perde. Stavolta è andata male a noi, ma la Ferrari

è stata brava a metterci sotto pressione fin dall'inizio. Hanno avuto ragione loro,

complimenti. Abbiamo sbagliato pensando che le gomme si sarebbero degradate

più velocemente, Sebastian però, è stato molto bravo e veloce a rimanere in scia a

Lewis». La conclusione è amara: «Forse potevamo fare di più». Giudizio condiviso

da Hamilton, che pure è stato decisivo nel chiedere il pit-stop anticipato che gli ha

complicato la vita. «Avrei potuto vincere la gara, ma avremmo dovuto comportarci

meglio in determinate situazioni. Non si può vincere sempre, però sono convinto

che abbiamo tutto per batterli». Poi, una frecciatina al grande assente: «Se Vettel

sarà un osso più duro di Rosberg? Decisamente sì, quest'anno ci sarà il migliore con-

tro il migliore al vertice assoluto, mi aspetto una battaglia molto dura».