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GP AUSTRALIA
Giovinazzi
L’occasione
della vita
Anche per quest’anno il team diretto da Horner non sembra in grado
di poter lottare per la vittoria iridata. La power unit Renault è ancora
lontana rispetto a Ferrari e Mercedes, il telaio sembra valido e vedremo
il suo potenziale a Shanghai. Più del quinto posto di Verstappen
era comunque impossibile ottenere senza un ritiro dei rivali
Jacopo Rubino
Ci sono sogni inseguiti per una vita, e che si avverano all’improvviso.
Chiedetelo ad Antonio Giovinazzi, che in fretta e furia si è ritrovato
a disputare il suo primo Gran Premio di Formula 1. È atterrato mer-
coledì a Melbourne da terzo pilota Ferrari, una novità anche questa,
pronto a osservare da vicino il lavoro del team con Sebastian Vettel
e Kimi Raikkonen, a prendere appunti, a fare pubbliche relazioni. In-
vece, riparte dopo aver corso al volante della Sauber, facendo il
pieno di stima e complimenti da parte del paddock e degli appas-
sionati. Dimostrando, per spazzare ogni dubbio residuo, di essere
decisamente all’altezza di un volante nella categoria regina.
La chiamata Sauber
dopo il forfait di Wehrlein
È accaduto tutto in fretta. Alla vigilia della trasferta australiana Pa-
scal Wehrlein ha l’ok dei medici, affronta le libere del venerdì, ma si
rende conto di non avere la giusta preparazione atletica. Questa, al-
meno, la sua spiegazione. Il tedesco continua a trascinarsi le conse-
guenze di quello spettacolare crash di cui è stato protagonista il 23
gennaio nella Race of Champions di Miami. Il team viene informato,
serve un piano B: è Giovinazzi, in prestito da Maranello che già for-
nisce i motori alla C36. La stessa situazione si era verificata durante
la prima settimana di test a Barcellona, con il giovane pugliese su-
bentrato per due giornate affrontate in maniera positiva. Fino ad al-
lora, la sua unica esperienza con una F.1 era stata quella del 2
febbraio a Fiorano, guidando la vecchia Ferrari SF15-T per una com-
parazione tra pista e simulatore.