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L’INTERVISTA

Pietro Fittipaldi

Antonio Caruccio

Sarà Pietro Fittipaldi l’erede di Oliver Rowland? Non ce ne vo-

glia Tom Dillmann, campione della Formula V8 3.5 lo scorso

anno, ma la serie promossa da RPM dopo una stagione altale-

nante, torna a titolarsi World Series ed abbraccia campionati

di livello mondiale come il WEC. Che sia francese o inglese il

predecessore poco importa, perché il brasiliano, nipote di

Emerson Fittipaldi, nei test precampionato è stato il più veloce

ed il più costante con la Dallara di casa Lotus. Scopriamo in-

sieme a lui come si avvicina al round inaugurale di Silverstone

di questo fine settimana.

Dopo i test, quali sono le aspettative per la stagione 2017?

“L’obiettivo è quello di vincere il campionato. Eravamo molto

forti già nei test invernali del 2016 ed ho migliorato molto dalla

metà alla fine della scorsa stagione, con buone gare e buone

qualifiche. Nei test sono sempre stato veloce anche in questo

inizio di 2017 quindi dobbiamo cercare di mettere tutto in-

sieme per poterci riuscire, da parte mia e da parte della squa-

dra”.

Passando da un team come Fortec a Lotus, che cosa ti ha col-

pito maggiormente?

“Mi piace molto questa squadra, l’atmosfera che ho trovato,

ed ovviamente sono molto forti. Mi sono trovato bene nei test,

ma non per il risultato finale, quanto per l’interazione che si è

creata con la squadra e dopo aver passato molto tempo con

Fortec, avevo bisogno di un cambiamento. Penso che in Lotus

abbiamo un ottimo pacchetto quest’anno”.

Cosa cambierà nel rapporto con il tuo compagno? Lo scorso

anno era un rookie come te, ora invece hai un pilota esperto

come Binder.

“Il rapporto di base è lo stesso. Intendo dire che con ogni com-