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MONDIALE RALLY
Tour de Corse
Marco Minghetti
Ce l’ha fatta Thierry Neuville. Finalmente è riuscito a togliersi di dosso la
scimmia che si portava appresso dal Rallye di Monte-Carlo quando, larga-
mente in testa, aveva rovinato tutto sbattendo nell’ultima piesse del sabato,
Copione amaramente replicato poi in Svezia quando il belga aveva gettato
alle ortiche la gara sbattendo contro le gomme nella SuperSpeciale.
In Corsica, per la gioia anche di Michel Nandan, anche lui sempre più sotto
pressione, ecco la svolta. Autore di una gara senza sbavature, la prima guida
della Hyundai ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, e spingendo com un dan-
nato è riuscito a liberarsi di quella che ormai sembrava una maledizione, vin-
cendo con pieno merito nel giorno della resurrezione definitiva della casa
coreana.
Certo, un piccolo ma decisivo aiutino è arrivato dalle defaillance meccaniche
della Citroen di Kris Meeke (fuori gara con il motore ammutolito), e della
Fiesta di Sébastien Ogier (noie elettriche), ma rimane comunque ben chiara
l’altissima competitività delle quattro marche in campo. E vedere i tempi dei
54 chilometri della penultima prova speciale, con sei piloti racchiusi in 9 se-
condi è la migliore fotografia di un campionato mai così incerto.
Prova di competitività replicata subito dopo nella Power Stage finale dove
un concretissimo Jari-Matti Latvala è stato capace di aggiudicarsi i cinque
punti supplementari prendendosi tantissimi rischi. Come il volto dello stesso
pilota finlandese della Toyota raccontava all’ultimo controllo stop, ma con la
gioia di aver guadagnato la quarta piazza finale per un solo decimo nei con-
fronti di un comunque ottimo Craig Breen. Prova speciale finale che ha visto
anche la prova d’orgoglio di Sébastien Ogier che, assillato da problemi mec-
canici, è riuscito con classe e determinazione a riprendersi la seconda posi-
zione che solo qualche ora prima Dani Sordo era riuscito a sfilargli.
E così, il sempre difficilissimo rally dalle 10.000 curve, ha regalato il quarto
vincitore diverso in quattro gare disputate. Un inizio scoppiettante che da
tanti anni non si vedeva, soprattutto dopo gli ultimi anni di dominio assoluto
della Volkswagen. Un’incertezza che promette una stagione esaltante con
almeno 4 piloti in grado di giocarsi il titolo iridato. Molto più lineare si è in-
vece mostrata la gara del WRC2 dove Andres Mikkelsen ha comandato le
operazioni dall’inizio alla fine, in virtù di una classe davvero superiore. Ma
Teemu Suninen secondo e Stéphane Sarrazin (seppur non iscritto al campio-
nato) non hanno affatto sfigurato. Terzo è così finito il giovane francese, in
gara con l’appoggio della FFSA, Yohan Rossell. Quarto Simone Tempestini.