Previous Page  40 / 54 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 40 / 54 Next Page
Page Background

40

L’INTERVISTA

Antonio Fuoco

Quello in Prema per te è un ritorno… hai trovato la squadra

cambiata?

“Un gradito ritorno. Ho fatto con loro due anni in Formula Re-

nault e Formula 3, ma sono categorie tra loro molto differenti

ed il lavoro che si fa adesso in Formula 2 è chiaramente diverso.

L’approccio al weekend e l’organizzazione è rimasta uguale,

anzi forse anche un po’ migliorata”.

Facciamo un passo indietro agli scorsi anni in GP3… Il più

difficile è stato forse quello del debutto con Carlin…

“Indubbiamente. Era il primo anno con quella macchina, ma

anche il primo con una squadra inglese, il feeling non è stato

ottimale e non mi sono trovato a mio agio, questo sicuramente

ha pesato ed è stata la parte più difficile di tutto il lavoro”.

Poi nel 2016 il passaggio a Trident e qualche bella soddisfa-

zione…

“Abbiamo portato a termine una bella stagione, lottando sino

alla fine per il titolo anche se ART aveva qualcosa in più in ter-

mini di vetture, ma ce l’abbiamo messa tutta vincendo anche

due gare, che è un dato incoraggiante”.

Sin dal tuo arrivo in monoposto, hai lavorato con delle squa-

dre italiane, è un caso?

“È una casualità voluta. Nel senso che abbiamo sempre cercato

di andare nelle squadre migliori, ed in quelle categorie le squa-

dre di riferimento sono state italiane, Prema e Trident appunto,

dove si riesce a creare anche un buon rapporto a livello perso-

nale”.

Da sempre, al tuo fianco c’è stato un marchio molto impor-

tante come Kaspersky. Cosa ha significato per te avere il loro

supporto?

“Ha significato tanto, perché grazie al loro aiuto sono arrivato

fin dove sono ora. In tutta la mia carriera sono stati al mio

fianco e posso solo ringraziarli per questo, ed ovviamente ad

Enrico Zanarini che mi ha dato la possibilità di conoscerli”.

Nel corso degli anni poi, sempre con te al centro dei loro

programmi, si è creato anche il concetto di Kaspersky Mo-

torsport. Pensi possa essere a lungo termine un’opzione?

“Potrebbe, ma al momento il mio obiettivo principale è quello

in Formula 2 e restare il più possibile nel mondo delle mono-

posto. Kaspersky ha creato un progetto interessante ed ap-

prezzabile nel mondo del motorsport, hanno investito tanto e

stanno avendo grandi risultati, sono orgoglioso di essere parte

del loro programma”.

E cosa fai tu invece per loro?

“Ovviamente rappresento il loro marchio nei campionati in cui

corro e sono a loro disposizione per i loro eventi con gli spon-

sor in pista o delle cene di gala ed altri eventi promozionali.

Oltre che per una questione lavorativa, lo faccio per piacere

personale perché trovo e gratificante lavorare con loro”.

Quali sono gli obiettivi per la stagione 2017?

“Voglio partire bene già dalla prima gara in Baharain. Lo scorso

anno ho imparato che è davvero importante andare a punti

nella maggior parte delle gare. Il desiderio è quello di vincere

ovviamente, ma non vogliamo porci obiettivi troppo alti, vo-

gliamo partire con calma e stabilire durante la stagione un tar-

get da raggiungere”.

Com’è il rapporto con il tuo compagno di squadra Leclerc?

“Per ora tutto bene (sorride) ma sappiamo che quando inizie-

remo a lottare tra di noi vorremo vincere entrambi quindi ve-

dremo. Per il momento tutto a posto, lavoriamo bene insieme

alla squadra”.

Chi pensi saranno i piloti che potranno giocarsi il titolo?

“Guardando ai risultati dei test secondo me DAMS sarà molto

competitiva, ART ovviamente e mi aspetto anche De Vries e

Nato tra i protagonisti principali”.

Che valore pensi abbia aggiunto al campionato raggiungere

la titolazione Formula 2 al posto di GP2?

“Sicuramente avere la FIA alle spalle aggiunge grande presti-

gio. Quest’anno la macchina è ovviamente uguale ma penso

che per il futuro ci sarà una grande evoluzione. Per noi piloti

dire che corriamo in F2 assume un senso anche nell’ottica di

una gavetta formativa verso la F1. Quando dicevo GP2 spesso

la gente comune non sapeva cosa fosse”.

Di ritorno dal Bahrain sei andato a Misano per seguire i ra-

gazzi della F4. Come ti è sembrato il campionato promosso

da WSK?

“Mi piace quando compatibilmente coi miei impegni riesco ad

andare in pista, penso sia sempre utile e ci sia qualcosa da im-

parare. Penso sia un campionato molto interessante perché

offre ai piloti la possibilità di girare tanto durante i weekend di