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L’INTERVISTA
Antonio Fuoco
Quello in Prema per te è un ritorno… hai trovato la squadra
cambiata?
“Un gradito ritorno. Ho fatto con loro due anni in Formula Re-
nault e Formula 3, ma sono categorie tra loro molto differenti
ed il lavoro che si fa adesso in Formula 2 è chiaramente diverso.
L’approccio al weekend e l’organizzazione è rimasta uguale,
anzi forse anche un po’ migliorata”.
Facciamo un passo indietro agli scorsi anni in GP3… Il più
difficile è stato forse quello del debutto con Carlin…
“Indubbiamente. Era il primo anno con quella macchina, ma
anche il primo con una squadra inglese, il feeling non è stato
ottimale e non mi sono trovato a mio agio, questo sicuramente
ha pesato ed è stata la parte più difficile di tutto il lavoro”.
Poi nel 2016 il passaggio a Trident e qualche bella soddisfa-
zione…
“Abbiamo portato a termine una bella stagione, lottando sino
alla fine per il titolo anche se ART aveva qualcosa in più in ter-
mini di vetture, ma ce l’abbiamo messa tutta vincendo anche
due gare, che è un dato incoraggiante”.
Sin dal tuo arrivo in monoposto, hai lavorato con delle squa-
dre italiane, è un caso?
“È una casualità voluta. Nel senso che abbiamo sempre cercato
di andare nelle squadre migliori, ed in quelle categorie le squa-
dre di riferimento sono state italiane, Prema e Trident appunto,
dove si riesce a creare anche un buon rapporto a livello perso-
nale”.
Da sempre, al tuo fianco c’è stato un marchio molto impor-
tante come Kaspersky. Cosa ha significato per te avere il loro
supporto?
“Ha significato tanto, perché grazie al loro aiuto sono arrivato
fin dove sono ora. In tutta la mia carriera sono stati al mio
fianco e posso solo ringraziarli per questo, ed ovviamente ad
Enrico Zanarini che mi ha dato la possibilità di conoscerli”.
Nel corso degli anni poi, sempre con te al centro dei loro
programmi, si è creato anche il concetto di Kaspersky Mo-
torsport. Pensi possa essere a lungo termine un’opzione?
“Potrebbe, ma al momento il mio obiettivo principale è quello
in Formula 2 e restare il più possibile nel mondo delle mono-
posto. Kaspersky ha creato un progetto interessante ed ap-
prezzabile nel mondo del motorsport, hanno investito tanto e
stanno avendo grandi risultati, sono orgoglioso di essere parte
del loro programma”.
E cosa fai tu invece per loro?
“Ovviamente rappresento il loro marchio nei campionati in cui
corro e sono a loro disposizione per i loro eventi con gli spon-
sor in pista o delle cene di gala ed altri eventi promozionali.
Oltre che per una questione lavorativa, lo faccio per piacere
personale perché trovo e gratificante lavorare con loro”.
Quali sono gli obiettivi per la stagione 2017?
“Voglio partire bene già dalla prima gara in Baharain. Lo scorso
anno ho imparato che è davvero importante andare a punti
nella maggior parte delle gare. Il desiderio è quello di vincere
ovviamente, ma non vogliamo porci obiettivi troppo alti, vo-
gliamo partire con calma e stabilire durante la stagione un tar-
get da raggiungere”.
Com’è il rapporto con il tuo compagno di squadra Leclerc?
“Per ora tutto bene (sorride) ma sappiamo che quando inizie-
remo a lottare tra di noi vorremo vincere entrambi quindi ve-
dremo. Per il momento tutto a posto, lavoriamo bene insieme
alla squadra”.
Chi pensi saranno i piloti che potranno giocarsi il titolo?
“Guardando ai risultati dei test secondo me DAMS sarà molto
competitiva, ART ovviamente e mi aspetto anche De Vries e
Nato tra i protagonisti principali”.
Che valore pensi abbia aggiunto al campionato raggiungere
la titolazione Formula 2 al posto di GP2?
“Sicuramente avere la FIA alle spalle aggiunge grande presti-
gio. Quest’anno la macchina è ovviamente uguale ma penso
che per il futuro ci sarà una grande evoluzione. Per noi piloti
dire che corriamo in F2 assume un senso anche nell’ottica di
una gavetta formativa verso la F1. Quando dicevo GP2 spesso
la gente comune non sapeva cosa fosse”.
Di ritorno dal Bahrain sei andato a Misano per seguire i ra-
gazzi della F4. Come ti è sembrato il campionato promosso
da WSK?
“Mi piace quando compatibilmente coi miei impegni riesco ad
andare in pista, penso sia sempre utile e ci sia qualcosa da im-
parare. Penso sia un campionato molto interessante perché
offre ai piloti la possibilità di girare tanto durante i weekend di