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Con la F1

nel mirino

Alla vigilia del campionato FIA Formula 2 che

scatterà questo fine settimana a Sakhir, il pilota

del Ferrari Driver Academy racconta quali sono

le sue ambizioni e i suoi obiettivi non mancando

di ringraziare lo sponsor Kaspersky che

lo appoggia fin dagli inizi della carriera

Antonio Caruccio

Con l’ascesa fulminea di Antonio Giovinazzi, inizia a crearsi anche una

linea di successione in seno a Ferrari. Nonostante il pugliese non sia

parte del programma giovani FDA, c’è un calabrese che invece di que-

sta filiera è il maggior esponente ed anche il pilota che da più tempo

gode dei privilegi dell’Academy: Antonio Fuoco. Sembra che la Ferrari,

con il nuovo corso della direzione di Massimo Rivola, voglia evitare lo

“spreco” che aveva portato alla radiazione di Raffaele Marciello quando

venne scelto di portare avanti Kimi Raikkonen invece che promuovere

l’italiano in Formula 1. Fuoco da parte sua, che con Giovinazzi divide il

management di Enrico Zanarini, gode anche del supporto di Kaspersky,

sponsor che sin dal suo approdo in monoposto nel 2013 con Prema in

Formula Renault, lo finanzia. Quest’anno, dopo il terzo posto conqui-

stato in GP3 con il team Trident, e la difficile stagione 2015 con Carlin,

Fuoco ritrova la compagine della famiglia Rosin per tentare l’attacco al

titolo della Formula 2.

Come sono andati i test pre-campionato?

“Abbastanza bene direi. Barcellona è stata forse la parte più complicata

del lavoro dato che non salivo in macchina da un paio di mesi ed ho

fatto un po’ fatica all’inizio, ma in Bahrain mi sono trovato molto bene

fin da subito, sia con la monoposto sia col circuito”.

Quali sono le maggiori difficoltà che un pilota riscontra nel salto dalla

GP3 alla F2?

“Non c’è grande differenza, ma sicuramente ci sono dei particolari che

cambiano. La frenata è uno dei punti chiave da comprendere con i freni

in carbonio ed anche la modalità di riscaldamento della vettura sono

un po’ diverse. Chiaramente c’è più potenza ed anche in staccata av-

verti maggiormente il carico aerodinamico della vettura”.