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Stefano Semeraro

Nel dopo gara è nato un abbozzo di polemica fra Sebastian

Vettel e Felipe Massa, perché nella fase cruciale dei doppiaggi,

quando Seb tentava uno slalom disperato per raggiungere Val-

tteri Bottas, il brasiliano avrebbe prima concesso un sorpasso

facile al finlandese alla curva numero 2 e poi invece ostacolato

Vettel in quella successiva. «Stavo spingendo al massimo, pen-

savo di avere la possibilità di passarlo sul rettilineo opposto.

Felipe invece ha dato un doppio vantaggio a Valtteri, facendolo

passare facilmente quando io ero nella zona Drs, e facendo

perdere tempo a me», ha commentato a caldo il ferrarista, che

però ha poi precisato con onestà: «Forse non ha capito cosa

volevo fare, è stata un'incomprensione. Comunque non è stato

certo lì che ho perso la gara». Restano però, quelle frasi gridate

nella radio («Ma cosa sta facendo Massa!?») e il dito medio al-

zato nel momento del sorpasso, che hanno dato fastidio a Fe-

lipe, e non solo a lui. Anche perché Seb, ragazzo adorabile e

campione indiscutibile, non è nuovo alle sfuriate via microfono

non appena qualcosina in pista accenna a non andare per il

verso giusto (il suo naturalmente). Un po' più di fair-play anche

a caldo forse non nuocerebbe, sempre tenuto conto che nel

caldo della gara e viaggiando a 300 all'ora non è sempre sem-

plicissimo tenere a bada i nervi e soprattutto le parole. «Seba-

stian si è lamentato via radio? Strano, non lo fa mai...», ha

replicato con sarcasmo Massa. «La verità è che io ho alzato il

piede per agevolare il sorpasso alla curva 3, spostandomi tutto

di lato, ma lui non mi sembrava tanto deciso, non sapeva bene

cosa fare. Anche alla curva 4 ho rallentato, ma mi sembrava un

po' impaurito. E comunque anche se mi avesse passato subito

non sarebbe mai riuscito a prendere Bottas».

Felipe ha poi avuto parole di grande elogio per il suo ex com-

pagno alla Williams: «Sin da quando ha firmato con la Merce-

des avevo detto che avrebbe fatto un buon lavoro. In passato

è stato sottovaluto, ma vincere una gara solo alla quarta gara

con la Mercedes dimostra quanto vale. Ora che ha vinto sarà

un pilota diverso, e sono convinto che avrà molti altri suc-

cessi».