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GP RUSSIA

Il fatto

Alonso furioso:

«Sempre la stessa storia»

Ancora una grande delusione per il pilota spagnolo che ha dovuto parcheggiare

la sua McLaren-Honda prima di raggiungere lo schieramento di partenza

Stefano Semeraro

Meno male che c'è Indianapolis. La prospettiva adrenalinica di

battersi a 400 all'ora sull'ovale più famoso del mondo è l'unica

cosa in grado di togliere un po' di amarezza ai pensieri di Fer-

nando Alonso, di distrarlo un po' dallo sprofondo apparente-

mente senza fondo di questa stagione di F.1 con la McLaren e

soprattutto con la Honda. Di adrenalina, fra l'altro, a Sochi non

gliene è andata in circolo proprio per nulla, visto che stavolta

dopo il giro di formazione Alonso non è nemmeno riuscito a

prendere il via. «Durante il giro di ricognizione abbiamo notato

che qualcosa non andava con l'Ers (Elecric recovery system,

ndr) – ha spiegato il responsabile della Honda, Hasegawa – la

MGU-H non funzionava. Abbiamo seguito la procedura previ-

sta per riparare il problema, ma non ha funzionato. Allora ab-

biamo resettato tutto, questo però ha provocato lo stop della

macchina». Insomma, l'ennesimo disastro totale dopo quello

che aveva bloccato Stoffel Vandoorne nel GP di Melbourne.

«Non è però stato lo stesso problema, Stoffel in quella occa-

sione aveva resettato tutto e la macchina era ripartita, per que-

sto abbiamo riprovato a farlo, ma stavolta non è stata una

grande idea».

Alonso è ormai arrivato al limite di rottura: il suo, non quello

del motore: «E' sempre la stessa cosa, weekend dopo wee-

kend», ha sibilato, trattenendo a stento la rabbia. «Noi piloti

non ci possiamo fare nulla. Guidiamo il più veloce che pos-

siamo, aiutiamo più che possiamo il team, ci prepariamo al me-

glio fisicamente e con i nostri ingegneri. Poi, arriviamo in pista

e la macchina si spegne. E' veramente frustrante». Uno stato

d'animo condiviso dal team principal Eric Boullier. «Davanti a

risultati come questi non ci si può nascondere. Capisco e con-

divido la frustrazione di Fernando, è una situazione inaccetta-

bile». A sentire lo spagnolo anche Indy non può essere che un

palliativo, non certo la cura per la sua anima da campione fe-

rito. «E' un bene avere in mente la 500 Miglia, con tanti pro-

getti e tante cose da seguire che mi tengono impegnato. Ma

la mia vita, i miei sogni sono in Formula 1. Dobbiamo cercare

un modo di migliorare, perché così fa veramente male». E sul

bagnato della delusione sono arrivate anche le gocce di piog-

gia acida da parte di Niki Lauda: «Fernando è un grande pilota,

non ci sono dubbi. Ma se ne è andato dalla Ferrari quando

aveva ancora un contratto e la stessa cosa aveva fatto con la

McLaren. Non credo che la Ferrari lo rivoglia indietro, e se Ha-

milton e Bottas continuano a vincere non credo che in Merce-

des avremo bisogno di altro». Per ora, Alonso è in un circolo

chiuso. Non gli resta che correre in tondo a Indy e sperare che

il vento cambi.

“Fernando è un

grande pilota, non ci

sono dubbi. Ma se ne

è andato dalla Ferrari

quando aveva ancora

un contratto e la

stessa cosa aveva

fatto con la McLaren.

Non credo che

la Ferrari lo rivoglia

indietro, e se

Hamilton e Bottas

continuano a vincere

non credo che

in Mercedes avremo

bisogno di altro”

Niki Lauda