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Sainz
un vero Toro
Grande qualifica e grande gara per lo spagnolo del team
faentino, tra i protagonisti assoluti. Peccato per Kvyat, di poco
fuori dal Q3 e poi costretto al ritiro in gara per un contatto
Jacopo Rubino
Sesto posto. Solo una volta la Toro Rosso si era spinta oltre a
Monte-Carlo, quinta nel 2008 grazie a un certo Sebastian Vettel.
Record mancato? Poco male, alla squadra di Faenza resta la
gioia di un’edizione 2017 del Gran Premio di Monaco da incor-
niciare per il risultato ottenuto da Carlos Sainz, al termine di un
appuntamento che aveva preso la piega giusta sin dalle prove
libere.
Nel Principato passo corto
e aggiornamenti a regime
La STR12, che quanto a passo è la seconda auto più corta del
lotto (per la FIA sono 3549 millimetri, solo la Williams è sotto
con 3545), si è rivelata subito a suo agio fra i guardrail del Prin-
cipato. “Dopo i problemi di Barcellona, dove abbiamo portato
una notevole quantità di aggiornamenti, abbiamo imparato
qualcosa in più sul bilanciamento della monoposto”, raccontava
soddisfatto giovedì il direttore tecnico James Key. L’ingegnere
inglese dopo la tappa in Spagna aveva infatti ammesso le diffi-
coltà nel mettere in armonia il corposo pacchetto di novità in-
trodotte. Ci è voluta solo un po’ di pazienza in più del previsto.
Qualifica da protagonisti
Sainz sesto, Kvyat quasi Q3
Nella qualifica del sabato, quindi, la Toro Rosso ha iniziato a
raccogliere i dividendi: Sainz ha ottenuto il sesto tempo in Q3,
Daniil Kvyat ha mancato l’ingresso nella top 10 soltanto per
colpa delle bandiere gialle sventolate a causa del crash di Stof-
fel Vandoorne. “Un vero peccato, altrimenti potevamo riuscirci
tranquillamente”, ha voluto sottolineare il russo. Di ben altro
tenore le parole del compagno di box: “In Q3 sono riuscito a
segnare il giro migliore del fine settimana e ne sono davvero
felice. Lo meritiamo perché arriva in un ottimo weekend, nel
quale siamo costantemente cresciuti”.