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GP MONACO
L’impresa
Massimo Costa
E venne il giorno della Haas. Il team americano,
che impiega motori Ferrari, due monoposto in
zona punti non le aveva mai piazzate da quando
lo scorso anno ha debuttato nel Mondiale F.1.
L’evento si è verificato nel Gran Premio più impor-
tante dell’anno in quanto a ritorno mediatico e
questo non potrà che far bene alla squadra diretta
da Guenther Steiner. Romain Grosjean si è piaz-
zato ottavo, Kevin Magnussen decimo rimediando
a un colpo di sfortuna presentatosi sotto forma di
una foratura. Lavorano bene alla Haas, dove c’è
tanto della Dallara, e Steiner lo sottolinea: “Ab-
biamo ancora degli alti e bassi nelle prestazioni,
ma stiamo facendo costantemente dei passi
avanti. Qualche volta non si vedono perché non
finiamo tra i primi dieci, così nessuno se ne ac-
corge, ma il risultato di Monaco non è dovuto a
un qualcosa di magico e improvviso. E’ solo il ri-
sultato del lavoro di sviluppo degli ultimi sei
mesi”. Ci sono voluti 27 gare per arrivare alla ma-
gica doppietta che di certo non scorderanno tanto
in fretta. Grosjean in gara ha mantenuto costan-
temente il muso della propria VF17 nella top-10 e
si è rammaricato del fatto che nessun colpo di
sfortuna abbia colpito i colleghi che lo precede-
vano: “Quelli davanti a me erano più veloci, non
potevo fare molto. E purtroppo nessuno ha avuto
qualche problema, come invece è capitato a chi
era alle mie spalle”. Davanti a Grosjean hanno ter-
minato Lewis Hamilton in recupero e poco oltre la
Toro Rosso di Carlos Sainz, questi ultimi avversari
diretti per un posto al sole tra chi vive a centro