6 Mag [15:39]
Jerez - Gara
Marquez vola nel disastro Ducati
Marco Minghetti
”È grandioso quello che ho fatto oggi. Prima della gara non avevo tantissima fiducia, ma poi la pista mi ha dato sensazioni ottime e quella scivolata sulla ghiaia portata da qualcuno in pista mi ha permesso di dare anche spettacolo…”. Marc Marquez si presenta alle solite interviste di rito e, se possibile, è ancora più sorridente del solito. Tale e tanta la superiorità dimostrata nei 25 giri del Gp di Spagna, che lo ha visto scattare dalla seconda fila e, buono buono ha solo dovuto aspettare il momento buono per dare la zampata al leader provvisorio Jorge Lorenzo. Era il settimo giro, e da lì in poi della Honda con il numero 93 sul cupolino non si hanno avuto più notizie. Una vittoria, quella dello spagnolo, che lo proietta in testa al mondiale con 12 punti di vantaggio su Johann Zarco oggi fortunoso secondo, e certifica abbastanza chiaramente che l’uomo da battere sarà anche quest’anno il venticinquenne di Cervera.
La soddisfazione di Marquez, oggi, comunque dovrebbe essere stata doppia, perché alle sue spalle è andato in scena un incidente che, fosse stato anche lui coinvolto, lo avrebbe di nuovo portato nell’occhio del ciclone. In realtà l’incredibile carambola - un triplo strike più aderente ad una pista da bowling che ad un circuito - ha chiamato in causa i tre piloti che stavano lottando con il coltello tra i denti per le altre posizioni sul podio. E la fotografia che rimarrà stampata sarà quella di un Andrea Dovizioso che, nel tentativo di sorpassare Lorenzo viene atterrato dalla Ducati del compagno che nel frattempo si era toccato con Pedrosa, con il pilota Honda che a modo suo si era gettato all’interno dei due Ducatisti. Insomma, una bella frittata, con gli uomini di Borgo Panigale che hanno visto svanire un più che possibile doppio podio. Fortunatamente il dopo gara è solo servito a far sbollire le rispettive incazzature, e non problemi di carattere fisico.
L’incredibile colpo di scena, con tre protagonisti fuori gara, ha così spalancato la porta ai piloti che in quel momento non potevano sperare altrimenti nelle posizioni nobili. E così è arrivato proprio in extremis il secondo podio consecutivo per Andrea Iannone e la Suzuki, che a un giro dalla fine ha sorpassato senza ammettere repliche la Ducati di Danilo Petrucci. Un po’ di azzurro ribadito anche dal quinto posto di Valentino Rossi che così può salvare il bilancio Yamaha, fino a quel momento davvero deficitario. In effetti la M1 vista a Jerez è una moto difficile da decifrare anche se il secondo posto di Zarco con la moto di Tech3 lascia perplessi. Molto bene, invece, Franco Morbidelli che è riuscito ad inserirsi nella top ten.
Domenica 6 maggio 2018, gara
1 - Marc Marquez (Honda) - Honda - 25 giri 41’39”678
2 - Johann Zarco (Yamaha) - Tech 3 +5”241
3 - Andrea Iannone (Suzuki) - Suzuki +8”214
4 - Danilo Petrucci (Ducati) - Pramac +8”617
5 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha +8”743
6 - Jack Miller (Ducati) - Pramac +9”768
7 - Maverick Viñales (Yamaha) - Yamaha +13”543
8 - Alvaro Bautista (Ducati) - Nieto +14”076
9 - Franco Morbidelli (Honda) - Marc VDS +16”822
10 - Mika Kallio (KTM) - KTM +19”405
11 - Pol Espargaro (KTM) - KTM +21”149
12 - Takaaki Nakagami (Honda) - LCR +21”174
13 - Bradley Smith (KTM) - KTM +21”765
14 - Tito Rabat (Ducati) - Avintia +22”103
15 - Scott Redding (Aprilia) - Gresini +36”755
16 - Hafizh Syahrin (Yamaha) - Tech 3 +41”861
17 - Xavier Simeon (Ducati) - Avintia +49”241
18 - Karel Abraham (Ducati) - Nieto - 1 giro
Ritirati
17° giro - Jorge Lorenzo (Ducati) - Ducati
17° giro - Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati
17° giro - Daniel Pedrosa (Honda) - Honda
16° giro - Cal Crutchlow (Honda) - LCR
11° giro - Thomas Luthi (Honda) - Marc VDS
5° giro - Alex Rins (Suzuki) - Suzuki
0 giri - Aleix Espargaro (Aprilia) - Gresini
Il campionato
1.Marquez 70 punti; 2. Zarco 58; 3.Viñales 50; 4.Iannone 47; 5.Dovizioso 46; 6.Rossi 40; 7.Crutchlow 38; 8.Miller 36; 9.Petrucci 34; 10.Rabat 24.