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8 Nov [18:47]

Test a Jarama – 4° giorno
A Evans la ‘pole’, Pulling tra le donne

Michele Montesano

È stato Mitch Evans ad archiviare la quattro giorni di test pre stagionali di Formula E a Jarama. Il neozelandese della Jaguar, nella sessione odierna, ha siglato il miglior crono in 1’27”461. Il riferimento è stato stabilito negli ultimi minuti con Evans che, non solo ha riportato il sorriso nella squadra inglese, ma ha battuto una nutrita schiera di piloti Porsche. Costretta a saltare la prima sessione insieme a Nissan, come parte della sanzione per non aver rispettato il Cost cap, Jaguar è riuscita man mano a risalire la china. Grazie al miglior crono stabilito da Evans, il team campione in carica si presenterà più serena a San Paolo del Brasile quando, il prossimo 7 dicembre, scatterà il primo E-Prix della stagione.

A lungo al comando della sessione, Dan Ticktum negli ultimi minuti si è visto soffiare, per un decimo, il miglior crono da Evans. Ciò nonostante, il britannico è stato sicuramente tra i protagonisti della quattro giorni di test madrilene portando costantemente nei piani alti della classifica il Kiro Race (nella foto sotto). A tal proposito la squadra americana, nata dalle ceneri della ERT, non ha ancora ufficializzato i piloti per l’imminente stagione undici. Pur disponendo di un powertrain Porsche della scorsa generazione, Ticktum è riuscito a battere l’ufficiale Pascal Wehrlein. Il campione in carica ha infatti concluso al terzo posto, per soli cinquantasei millesimi, precedendo l’alfiere McLaren Taylor Barnard, questi costantemente il più rapido tra i piloti motorizzati Nissan.



Ulteriore conferma della competitività del pacchetto Porsche è stato il quinto crono ottenuto da David Beckmann. Seppur non sia riuscito a ripetere la prestazione di ieri, in cui ha siglato il riferimento di giornata, il tedesco si è guadagnato sul campo la possibile promozione nel team Kiro Race. Al volante della Nissan, Oliver Rowland ha stampato il sesto crono precedendo la Maserati di Stoffel Vandoorne, quest’ultimo il migliore tra i piloti tra le monoposto dotate del powertrain Stellantis. Costretto a saltare la simulazione di gara per un problema elettrico sulla sua Lola Yamaha, oggi Zane Maloney si è rifatto inanellando 39 giri chiudendo la sessione ottavo davanti alla Porsche di Antonio Felix da Costa.

A completare la top 10 è stato Norman Nato, su Nissan, che per soli diciotto millesimi ha avuto la meglio sull’ufficiale Jaguar Nick Cassidy. Veloce nelle prime giornate, quest’oggi il team DS Penske ha lavorato sul passo gara con Max Günther che non è andato oltre il dodicesimo crono. Invece Jean-Eric Vergne, negli ultimi istanti della sessione, è stato protagonista di un’escursione nelle vie di fuga di Jarama causando la bandiera rossa e, di conseguenza, la fine anticipata delle attività in pista. Più staccati anche i piloti del team Andretti e di Envision Racing. Infine, a chiudere la classifica, le due Mahindra di Edoardo Mortara e Nyck de Vries.



Nel pomeriggio ha preso il via la sessione tutta al femminile. Sul tracciato che sorge alla porte di Madrid sono scese in pista diciotto ragazze in rappresentanza di tutti i team di Formula E. Assente Sophia Flörsch, a causa di impegni concomitanti, a tenere in alto il vessillo della Nissan ci ha pensato Abbi Pulling (nella foto sopra). La britannica, attuale leader della F1 Academy, ha stampato il riferimento della sessione in 1’30”889. Secondo crono per la tre volte vincitrice della W Series Jamie Chadwick che ha chiuso a tre decimi dalla vetta. La britannica della Jaguar ha inoltre registrato il maggior numero di giri inanellando un totale di quaranta tornate.

Seconda fila per Bianca Bustamante, al volante della McLaren, e Miki Koyama. Proprio la giapponese della Lola Yamaha ha sorpassato, nel suo ultimo tentativo, la punta della Mahindra Lena Bühler. Sesto crono per la portacolori della DS Penske Beitske Visser, a un secondo e mezzo dalla vetta, a seguire la McLaren di Ella Lloyd e Marta Garcia, quest’ultima la più rapida tra le motorizzate Porsche. A completare la top 10 le due Maserati Tipo Folgore di Carrie Schreiner e Tatiana Calderon.



La sessione stata interrotta momentaneamente, verso la seconda ora, per via dell’uscita di pista di Jessica Edgar. Nonostante ciò, la pilota del DS Penske ha concluso il test undicesima. Al rientro in Formula E, dopo aver preso parte a dodici E-Prix con la monoposto Gen1 del team Andretti, Simona de Silvestro ha concluso la sessione diciassettesima dopo aver percorso solamente sei giri con la monoposto Kiro Race. È andata peggio a Lilou Wadoux che purtroppo non è riuscita a scendere in pista per problemi al sedile mal fissato sulla sua Jaguar.

Venerdì 8 novembre 2024, 4° giorno (mattino)

1 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'27"461 - 41 giri
2 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'27"602 - 37
3 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'27"658 - 39
4 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'27"780 - 47
5 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'27"839 - 39
6 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'27"973 - 40
7 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'28"005 - 40
8 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'28"276 - 39
9 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'28"287 - 30
10 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'28"364 - 36
11 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'28"382 - 37
12 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'28"433 - 30
13 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"486 - 41
14 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'28"529 - 40
15 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'28"616 - 32
16 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'28"688 - 42
17 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'28"818 - 36
18 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'28"903 - 35
19 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'29"115 - 32
20 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'29"271 - 38
21 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'34"311 - 40
22 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'34"335 - 29

Venerdì 8 novembre 2024, 4° giorno (sessione riservata alle donne)

1 - Abbi Pulling (Nissan) - Nissan - 1'30"889 - 39
2 - Jamie Chadwick (Jaguar) - Jaguar - 1'31"209 - 40
3 - Bianca Bustamante (Nissan) - McLaren - 1'31"715 - 39
4 - Miki Koyama (Lola Yamaha) - Abt - 1'31"731 - 31
5 - Lena Buhler (Mahindra) - Mahindra - 1'31"907 - 36
6 - Beitske Visser (DS) - DS Penske - 1'32"221 - 39
7 - Ella Lloyd (Nissan) - McLaren - 1'32"374 - 39
8 - Marta García (Porsche) - Porsche - 1'32"624 - 36
9 - Carrie Schreiner (DS Maserati) - Maserati - 1'32"626 - 38
10 - Tatiana Calderon (DS Maserati) - Maserati - 1'32"815 - 37
11 - Jessica Edgar (DS) - DS Penske - 1'33"155 - 36
12 - Alice Powell (Jaguar) - Envision - 1'33"164 - 29
13 - Nerea Marti (Porsche) - Andretti - 1'33"805 - 37
14 - Gabriela Jílková (Porsche) - Porsche - 1'34"556 - 36
15 - Chloe Chambers (Porsche) - Andretti - 1'35"130 - 39
16 - Alisha Palmowski (Jaguar) - Envision - 1'35"145 - 24
17 - Simona De Silvestro (Porsche) - Kiro - 1'35"499 - 9
18 - Lilou Wadoux (Jaguar) - Jaguar - Senza crono

7 Nov [19:34]

Test a Jarama – 3° giorno
Porsche domina la scena

Michele Montesano

Si è chiusa nel segno della Porsche la terza giornata dei test pre-stagionali di Formula E. Se nella mattinata è stato David Beckmann, al volante della monoposto Kiro Race spinta dal powertrain tedesco, il più veloce sul tracciato di Jarama, nel pomeriggio le vetture ufficiali di Zuffenhausen hanno ottenuto la doppietta nella simulazione dell’E-Prix. A svettare è stato il campione in carica Pascal Wehrlein, oltretutto autore del secondo crono nella sessione mattutina, seguito dal compagno di squadra Antonio Felix da Costa.

Le temperature quasi estive di ieri, hanno lasciato spazio quest’oggi a un clima più autunnale. Ciò nonostante, i piloti non si sono risparmiati sul circuito che sorge alla porte di Madrid. Durante la notte sono stati riparati anche i cordoli della curva 9, danneggiati nel corso dell’ultima sessione di ieri, consentendo di poter affrontare i test in tutta sicurezza. Come prevedibile, i tempi sul giro sono continuati a scendere con le Porsche che hanno dettato l’andatura. In particolare Wehrlein è stato il primo ad abbattere il muro del 1’28”. Ma, sul finire della sessione mattutina, il campione in carica è stato battuto per appena otto millesimi da Beckmann autore di un 1’27”755 (nella foto sotto). Ancora privo di un contratto in vista della prossima stagione, il pilota del Kiro Race è risultato finora il più veloce della tre giorni di test.



Wehrlein si è quindi dovuto accontentare del secondo posto davanti a da Costa, quest’ultimo staccato di soli cinquantotto millesimi dal leader. Subito alle spalle delle vetture Porsche troviamo due monoposto marchiate Stellantis. Protagonista del mercoledì, Max Günther si è confermato veloce anche nella giornata odierna. Il tedesco del DS Penske ha chiuso al quarto posto precedendo la Maserati di Jake Hughes. Finalmente segnali incoraggiati per Jaguar. Mitch Evans è riuscito a siglare il sesto crono precedendo l’alfiere della Nissan Norman Nato. Dopo aver incentrato il pomeriggio del mercoledì sul passo gara, Taylor Barnard ha potuto spingere piazzando la McLaren all’ottavo posto davanti alla Nissan di Oliver Rowland.

Staccato di oltre sette decimi dal leader Beckmann, Jean-Eric Vergne ha chiuso la mattinata decimo. Entrambi i piloti del team Andretti sono scivolati nella seconda metà della classifica con Jake Dennis, quattordicesimo, che ha preceduto Nico Müller. In ombra anche le monoposto Lola Yamaha, solamente sedicesimo Lucas di Grassi, mentre Zane Maloney ha chiuso terzultimo. Sono proseguiti i problemi nel box Envision Racing, entrambi i piloti sono rimasti fermi nella prima mezz’ora di test. Scesi in pista, Robin Frijns si è fermato al diciannovesimo crono mentre Sebastien Buemi non è andato oltre l’ultima fila assieme a Nick de Vries che però si è focalizzato sul passo gara.



Nel pomeriggio è andata in scena la simulazione di gara, prima occasione per vedere un uso più intensivo dell’Attack Charge. La partenza (nella foto sopra) è stata ritardata a causa di un problema tecnico riscontrato sulla Lola Yamaha di Maloney. Parcheggiata la sua monoposto, il pilota del team ABT non ha potuto far altro che assistere all’E-Prix da spettatore. Scattate dalla prima fila, a seguito del sorteggio per decidere la griglia, le due Jaguar hanno dettato il passo nelle prime fasi di gara. Ma, verso la decima trovata, dapprima Nick Cassidy e poi Evans hanno ceduto il comando a da Costa. Il pilota Porsche, a sua volta, non è riuscito a resistere a Vergne il quale ha preso le redini della gara a ridosso della sosta obbligatoria.

Infatti verso metà E-Prix è stato provato l’Attack Charge. I piloti, a turno, sono quindi rientrati ai box per effettuare una sosta di 30 secondi e ricevere un boost di energia pari a circa il 10% della batteria. Questo test permetterà di valutare l’effettiva introduzione delle soste nell’arco del campionato. Dopo il pit-stop obbligatorio, Vergne ha ripreso il comando della gara. Ma, concluso il periodo di neutralizzazione programmato dietro la safety car, Wehrlein si è sbarazzato del francese della DS salendo in prima posizione. Il campione in carica della Formula E ha poi allungato tagliando per primo il traguardo.



Alle spalle del tedesco, da Costa è riuscito a sopravanzare Cassidy mettendosi in scia a Vergne. Proprio il francese, nell’ultimo giro, è rientrato ai box lasciando strada libera al portoghese che ha così completato la doppietta Porsche. Terzo sotto la bandiera a scacchi, Cassidy ha chiuso davanti l’Andretti di Dennis e al compagno di squadra Evans. Le Mahindra hanno mostrato un buon passo gara, con De Vries sesto ed Edoardo Mortara ottavo. A frapporsi tra le due monoposto indiane è stato l’alfiere Maserati Stoffel Vandoorne, mentre Hughes e Frijns hanno completato la top 10. Da segnalare che tutti i motorizzati Nissan sono rientrati ai box prima dell’ultimo giro falsando, così, il risultato finale.

Giovedì 7 novembre 2024, 3° giorno (mattino)

1 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'27"755 - 34 giri
2 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'27"763 - 43
3 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'27"813 - 37
4 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'28"070 - 36
5 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'28"142 - 41
6 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'28"195 - 44
7 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'28"228 - 45
8 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'28"307 - 41
9 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'28"331 - 42
10 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'28"492 - 34
11 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'28"664 - 38
12 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'28"696 - 35
13 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'28"743 - 41
14 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"752 - 46
15 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'28"949 - 45
16 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'29"210 - 43
17 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'29"350 - 41
18 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'29"418 - 34
19 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'29"573 - 38
20 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'29"938 - 21
21 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'30"591 - 34
22 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'32"189 - 47

Giovedì 7 novembre 2024, 3° giorno (simulazione E-Prix)

1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 24 giri
2 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 0"372
3 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1"028
4 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1"446
5 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 3"201
6 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 4"902
7 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 6"893
8 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 9"505
9 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 9"800
10 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 11"494
11 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 11"785
12 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 12"300
13 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 12"874
14 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 17"312

Giro più veloce: Pascal Wehrlein 1'31"743

Ritirati
Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision
Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt
Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske
Sam Bird (Nissan) - McLaren
Taylor Barnard (Nissan) - McLaren
Oliver Rowland (Nissan) - Nissan
Norman Nato (Nissan) - Nissan
Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt

6 Nov [20:15]

Test a Jarama – 2° giorno
Günther in vetta, Kiro Race sorprende

Michele Montesano

Porta la firma di Max Günther e del team DS Penske la seconda giornata di test pre-stagionali di Formula E. Il tedesco è stato il più veloce sul circuito di Jarama stampando, nella sessione pomeridiana, il riferimento di 1’28”408. Günther ha così sgretolato di oltre otto decimi il tempo fatto registrare ieri da Antonio Felix da Costa. Merito sia di un asfalto più gommato e del sole, quasi estivo, che ha scaldato il tracciato che sorge alle porte di Madrid. Infatti già al termine della mattinata metà della griglia era riuscita a scendere sotto il muro del 1’29” con il pilota Maserati Jake Hughes che aveva dettato l’andatura con un crono di 1’28”604.

Dopo aver preso confidenza con le nuove monoposto Gen3 Evo nella prima sessione di ieri, piloti e team hanno iniziato a fare sul serio. Oltre all’incognita della trazione integrale, attivabile per un periodo limitato di tempo, in diversi hanno riscontrato problemi a gestire gli pneumatici. Infatti Hankook per questa stagione ha portato una nuova gomma più morbida sia per quanto riguarda il battistrada che la carcassa, ciò ha comportato un’usura più accentuata nell’arco di ogni stint. Rivisti gli assetti, tali problemi nella giornata odierna sono stati contenuti.



Così come accaduto nella prima sessione, anche in mattinata i motorizzati Porsche sono parsi subito i più veloci. Jake Dennis, al volante della monoposto del team Andretti (nella foto sopra), si è issato subito in cima alla lista dei tempi seguito dall’ufficiale Porsche da Costa, dal compagno di squadra Nico Müller e dall’alfiere del Kiro Race David Beckmann. Dopo la prima bandiera rossa dei test, causata da un’escursione fuoripista da parte di Sam Bird, i tempi sono iniziati a scendere con Hughes che ha siglato il riferimento limando quasi sei decimi dal miglior crono registrato nella sessione di ieri. Pur non brillando in nessun settore, l’inglese della Maserati è stato il più costante.

Per soli ottantuno millesimi Dennis si è dovuto accodare alla Tipo Folgore di Hughes. Il portacolori Andretti ha preceduto Dan Ticktum, al volante della monoposto Kiro Race equipaggiata con il powertrain Porsche della passata stagione, e il campione in carica di Formula E Pascal Wehrlein sulla Porsche ufficiale. Oltre ad essere veloci, le vetture di Zuffenhausen si sono rivelate anche le più costanti inanellando il maggior numero di giri sia con Dennis che con da Costa, entrambi giunti a quota trentotto tornate. A completare la Top 5 è stato l’altro alfiere Maserati Stoffel Vandoorne.



Nonostante l’uscita di pista, Bird (nella foto sopra) ha piazzato la McLaren in sesta posizione risultando il pilota motorizzato Nissan più rapido. A mezzo secondo dal battistrada i due piloti DS Penske: Günther ha siglato il settimo crono mentre Jean-Eric Vergne si è accontentato del nono. A dividere le due vetture francesi è stato da Costa mentre, restando in ambito Porsche, Müller ha chiuso i primi dieci. Leggermente più attardati i portacolori Mahindra, appena fuori dalla top 10 Nyck De Vries mentre Edoardo Mortara ha terminato quattordicesimo.

Costrette a saltare la sessione di ieri, a seguito della sanzione per non aver rispettato il Cost Cap, Nissan e Jaguar sono scese in pista per la prima volta quest’oggi. La mattinata si è rivelata abbastanza tribolata per la squadra inglese con Mitch Evans che si è fermato lungo il rettilineo principale causando la fine anticipata della sessione mattutina. Non è andata meglio a Nick Cassidy diciottesimo a un secondo e otto dal battistrada Hughes. Tredicesimo, Oliver Rowland ha inanellato trentadue giri al volante della Nissan. Di ritorno nel team nipponico, Norman Nato ha sfruttato la mattinata per riprendere dimestichezza con vettura e squadra.



Il powertrain Stellantis si è rivelato il più competitivo anche nel pomeriggio con Günther che ha piazzato la DS Penske in prima posizione. Il tedesco ha limato ulteriori due decimi dal riferimento fatto segnare in precedenza dalla Maserati di Hughes. Scorrendo la classifica si è potuto assistere a una vera e propria lotta tra la squadra franco-americana e il Kiro Race, team nato dalle ceneri dell’ERT. Costantemente tra i più veloci nella sessione, Ticktum (nella foto sopra) ha colto il secondo tempo a soli trentuno millesimi da Günther precedendo Vergne che, a sua volta, ha battuto per appena quattro millesimi Beckmann. Ricordiamo che il Kiro Race non ha ancora ufficializzato i suoi piloti in vista della prossima stagione.

Da registrare la buona progressione per i piloti Mahindra con De Vries e Mortara che hanno ottenuto, rispettivamente, il quinto e il sesto crono nelle fasi finali. Dopo una mattinata tribolata, le Jaguar hanno finalmente intravisto le posizioni nobili. Cassidy si è fermato a due decimi dal riferimento staccando il settimo tempo, mentre Evans (nella foto sotto) si è issato al decimo posto dopo aver passato la prima ora fermo ai box. La Lola Yamaha si è affacciata nella top 10 grazie a Zane Maloney, ottavo davanti a Dennis, con l’altro alfiere del team ABT Lucas di Grassi solamente diciottesimo.



Nissan ha accorciato le distanze dalla vetta con Rowland, dodicesimo, che ha siglato il suo miglior crono in 1’29”012 a sei decimi da Günther. Bisogna andare nella seconda metà della classifica per trovare gli ufficiali Porsche. Wehrlein e da Costa hanno terminato la sessione pomeridiana in scia, rispettivamente al tredicesimo e quattordicesimo posto, pagando poco più di sei decimi dal leader. Considerando il distacco dalla vetta, sia McLaren che Maserati si sono focalizzati sul passo gara non utilizzando neppure la potenza massima di 350 kW.

Mercoledì 6 novembre 2024, 2° giorno (mattino)

1 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'28"604 - 36 giri
2 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"685 - 38
3 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'28"905 - 29
4 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'28"909 - 36
5 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'28"950 - 32
6 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'29"107 - 35
7 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'29"128 - 34
8 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'29"360 - 38
9 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'29"367 - 38
10 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'29"486 - 42
11 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'29"529 - 36
12 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'29"660 - 32
13 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'29"935 - 32
14 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'30"051 - 37
15 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'30"303 - 40
16 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'30"344 - 38
17 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'30"384 - 34
18 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'30"459 - 33
19 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'30"549 - 24
20 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'30"761 - 34
21 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'31"105 - 27
22 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'31"183 - 35

Mercoledì 6 novembre 2024, 2° giorno (pomeriggio)

1 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'28"408 - 35 giri
2 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'28"439 - 38
3 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'28"560 - 36
4 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'28"564 - 42
5 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'28"614 - 46
6 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'28"617 - 42
7 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'28"630 - 30
8 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'28"785 - 34
9 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"792 - 41
10 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'28"797 - 31
11 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'28"856 - 38
12 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'29"012 - 41
13 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'29"028 - 43
14 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'29"049 - 40
15 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'29"067 - 43
16 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'29"314 - 37
17 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'29"384 - 37
18 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'29"739 - 38
19 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'32"519 - 46
20 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'32"549 - 45
21 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'35"974 - 44
22 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'36"060 - 44


5 Nov [19:37]

Test a Jarama – 1° giorno
Porsche e Da Costa i più veloci

Michele Montesano 


Sul circuito di Jarama, è iniziato il nuovo capitolo della Formula E. Il tracciato, che sorge alle porte di Madrid, ha fatto da palcoscenico al debutto ufficiale delle nuove monoposto Gen3 Evo. Più veloci e ancora più efficienti, le vetture elettriche hanno animato il pomeriggio spagnolo dando avvio alla prima sessione dei test ufficiali in vista dell’undicesima stagione di Formula E, che scatterà il prossimo 7 dicembre a San Paolo in Brasile. A dettare il ritmo è stato Antonio Felix da Costa che, al volante della Porsche 99X Electric, ha fermato il cronometro in 1’29”220.

Dopo un minuto di silenzio in rispetto delle vittime dell’alluvione che ha colpito Valencia, città che da sempre ospita i test pre-stagionali sul circuito intitolato a Ricardo Tormo, i semafori verdi di Jarama hanno dato ufficialmente il via alla sessione. Il tracciato di 3,850 km, che tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’80 ha ospitato anche la Formula 1, è stato opportunamente modificato inserendo una chicane sul rettifilo principale per poter consentire alle monoposto di sfruttare la frenata rigenerativa.
La nuove Gen3 Evo sono parse subito affidabili quanto veloci permettendo, a tutti i piloti, di inanellare una buona sequenza di giri senza incorrere in problemi tecnici rilevanti. Protagonista del finale di stagione, Da Costa ha proseguito la striscia positiva stampando il riferimento allo scoccare della seconda ora. Il portoghese della Porsche, al termine della sessione, ha inoltre coperto trenta giri. Le monoposto di Zuffenhausen hanno monopolizzato la prima fila, con l’alfiere del team Andretti, Jake Dennis, autore del secondo tempo a meno di due decimi dal battistrada.


Primo a scendere sotto il muro del 1’30”, Max Günther (nella foto sopra) si è presentato nel migliore dei modi nella sua nuova squadra. Passato da Maserati al team DS Penske, il tedesco ha siglato il terzo crono precedendo la Mahindra di Edoardo Mortara, quest’ultimo l’unico pilota a migliorarsi nelle fasi finali. A chiudere la top 5 è stato Stoffel Vandoorne, che ha rilevato il volante lasciato libero da Günther in Maserati. Sia per il belga che per il tedesco, l’adattamento alla nuova monoposto è stato immediato, dato che DS e Maserati condividono lo stesso powertrain.

Passato dal team ABT ad Andretti, Nico Müller ha stampato il sesto crono davanti al neo-acquisto Maserati Jake Hughes. Proprio l’inglese, nella prima ora della sessione, ha duellato con il campione in carica di Formula E Pascal Wehrlein. L’alfiere Porsche si è poi accontentato dell’ottavo posto e di venticinque giri percorsi. A completare la top 10, sono stati Jean-Eric Vergne, che con la sua DS ha chiuso a quasi nove decimi dalla vetta, e Lucas di Grassi. Il brasiliano della ABT ha avuto l’onore di portare al debutto il nuovo powertrain Lola Yamaha.

Leggermente più staccati gli alfieri McLaren, con Taylor Barnard dodicesimo e Sam Bird quattordicesimo. A dividere i due piloti inglesi è stato Sebastien Buemi. Lo svizzero dell’Envision Racing è stato il più attivo in pista portando a termine quarantadue passaggi. Al contrario, il compagno di squadra Robin Frijns ha completato solamente otto tornate riscontrando qualche problema sulla sua monoposto.


Il team Kiro Race Co, nato dalle ceneri dell’ERT, ha debuttato ufficialmente sul circuito di Jarama. La squadra americana, che utilizza il powertrain Porsche della scorsa stagione opportunamente aggiornato, è l’unica a non aver annunciato ancora i suoi piloti in vista del prossimo campionato. A scendere in pista in questa occasione sono stati Dan Ticktum, autore del quindicesimo crono (nella foto sopra), e il tedesco David Beckmann. Proprio quest’ultimo, già pilota di riserva Porsche e Andretti, ha terminato la prima giornata diciassettesimo.

Ricordiamo che Jaguar e Nissan non hanno preso parte alla sessione scontando, così, parte della sanzione inflitta dalla FIA per aver sforato il Cost Cap nella scorsa stagione. Giovedì pomeriggio è prevista una simulazione di E-Prix nel quale si potrà assistere anche agli Attack Charge. Le vetture effettueranno una sorta di pit-stop in cui verranno ricaricate le batterie dai nuovi dispositivi realizzati da ABB. Dopo aver più volte rinviato la loro adozione, le stazioni di ricarica rapida saranno in grado di erogare una potenza massima di 160 kW e di ricaricare contemporaneamente 2 monoposto a 80 kW.

Martedì 5 novembre 2022, 1° giorno 

1 - Antonio Felix Da Costa (Porsche) - Porsche – 1’29”220 - 30 giri
2 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1’29”406 - 34
3 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1’29”661 - 39
4 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1’29”778 - 33
5 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1’29”853 - 35
6 - Nico Müller (Porsche) - Andretti – 1’30”016 - 33
7 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1’30”075 - 35
8 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1’30”095 - 33
9 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1’30”114 - 41
10 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1’30”180 - 30
11 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1’30”212 - 31
12 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1’30”230 - 35
13 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1’30”401 - 42
14 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1’30”590 - 36
15 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1’30”593 - 27
16 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1’30”847 - 31
17 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1’31”281 - 19
18 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1’33”653 - 8
19 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - Senza crono
20 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - Senza crono
21 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - Senza crono
22 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - Senza crono

4 Nov [19:40]

Confermato il test riservato alle donne
a Jarama scenderanno in pista 19 piloti

Michele Montesano

Anche se le avverse condizioni meteo, che hanno colpito duramente Valencia, hanno costretto gli addetti ai lavori a trasferire i test pre-stagionali di Formula E a Jarama, gli organizzatori della serie elettrica hanno confermato la sessione riservata esclusivamente alle donne. Saranno diciannove le ragazze che scenderanno in pista nel pomeriggio di venerdì 8 novembre per un test che avrà una durata complessiva di tre ore. Tutti i team, ad eccezione di Mahindra, Lola ABT e Kiro Race, schiereranno una coppia di pilote di cui, diverse, hanno già avuto modo di saggiare le precedenti monoposto di Formula E.

Il campione in carica Pascal Wehrlein e il compagno di squadra Antonio Felix da Costa lasceranno il volante della Porsche rispettivamente a Gabriela Jilkova e Marta García. La ventinovenne della Repubblica Ceca aveva provato la monoposto di Zuffenhausen lo scorso anno in occasione dei test di Valencia. Ugualmente la Garcia, vincitrice della F1 Academy 2023, ha avuto modo di prendere contato con la Formula E nei Rookie Test di Berlino. Andretti, team cliente Porsche, si affiderà all’americana Chloe Chambers, attualmente in orbita Haas Formula 1, e la spagnola Nerea Martí entrambe impegnate in F1 Academy.



Nel box Jaguar tornerà la tre volte campionessa della W Series Jamie Chadwick. Infatti la ventiseienne britannica, membro della Academy Williams, aveva già guidato la monoposto Gen2 della scuderia inglese nei Rookie Test di Marrakech nel 2020. Sull’altra vettura Jaguar scenderà in pista Lilou Wadoux che, a differenza delle sue colleghe, ha incentrato la sua carriera sulle gare Endurance diventando, a soli 23 anni, pilota ufficiale Ferrari in GT. Envision Racing potrà contare sull’esperta Alice Powell, alla sua quarta esperienza su una vettura elettrica, e la giovanissima Alisha Palmowaki vicecampione della GB4 inglese.

Maserati schiererà sul circuito di Jarama l’esperta Tatiana Calderon. La trentunenne colombiana vanta al suo attivo numerose presenze in categorie a ruote scoperte, tra cui Formula 2, Super Formula e IndyCar, oltre ad aver provato anche la Sauber Formula 1. Sull’altra vettura del Tridente ci sarà la tedesca Carrie Schreiner che quest’anno ha preso parte alla F1 Academy con il Campos Racing. Il DS Penske si affiderà a Beitske Visser, attualmente impegnata nelle gare Endurance, e la diciannovenne Jessica Edgar che ha recentemente vinto la sua prima gara in F1 Academy ad Austin.



Nissan, per il test tutto al femminile, ha pescato dal vivaio Alpine. A guidare le monoposto nipponiche saranno Sophia Flörsch, prima donna ad andare a punti in Formula 3 ed esperta di gare di durata con tre partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans, e Abbi Pulling prima ragazza a vincere una gara di F4 britannica e attuale leader della F1 Academy. McLaren, team cliente Nissan, potrà contare sulle ragazze che prendono parte al programma McLaren Driver Development ovvero Bianca Bustamante, impegnata in F1 Academy e nella Formula 4 Italia, e la gallese Ella Lloyd anch’essa al via nel campionato tutto al femminile.

Anche se non ha ancora ufficializzato i suoi piloti per la stagione che scatterà il prossimo 7 dicembre a San Paolo, il team Kiro Race (ex ERT) schiererà una sola vettura per Simona de Silvestro. Unica donna a marcare punti in un E-Prix, la svizzera tornerà così a guidare una monoposto elettrica. Il team ABT, che quest’anno userà il powertrain Lola Yamaha, affiderà la monoposto alla giapponese Miki Koyama, pilota di sviluppo Toyota e iscritta nel Super GT. Infine Mahindra scenderà in pista con la svizzera Lena Bühler, vicecampione della F1 Academy nel 2023, e quest’anno impegnata in Formula Regional.

Team e piloti del Rookie Test di Formula E

Porsche (Porsche): Marta Garcia - Gabriela Jilkova

Jaguar (Jaguar): Jamie Chadwick - Lilou Wadoux

Andretti (Porsche): Chloe Chambers - Nerea Marti

Maserati (DS Maserati): Tatiana Calderon - Carrie Schreiner

DS Penske (DS): Jessica Edgar - Beitske Visser

Envision (Jaguar): Alisha Palmowski - Alice Powell

Abt (Lola Yamaha): Miki Koyama

Mahindra (Mahindra): Lena Bühler

McLaren (Nissan): Bianca Bustamante - Ella Lloyd

Nissan (Nissan): Sophia Flörsch - Abbi Pulling

Kiro (Porsche): Simona de Silvestro


1 Nov [11:08]

Intervista a Tommaso Volpe: “Con la
Gen3 Evo puntiamo a essere aggressivi,
complessa la gestione dell’Attack Mode”

Da Viry Châtillon - Michele Montesano

Siamo alla vigilia dell’undicesima stagione di Formula E che prenderà ufficialmente il via il 5 novembre con i test di Jarama. Tutti i team sono pronti per questa nuova avventura che vedrà il debutto delle nuove monoposto Gen3 Evo. Anche nel quartier generale di Nissan, a Viry Châtillon alle porte di Parigi, fremono per tornare in pista con la loro e-4ORCE 05. L’obiettivo è quello di proseguire la striscia positiva che ha visto il team nipponico protagonista di un finale di stagione in crescendo concluso con la vittoria dell’E-Prix di Londra da parte di Oliver Rowland.

Proprio in occasione della presentazione della nuova monoposto della Casa giapponese, avvenuta nella nuova sede di Viry Châtillon a due passi dal quartier generale di Alpine, abbiamo avuto l’occasione di incontrare Tommaso Volpe, team principal e managing director Nissan Formula E, per farci raccontare come sarà la nuova stagione del campionato full electric e soprattutto quali saranno le ambizioni del team nipponico.



Ci troviamo nel nuovo quartier generale di Viry Châtillon, com’è migliorata la qualità del lavoro rispetto la vecchia sede di Le Mans?

“Ci siamo spostati dalla Factory che era di Dams, a Le Mans, dove la struttura era davvero piccola ed era difficile anche organizzarsi per quanto riguarda la gestione del magazzino. Qui a Viry Châtillon abbiamo dei sistemi di gestione automatica che rendono il lavoro più semplice e veloce. L’intera infrastruttura è ora molto più efficiente perché ogni spazio è studiato al meglio. Inoltre abbiamo colto l'occasione per reinvestire in tutti gli IT system, software e, in vista dell'anno prossimo, in training per il nostro management e per gli ingegneri. Tutte aree fondamentali nelle quali abbiamo investito per migliorare la performance”.

Anche il simulatore è nuovo?

“Il simulatore è fisicamente lo stesso che avevamo a Le Mans, ma l'abbiamo aggiornato con nuovi software e nuove funzionalità. In futuro, dato che comunque stiamo anche parlando delle nuove vetture Gen 4, stiamo valutando se cambiare anche l'hardware del simulatore. Proprio in quest’ottica la stanza dedicata al simulatore è grande, per avere la possibilità di prendere un dispositivo più grande”.



Quest’anno esordirà la Gen3 Evo, quanto della precedente monoposto è stato trasferito sulla nuova?

“Direi che circa il 70% dell’esperienza maturata sulla Gen3 la possiamo ritrovare sulla nuova vettura. La differenza principale sarà nell’uso della trazione integrale anche se sarà limitata alla partenza e nelle fasi di Attack Mode. Se nella partenza avrà un impatto minore, poiché verrà utilizzata da tutti i concorrenti nello stesso momento, la trazione integrale farà una grande differenza nella strategia di gara. Inoltre anche gli pneumatici hanno una nuova mescola, più morbida, quindi bisognerà considerare un tasso di degrado diverso. Queste sono le due aree in cui i nostri ingegneri hanno lavorato maggiormente”.

Su quali punti vi siete focalizzati nel realizzare la nuova monoposto?

“Nello sviluppare la Gen3 Evo ci siamo focalizzati soprattutto nell'incrementare l'efficienza energetica dell'hardware. Abbiamo raggiunto un obiettivo che definirei molto aggressivo. Stiamo facendo gli ultimi calcoli, ma abbiamo fatto un bel salto in avanti. Ovviamente è una competizione, quindi bisogna vedere cosa hanno fatto gli avversari e se, magari, hanno portato un miglioramento ancora più grande del nostro. Dal mio punto di vista saremo allineati con i top team. L’anno scorso, anche se abbiamo terminato al quarto posto, abbiamo dimostrato di essere il terzo team dopo Jaguar e Porsche. In alcune occasioni siamo stati sfortunati, se tutto andrà come speriamo quest’anno potremmo essere tutti molto più vicini”.



Avete già effettuato dei test, quali sono stati i primi riscontri?

“I primi gironi di test sono stati incentrati tutti sull’affidabilità. Abbiamo una nuova vettura quindi è normale che bisogna accumulare chilometri per essere sicuri che non ci siano problemi. Grossomodo buona parte dei test fatti finora erano dedicati all’affidabilità prima di effettuare l’omologazione tre settimane fa circa. Poi negli ultimi test abbiamo iniziato a focalizzarci su come massimizzare sia la performance che l’efficienza della vettura. Visto che le componenti sono omologate, nei test pre stagionali di Jarama continueremo a lavorare sul lato software”.

C’è uno scambio dati tra voi e la Casa madre in Giappone?

“In Nissan abbiamo una collaborazione costante, effettuando meeting settimanali, con il reparto Advanced R&D in Giappone. Il reparto ricerca e sviluppo realizza e testa soluzioni per le vetture dei prossimi anni, alcune delle quali vengono implementate anche in Formula E. Ad esempio con la Gen3 Evo la parte hardware, quindi motore, inverter e trasmissione, è stato in parte modificato con gli input provenienti direttamente dal Giappone. Un paio di soluzioni, che erano state testate anni fa per i veicoli elettrici di Nissan, hanno trovato applicazione sulla nostra monoposto”.



Oltre a essere un team, voi di Nissan fornite anche il vostro powertrain a McLaren, c’è una sfida tra le due squadre?

“Noi lavoriamo benissimo con McLaren e abbiamo uno scambio abbastanza trasparente, poi è chiaro che in pista siamo avversari. Mi ritengo fiero della mia squadra, perché non dimentichiamoci che McLaren è l'ex team Mercedes che ha vinto due campionati di fila con le Gen2. Già lo scorso anno, il primo del sodalizio, siamo arrivati davanti di pochi punti mentre l’ultima stagione li abbiamo distanziati maggiormente. Un altro fattore da non sottovalutare è che Nissan è uno dei team più giovani in Formula E. Crediamo e investiamo molto sui nuovi talenti anche se a volte manchiamo di esperienza”.

Però McLaren la scorsa stagione ha conquistato un e-Prix prima di voi…

“È vero McLaren ha vinto prima di noi nella scorsa stagione, grazie anche all’ottima prestazione di Sam Bird a San Paolo, ma voglio ricordare che Rowland è arrivato terzo superando due avversari all’ultima curva. Inoltre, proprio in Brasile, è iniziato il nostro trend positivo che ci ha portato a fare sette podi, di cui quattro di fila, ottenendo anche una vittoria. Sicuramente fa piacere che McLaren riesca ad andare forte perché porta punti anche nel campionato costruttori. Ricordiamo che, molto spesso, nelle qualifiche di Formula E tutte le vetture sono racchiuse in meno di un secondo. I distacchi sono minimi quindi figuriamoci tra due team che hanno lo stesso powertrain”.



Com’è cambiata la Formula E nel corso di queste dieci stagioni?

“La Formula E esiste da soli dieci anni e stiamo per affrontare l’undicesima stagione. Quindi se viene comparata ad altre categorie è ancora una startup. Ciò nonostante fa parte del panorama delle corse automobilistiche e, a livello di posizionamento, è riconosciuto sicuramente tra i primi cinque campionati di motorsport a livello globale. Dal punto di vista del prodotto, a mio parere, la Formula E è molto più affine all’automotive per seguire e promuovere l’elettrificazione e la sostenibilità della mobilità urbana. Inoltre a livello di ricerca e sviluppo è sicuramente la più rilevante rispetto alle altre categorie di motorsport. Il fatto che si cerca sempre di correre in circuiti cittadini, o per lo meno nella metà delle gare a calendario, la pone in una posizione diversa rispetto agli altri sport”.

Cosa differenzia la Formula E dagli altri sport automobilistici?

“A mio avviso il ruolo della Formula E è anche quello di comunicare una tecnologia che è anche divertente. Oggigiorno, malgrado tanta comunicazione, molte persone pensano ancora che le vetture elettriche siano noiose, lente e che le acquistino solamente coloro che non vogliono inquinare. La Formula È è l’unica piattaforma, a livello globale, che da’ un messaggio diverso. L’impressione è che ci sia molto scetticismo finché non si vede un e-Prix. A mio avviso un punto di forza della Formula E è la durata delle gare: in 45-50 minuti ci sono tanti sorpassi. Le qualifiche sono completamente differenti rispetto alle altre categorie con i duelli tra piloti. Osservando i dati, l’età media degli spettatori è molto più bassa rispetto ad altri sport”.



Col passare delle stagioni però ci sono meno circuiti cittadini e sempre più circuiti permanenti…

“Noi di Nissan vorremmo mantenere sempre un calendario composto per metà da circuiti cittadini e metà da circuiti permanenti. All'inizio quando è nata la Formula E i veicoli elettrici, vuoi per l’autonomia, erano sviluppati principalmente per l’uso cittadino, quindi era naturale presentare un campionato di vetture elettriche in città, che era già comunque un'idea innovativa e difficile da implementare. Ora stiamo andando verso la Gen4 e i veicoli elettrici, man mano, sono sempre più diffusi nell’uso quotidiano. Di conseguenza anche noi dobbiamo seguire questa evoluzione pur restando fedeli al nostro DNA che sono i circuiti cittadini. Contemporaneamente è bello mostrare anche come le nostre macchine siano capaci di competere in circuiti permanenti alla pari delle altre categorie. Non abbiamo più il problema di potenza non abbiamo più il problema dell’autonomia: possiamo comunicare l'utilizzo dell'elettrico sia in città che in autostrada che sarebbe l'equivalente della nostra pista”.

Questa stagione non ci sarà più un E-Prix in Italia…

“Sono rimasto molto male. Ma al di là della mia nazionalità, l'Italia è uno dei paesi cardine della Formula E con i migliori valori di broadcast e di followers. Inoltre è un mercato fondamentale a livello europeo anche per l’elettrico. Ci hanno promesso che dovremmo tornare già nella prossima stagione. Dal mio punto di vista ci dovrebbe essere almeno un e-Prix di ‘casa’ per ogni costruttore impegnato in Formula E, quindi spero di tornare anche in India per la Mahindra”.

31 Ott [23:14]

Test spostati a Jarama a seguito
dell’alluvione che ha colpito Valencia

Michele Montesano

Tutti noi abbiamo assistito impotenti alla terribile alluvione che, tra martedì e mercoledì, ha colpito la città spagnola di Valencia e le sue zone limitrofe causando numerose vittime e ingenti danni. Nonostante gli enormi sforzi da parte delle autorità locali, quest’ondata di distruzione non accenna a diminuire. In rispetto a questa difficile situazione, la FIA e gli organizzatori hanno deciso di annullare i test pre-stagionali di Formula E che si sarebbero dovuti svolgere, dal 4 al 7 novembre, sul circuito Ricardo Tormo.

Sebbene il tracciato di Valencia non abbia riportato danni, le alluvioni hanno di fatto distrutto le strade di accesso all’impianto rendendo impossibile entrarci. Visto l’esiguo tempo che separa i test dal primo E-Prix della stagione, previsto il 7 dicembre a San Paolo in Brasile, si è deciso di spostare l’attività sul circuito di Jarama. Il tracciato che sorge alle porte di Madrid farà così da palcoscenico alla prima uscita ufficiale delle nuove monoposto Gen3 Evo.

Considerando il repentino cambio di rotta, per consentire gli spostamenti di team, vetture e attrezzature, i test pre-stagionali sono stati fatti slittare di un giorno rispetto la tabella di marcia originaria. Il primo semaforo verde ci sarà martedì mattina 5 novembre, mentre l’ultima giornata prenderà il via venerdì 8 novembre. Resta quindi confermato il programma che vedrà l’ultima sessione di test dedicata alle donne.

Come si legge nella nota ufficiale: "Sebbene logisticamente fosse possibile procedere ai test, è importante non creare distrazioni o sprecare risorse preziose che sarebbero molto più utili se supportassero la comunità locale. Il nostro primo pensiero è rivolto alla comunità di Valencia. La città ha un posto speciale nei nostri cuori: è sempre stata presente nel nostro calendario dal 2017 e di recente abbiamo trasferito lì la nostra base operativa. È una seconda casa per la Formula E. Sosterremo la comunità nel riprendersi da questi tragici eventi in qualsiasi modo possibile e ci assicureremo che, mentre i nostri test continuano a Madrid, vengano svolti con la massima sensibilità".

23 Ott [17:38]

Nissan e Jaguar: test ridotti per aver
sforato il Cost Cap nella stagione 22-23

Michele Montesano

Dopo aver esaminato le documentazioni fornite da tutti gli undici team, la FIA ha reso noto che due squadre di Formula E hanno sforato il Cost Cap al termine della stagione 2022-2023. Infatti, stando a quanto si legge dalla nota diramata dalla Federazione Internazionale dell’Automobile, Nissan e Jaguar hanno oltrepassato il tetto massimo di spesa fissato a 13.668.000 Euro. Nello specifico la squadra inglese ha sforato dello 0,6% il Cost Cap mentre il costruttore giapponese del 2%.

Visto che si tratta del primo anno in cui viene applicato tale regolamento finanziario, con il tetto massimo di spesa per ciascun team, e che le squadre in questione hanno superato di poco la soglia imposta, la FIA ne ha tenuto conto anche in merito alla sanzione. All’atto pratico sia Nissan che Jaguar saranno costrette a saltare le prime tre ore di test pre-stagionali che si svolgeranno a Valencia il 4 novembre.

Ben più severe le sanzioni economiche. Infatti il team Nissan è stato multato di 300.000 Euro, mentre Jaguar dovrà versare 100.000 Euro. Entrambe le pene sono state ammorbidite in quanto le due squadre, così come accaduto per Red Bull in Formula 1 nel 2022, hanno firmato l’Accordo di Accettazione della Violazione (ABA). La FIA ha quindi tenuto conto che i due team sono stati cooperativi offrendo loro tutte le informazioni del caso.

I vertici di Nissan si sono giustificati, per aver sforato il Cost Cap, in quanto nella stagione 2022-2023 c’è stato un cambiamento a livello organizzativo. Infatti, proprio durante la nona stagione di Formula E, Nissan ha acquisito il team e.dams divenendo di fatto l'unico proprietario. Inoltre, sempre nel medesimo periodo, è iniziato il trasferimento del quartier generale da Le Mans a Viry Châtillon, conclusosi solamente nel corso dello scorso anno. Per quanto riguarda Jaguar l’errore è ancora più veniale. Infatti un membro senior è stato conteggiato all’interno delle spese del team quando sarebbe dovuto essere archiviato direttamente alla Casa costruttrice.

17 Ott [19:47]

Ufficializzato il calendario 2025:
niente Thailandia si scende a 16 E-Prix

Michele Montesano

Anche la prossima stagione di Formula E si disputerà sulla lunghezza di 16 E-Prix. A deciderlo è stato il Consiglio Mondiale della FIA che ha, di fatto, decretato la cancellazione della tappa in Thailandia. Originariamente prevista l’8 marzo prossimo a Chiang Mai, purtroppo il cambio di governo ha posto fine al sogno di vedere le monoposto elettriche sfrecciate nel Paese asiatico.

Come da tradizione, la stagione prenderà il via con i test di Valencia. Il circuito intitolato a Ricardo Tormo ospiterà, dal 4 al 7 novembre prossimo, il debutto ufficiale delle nuove Gen3 Evo. Si tornerà, inoltre, a un campionato diviso su due anni. Infatti l’apertura della Season 11 avverrà in Brasile, il 7 dicembre, con l’E-Prix di San Paolo. Dopo una pausa di un mese, la Formula E si darà appuntamento a Città del Messico che manterrà la classica collocazione di inizio gennaio.

L’altra novità riguarda la tappa dell’Arabia Saudita in quanto Jeddah prenderà il posto di Diriyah. Le monoposto elettriche affronteranno il primo doppio E-Prix del campionato, rispettivamente il 14 e 15 febbraio, sul circuito utilizzato dalla Formula 1 opportunamente accorciato. L’assenza della Thailandia costringerà i protagonisti della Formula E a uno stop forzato di circa due mesi. Infatti la stagione riprenderà il 12 aprile quando la Formula E sbarcherà negli USA, più precisamente a Miami che prenderà il posto di Portland.

La stagione europea si aprirà con il doppio E-Prix di Montecarlo, in scena il primo fine settimana di maggio. Anche Tokyo raddoppierà le gare, il 17 e 18 maggio, a cui seguirà il double header di Shangai a cavallo tra maggio e giugno. Il calendario proseguirà con il ritorno di Giacarta, il 21 giugno, prima di rientrare in Europa per il doppio E-Prix di Berlino, il 12 e 13 giugno. Infine, come da tradizione, la stagione si concluderà con le due gare a Londra, previste il 26 e 27 luglio.

Il calendario 2024-2025 della Formula E

4-7 novembre - Test a Valencia
7 dicembre 2024 - San Paolo (Brasile)
11 gennaio 2025 - Città del Messico (Messico)
14 + 15 febbraio 2025 - Jeddah (Arabia Saudita)
12 aprile 2025 - Miami (Stati Uniti)
3 + 4 maggio 2025 - Montecarlo (Monaco)
17 + 18 maggio 2025 - Tokyo (Giappone)
31 maggio + 1° giugno 2025 - Shanghai (Cina)
21 giugno 2025 - Giacarta (Indonesia)
12 + 13 luglio 2025 - Berlino (Germania)
26 + 27 luglio - Londra (Regno Unito)

16 Ott [7:23]

ERT diventa Kiro Race Co
arriva il powertrain Porsche

Michele Montesano

È durata appena una stagione l’avventura dell’Electric Racing Technologies in Formula E. La squadra cinese, che l’anno scorso aveva preso il posto della NIO, è stata acquisita da nuovi proprietari americani e dal prossimo campionato, che prenderà il via il quattro novembre con i test ufficiali sul circuito di Valencia, correrà sotto l’insegna di Kiro Race Co.

Presente fin dalla prima stagione di Formula E (2014-15), la squadra che ha base a Silverstone ha subito numerose metamorfosi. Nato con il supporto dell’azienda Drayson Racing, il Team China Racing cambiò nome e livrea già durante il campionato d’esordio diventando NEXTEV TCR con cui Nelson Piquet si laureò primo campione della serie riservata alle monoposto elettriche. L’anno successivo seguì l’acquisizione da parte della società cinese fino a ricevere, a partire dal 2019, la denominazione NIO. Infine l’ultimo capitolo targato ETR che ha chiuso lo scorso campionato all’undicesimo posto.

La squadra cinese è stata ora acquisita dalla società di investimenti, con sede a Los Angeles, The Forest Road Company con l’ulteriore supporto di David Kaplan e Bennet Rosenthal, co-fondatori di Ares Management. Lo stesso Kaplan, come si legge dal comunicato, assumerà il ruolo di Managing Partner del team. La nuova squadra gareggerà con licenza americana diventando, così, il terzo team a Stelle e Strisce in Formula E dopo Penske e Andretti.

Pur mantenendo la sede sempre in Inghilterra, a differenza della scorsa stagione il team abbandonerà il powertrain ERT in favore di quello Porsche. Nello specifico le nuove monoposto Gen3 Evo della squadra americana non saranno dotate delle ultime motorizzazioni che equipaggeranno le vetture di Porsche e del team Andretti, bensì sarà un’evoluzione del powertrain utilizzato fino allo scorso anno. Ciò fa della Casa tedesca l’unico costruttore in Formula E a fornire tre squadre.

Con l’arrivo di Porsche è lecito pensare che possa tornare in griglia anche il marchio Cupra, magari in veste di sponsor del Kiro Race Co. Appartenente al Gruppo Volkswagen, proprio come Porsche, da due anni la Casa spagnola aveva avviato una partnership con il team ABT, quest’ultimo recentemente passato al powertrain Lola Yamaha. In ogni caso la Kiro Race Co è chiamata a una corsa contro il tempo per farsi trovare preparata all’avvio della nuova stagione di Formula E. A tal proposito la squadra americana non ha ancora ufficializzato i suoi piloti. Ricordiamo che l’anno scorso con ERT hanno corso Dan Ticktum e Sergio Sette Camara, entrambi tutt'ora senza un sedile.

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