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22 Dic [21:23]

Hyundai in trattativa con McLaren
Possibile ingresso nella serie elettrica

Michele Montesano

Nonostante l’undicesima stagione di Formula E sia appena iniziata, si parla già del futuro della serie riservata alle monoposto elettriche. Dopo il recente debutto del sodalizio Lola Yamaha, ci sarebbe un nuovo costruttore pronto ad affacciarsi nel campionato full electric. Tutti gli indizi porterebbero a Hyundai che, solamente tre settimane fa, ha svelato il suo
ingresso nel Mondiale Endurance con il marchio Genesis a partire dal 2026.

Fin dal 2019, in concomitanza dell’annuncio del primo E-Prix di Seoul, la Casa coreana era stata associata alla Formula E. Tuttavia questo ingresso finora non si è mai concretizzato, con Hyundai Motorsport che ha preferito concentrare i suoi sforzi nelle competizioni derivate dalla produzione di serie come i rally e le gare Turismo raccogliendo numerosi successi. Basti pensare che solamente quest’anno il marchio coreano ha conquistato sia il titolo piloti nel WRC, con Thierry Neuville, che quello del FIA ERC, grazie ad Hayden Paddon al volante della i20N Rally2 gestita dal team BRC. Proprio la squadra italiana ha centrato anche il successo nel TCR World Tour con Norbert Michelisz e la Elantra N.



Il legame tra la pista e la strada di Hyundai lo si ritrova proprio alla base della divisione N. Tuttavia, come già potuto osservare con la Ioniq 5 N, tutte le nuove vetture sportive della Casa coreana saranno esclusivamente elettriche. Di riflesso, Hyundai cercherà di veicolare questo messaggio anche nel motorsport. Se nel FIA WEC la futura LMDh, come da regolamento, sarà ibrida, ciò non avverrà a breve termine sia nel WRC che nel TCR. Ecco quindi spiegato il possibile approdo di Hyundai in Formula E.

Già in occasione dell’E-Prix di Montecarlo del 2023 si era osservato Cyril Abiteboul, Team Principal Hyundai, girare nel paddock della Formula E. Da allora le voci di un possibile ingresso della Casa coreana nel campionato elettrico si sono susseguite ma, ad oggi, non si è mai concretizzato nulla. Stando a indiscrezioni, Hyundai ha recentemente sondato la situazione iniziando una trattativa con il team McLaren. La squadra di Woking è, infatti, legata a Nissan fino al 2026 ma il costruttore nipponico ha intenzione di estendere il contratto di fornitura della sua powertrain anche per il nuovo ciclo regolamentare delle monoposto Gen4.



Hyundai ha, inoltre, avuto contatti anche con il team Penske attualmente legato a DS. Infatti se Maserati ha annunciato la sua presenza in Formula E fino al 2030, il costruttore francese, appartenente anch’esso alla galassia Stellantis, finora non ha reso noto ancora il suo futuro. All’appello delle Case che, ad oggi, non hanno aderito al futuro regolamento Gen4 è da annoverare anche la Mahindra. Qualora il costruttore indiano decidesse di staccare la spina, si aprirebbe uno spazio proprio per Hyundai.

Il possibile ingresso di Hyundai in Formula E, però, difficilmente avverrà in concomitanza con l’esordio delle nuove monoposto, che faranno il debutto nella stagione 2026-27. Considerando l’enorme mole di lavoro che coinvolgerà la squadra coreana nel preparare l’ingresso nel WEC con la LMDh griffata Genesis, diventa alquanto improbabile per Hyundai dividere le forze per realizzare anche il powertrain di Formula E. Più realisticamente l’ingresso di Hyundai nel campionato elettrico avverrà a metà ciclo regolamentare delle monoposto Gen4, con la stagione 2028-29. Non resta, quindi, che attendere le future mosse della Casa coreana.

17 Dic [11:37]

Pit Boost e Attack Mode: ecco come
verranno utilizzati durante gli E-Prix

Michele Montesano

È sempre più imminente il fatidico debutto ufficiale dei pit-stop in Formula E. A partire da questa stagione, già iniziata con l’E-Prix di San Paolo, farà il suo esordio la tanto attesa ricarica rapida. Il Pit Boost, questa la denominazione ufficiale, verrà utilizzato nel campionato in corso esclusivamente nei fine settimana in cui ci saranno due gare. L’obiettivo è quello di differenziare le strategie tra i due E-Prix e aggiungere un’ulteriore incognita alla corsa.

Al fine di garantire la massima sicurezza, ciascun team potrà effettuare una sola sosta ai box alla volta. Inoltre nell’arco dei trenta secondi del Pit Boost il sistema, fornito dal partner tecnico ABB, caricherà di circa il 10% la batteria da 600 kW montata sulla monoposto Gen3 Evo. Ricordiamo che il primo E-Prix con la sosta sarà quello di Jeddah a metà febbraio. Seguitammo poi i doppi appuntamenti di Montecarlo, Tokyo, Shanghai, Berlino e Londra.

Oltre a confermare l’introduzione del
Pit Boost, il recente Consiglio Mondiale FIA ha definito l’utilizzo dell’Attack Mode in occasione delle gare in cui verrà implementata la ricarica rapida. Nello specifico le due attivazioni di potenza extra, in cui le monoposto raggiungono la soglia dei 350 kW e che da questa stagione sfrutta anche la trazione anteriore, potranno essere effettuate dal terzo giro di gara in poi. Ciò consentirà di rendere l’E-Prix più combattuto fin dalle prime fasi non concentrando tutta l’azione in pista negli ultimi giri.

7 Dic [20:54]

San Paolo – Gara
Evans rimonta e vince tra le rosse

Michele Montesano

Dall’ultima fila in griglia alla vittoria, porta la firma di Mitch Evans l’E-Prix di San Paolo del Brasile, primo appuntamento stagionale della Formula E. Costretto a partire dal fondo dello schieramento, per aver azionato il freno d’emergenza nel corso delle qualifiche, il neozelandese della Jaguar ha trionfato in una gara costellata da bandiere rosse, safety car e incidenti. Determinato, quanto fortunato nella gestione della gara, Evans ha preceduto sul traguardo Antonio Felix da Costa, al volante della Porsche, e l’alfiere della McLaren Taylor Barnard.

La prima partenza della stagione, nonché debutto delle monoposto Gen3 Evo, è stata ritardata per via di un problema tecnico riscontrato sulla Envision Racing di Robin Frijns. L’olandese è infatti rimasto fermo in griglia costringendo la direzione gara a effettuare nuovamente le procedure di partenza. L’effettivo spegnimento dei semafori ha visto Oliver Rowland balzare subito al comando ai danni del poleman Pascal Wehrlein. Alle spalle Max Günther si è fatto largo in maniera rude su Jake Dennis prendendo il terzo posto. Nelle retrovie Evans, sfruttando la trazione integrale in partenza, è risalito dall’ultima fila alla quindicesima posizione.



Le ostilità in pista non sono durate molto. Al secondo giro Jake Hughes, per scansare Sebastien Buemi uscito lento dalla curva 6, ha perso il controllo della sua Maserati finendo contro le barriere. Manovra replicata una frazione di secondo dopo da Nico Müller, costretto a evitare David Beckmann. Sia Hughes che Müller, quest’ultimo all’esordio con il team Andretti, non sono riusciti a riprendere la gara con la safety car che ha fatto il suo primo ingresso stagionale.

La ripartenza è avvenuta nel corso del sesto passaggio. Rowland ha mantenuto saldamente il comando dell’E-Prix, mentre il primo a cogliere l’Attack Mode è stato Nick Cassidy. Potendo sfruttare la potenza extra distribuita su tutte e quattro le ruote, il neozelandese della Jaguar ha girato fino a due secondi al giro più rapido rispetto gli avversari, sprovvisti di boost, risalendo in prima posizione. Sia Norman Nato che entrambi i piloti McLaren, Barnanrd e Sam Bird, dopo aver attivato l’Attack Mode sono stati sanzionati con un drive through per eccesso di potenza, a causa di un’anomalia riscontrata sulla gestione del powertrain Nissan.



L’ultimo ad azionare la potenza extra è stato Rowland (nella foto sopra). Prese le redini della gara, l’inglese ha quindi cercato di creare uno strappo sugli inseguitori. Non si è fatta attendere la risposta dei piloti Porsche che hanno deciso di dar fondo al secondo Attack Mode per non perdere terreno prezioso nei confronti di Rowland. La mossa si è rivelata azzeccata con Wehrlein che ha preso, per la prima volta, il comando dell’E-Prix di San Paolo al diciottesimo giro seguito dal compagno da Costa. La reazione di Rowland è stata immediata e, al passaggio successivo, ha dato fondo al secondo e ultimo Attack Mode.

Tuttavia, pochi istanti dopo, la gara è stata neutralizzata nuovamente. Dennis è arrivato lungo alla prima staccata per via della vettura andata in tilt. I commissari non sono riusciti a intervenire subito perché la luce rossa sulla monoposto segnalava un possibile pericolo. La direzione gara ha quindi esposto la bandiera rossa con l’E-Prix di San Paolo che è stato temporaneamente sospeso. A farne le spese è stato proprio Rowland che, assieme a Günther, ha perso minuti preziosi dell’Attack Mode.

Dopo mezz’ora di pausa forzata, la gara è finalmente ripresa con una nuova partenza da fermo. Ripetendo il copione del primo start, Rowland ha sorpassato da Costa riprendendo la testa. Il portoghese della Porsche si è visto sfilare anche da Günther scivolando terzo davanti a Wehrlein. Cassidy, nel corso del ventiquattresimo giro, ha azionato il secondo Attack Mode, seguito da entrambi i piloti McLaren Bird e Barnanrd, operazione effettuata due tornate più tardi anche da Evans. I portacolori della Jaguar hanno quindi scalato la classifica portandosi a ridosso del leader Rowland.

Proprio l’inglese, così come accaduto agli altri piloti motorizzati Nissan, ha subito un drive through per ‘overpower’ sprofondando a centro classifica e lasciando strada libera alle Jaguar. Ma la gara era tutt’altro che finita. A cinque giri dalla bandiera a scacchi Günther, arrivato lungo, ha toccato il muro di curva 2, per evitarlo Cassidy ha girato largo urtando Wehrlein. Il tedesco si è capottato sbattendo violentemente contro le barriere. Fortunatamente il telaio della monoposto ha retto bene l'impatto con il campione in carica che è uscito illeso dalla sua Porsche. Tuttavia la direzione gara ha dovuto esporre la seconda bandiera rossa.

La gara è quindi ripresa dapprima dietro la safety car e poi, per gli ultimi quattro giri, con una partenza lanciata. Trovatosi al comando, Evans ha gestito al meglio la ripartenza rintuzzando gli attacchi di da Costa fin sotto la bandiera a scacchi. Un incredulo Evans ha così conquistato l’E-Prix di San Paolo salendo in vetta alla classifica generale. Alle spalle della Porsche di da Costa hanno chiuso le due McLaren di Barnanrd, al suo primo podio in Formula E, e Bird. Nonostante siano stati costretti a effettuare un drive through, gli inglesi hanno approfittato del secondo Attack Mode, attivato dopo la prima bandiera rossa, per risalire in classifica.

Un consistente Edoardo Mortara ha portato la Mahindra al quinto posto. Alle sue spalle hanno chiuso Nato e il suo compagno di squadra Nyck de Vries. Se Frijns è stato costretto subito al ritiro, Buemi è riuscito a chiudere in ottava posizione davanti la Cupra Kiro Race di Dan Ticktum. A chiudere la zona punti è stato Jean-Eric Vergne, al volante della DS Penske. Appena fuori dalla top 10 la Maserati di Stoffel Vandoorne. Difficile l’esordio della Lola Yamaha in Formula E. Zane Maloney ha terminato tredicesimo, mentre Lucas di Grassi è stato costretto al ritiro nelle prime fasi di gara.

Sabato 7 dicembre 2024, gara

1 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 35 giri
2 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 0"384
3 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 0"844
4 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1"158
5 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1"800
6 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 2"174
7 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra -2"640
8 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 2"997
9 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 3"683
10 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 4"216
11 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 4"779
12 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 5"093
13 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 6"212
14 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 11"358

Giro più veloce: David Beckmann 1'12"219

Ritirati
Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar
Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche
David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro
Jake Dennis (Porsche) - Andretti
Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt
Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati
Nico Müller (Porsche) - Andretti
Robin Frijns (Jaguar) - Envision

Il campionato piloti
1.Evans 25 punti; 2.da Costa 19; 3.Barnard 15; 4.Bird 12; 5.Mortara 10; 6.De Vries 8; 7.Buemi 6; 8.Ticktum 4; 9.Wehrlein 3; 10.Vergne 2.

7 Dic [15:51]

San Paolo – Qualifica
Wehrlein e Porsche subito in pole

Michele Montesano

Cambiano i circuiti ma non i protagonisti. L’undicesima stagione di Formula E è iniziata nuovamente nel segno di Pascal Wehrlein e della Porsche. Se lo scorso anno il tedesco era risultato il più veloce sul circuito di Città del Messico, questa volta il campione in carica della serie elettrica è stato imprendibile sul tracciato di San Paolo del Brasile. Autore di un crono di 1’09”851, Wehrlein è stato inoltre il primo pilota a siglare la pole con le nuove monoposto Gen3 Evo.

Porsche ha subito mostrato l’intenzione di confermarsi al vertice della Formula E. Rispettando il copione già visto nella passata stagione, Wehrlein è stato nuovamente il miglior interprete della vettura di Zuffenhausen. Il tedesco ha svettato fin dalla prima fase siglando il riferimento nel Gruppo B. Accedendo nella fase a duelli, Wehrlein ha poi saputo gestire al meglio la trazione integrale (novità di quest’anno) della monoposto battendo, nell’ordine, la Nissan di Norman Nato e il neo-acquisto del DS Penske Max Günther.

Approdato in finale, il campione in carica ha quindi incrociato le armi con Oliver Rowland. Benché sia riuscito a siglare il riferimento nel primo settore, l’inglese della Nissan non è stato altrettanto rapido nel prosieguo del giro venendo battuto da Wehrlein, velocissimo nel secondo e nel terzo settore. Sconfiggendo Rowland di novantanove millesimi, il tedesco ha così conquistato la sua settima pole in carriera nella Formula E.



In seconda fila ci sarà Jake Dennis (nella foto sopra), battuto proprio da Rowland in semifinale, e da Günther. Passato dalla Maserati alla DS, il tedesco si è confermato tra i più rapidi sul giro secco. Protagonista nella parte conclusiva della scorsa stagione, Antonio Felix da Costa ha iniziato il campionato per il verso giusto. Il portoghese, che scatterà dalla quinta piazzola davanti a Nato, si è dovuto inchinare a Rowland per soli sei centesimi. In netta ripresa anche la Mahindra, soprattutto nelle mani di Edoardo Mortara che affronterà l’E-Prix di San Paolo dalla settima casella precedendo Jean-Eric Vergne.

Primo a non accedere alla fase a duelli è stato Stoffel Vandoorne. L’ex campione di Formula E, alla sua prima apparizione ufficiale nelle vesti di pilota Maserati, si è visto tagliato fuori per soli settantaquattro millesimi. Non è andata meglio al compagno di squadra Jake Hughes solamente diciottesimo. Buona la performance di Dan Ticktum che ha piazzato la Cupra Kiro Race in undicesima posizione. Positivo anche il debutto delle ABT Lola Yamaha. Potendo contare sull’esperienza di Lucas di Grassi, il costruttore anglo-nipponico è riuscito a ottenere un importante quattordicesimo crono.

Sottotono le prestazioni dei piloti dell’Envision Racing con Sebastiene Buemi, dodicesimo, che ha preceduto il compagno Robin Frijns. Un errore nel suo ultimo tentativo, ha relegato il nuovo acquisto del team Andretti Nico Müller in quindicesima posizione. Più difficili del previsto le qualifiche delle McLaren. Attanagliato da problemi tecnici sulla sua monoposto in entrambe le prove libere, Sam Bird ha chiuso sedicesimo davanti al nuovo compagno di squadra Taylor Barnard.



A sorprendere, invece, è stata l’eliminazione di entrambe le Jaguar (nella foto sopra). La squadra campione in carica è parsa subito lontana dalla vetta fin dalle prove libere. Nick Cassidy, che partirà decimo, ha chiuso a tre decimi dal miglior crono del Gruppo A lamentando una scarsa fiducia nel setup della monoposto. Mentre Mitch Evans si è fermato a centro pista, dopo aver azionato accidentalmente il freno di emergenza, causando la bandiera rossa nel Gruppo B. Ricordiamo che dalla Gen3 il freno posteriore meccanico viene azionato solamente in caso di emergenza mentre, normalmente, sull’asse posteriore in fase di decelerazione si utilizza esclusivamente la frenata rigenerativa.

Sabato 7 dicembre 2024, qualifica

1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'09"851
2 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'09"950

3 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'09"906 - Semifinale A
4 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'10"351 - Semifinale B

5 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'10"107 - Quarti A
6 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'10"114 - Quarti B
7 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'10"461 - Quarti B
8 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'10"486 - Quarti A

9 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'12"046 - B
10 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'12"055 - A
11 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 1'12"047 - B
12 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'12"068 - A
13 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'12"161 - B
14 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'12"100 - A
15 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'12"176 - B
16 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'12"113 - A
17 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'12"423 - B
18 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'12"154 - A
19 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'12"550 - B
20 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1'12"310 - A
21 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'12"317 - A
22 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - Senza crono - B

4 Dic [12:33]

Arriva il Pit Boost: la ricarica rapida
farà il suo esordio in questa stagione

Michele Montesano

Dopo diverse prove, rinvii e altrettanti dietrofront, in questa stagione di Formula E farà finalmente il suo debutto la ricarica rapida. Annunciata due anni fa, tale novità non è mai stata implementata in gara perché ancora acerba e da perfezionare. Ora, anche a seguito del positivo riscontro registrato al termine della simulazione nei test di Jarama, pare che i tempi siano maturi. Il Pit Boost, questa la denominazione ufficiale della sosta per caricare le monoposto elettriche, esordirà in questa stagione ma esclusivamente nei fine settimana in cui saranno presenti due E-Prix.

La nuova tecnologia, sperimentata la prima volta nel 2022 in occasione del debutto delle vetture Gen3, consiste in una ricarica rapida per immettere ulteriore energia nelle monoposto durante la gara. Nel corso di questi anni sono proseguiti i test, sia nei weekend di gara che nelle sessioni private di ciascun team, fino ad arrivare alla sessione collettiva di Jarama in cui è stato simulato un vero e proprio E-Prix. Sviluppato dal partner tecnico ABB, in trenta secondi il sistema caricherà del 10% la batteria da 600 kW presente su ciascuna vettura.



Al fine di garantire la massima sicurezza, ogni squadra potrà effettuare un solo Pit Boost alla volta. Quindi spetterà al team decidere quale pilota richiamare per prima differenziando, di conseguenza, anche le strategie interne. A tal proposito, resta ancora da definire se ci saranno delle finestre obbligatorie in cui effettuare tali soste. Inoltre è da capire anche come verrà gestito l’Attack Mode, la potenza extra di 350 kW che azionerà la trazione integrale delle Gen3 Evo, nelle gare in cui si utilizzerà il Pit Boost.

Questa nebbia verrà diradata a metà febbraio a Jeddah, teatro del primo doppio E-Prix della stagione di Formula E. Tale scelta, di introdurre il Pit Boost in occasione dei fine settimana in cui ci sono due gare, è dovuta proprio per differenziare le corse aggiungendo un’ulteriore variabile per renderle ancora più imprevedibili. Qualora verrà confermata, la sosta per ricaricare le monoposto sarà poi riproposta nelle doppie gare che si svolgeranno a Montecarlo, Tokyo, Shangai, Berlino e nell’ultimo appuntamento del campionato a Londra.

2 Dic [12:16]

Kiro Race Co annuncia
Ticktum e Beckmann

Michele Montesano

La griglia di Formula E è finalmente al completo. A meno di una settimana dall’E-Prix di San Paolo, prima gara della stagione undici della serie elettrica, mancava solamente all’appello il team Kiro Race Co. Nata dalle ceneri della ERT, la squadra che corre con licenza americana quest’oggi ha ufficialmente annunciato i suoi piloti. A guidare le monoposto Gen3 Evo motorizzate Porsche saranno Dan Ticktum e David Beckmann.

Come più volte detto dai vertici del team Kiro Race Co, l’intenzione era quella di confermare entrambi i piloti che hanno preso parte ai test pre stagionali di Jarama a inizio novembre. Proprio sulla pista spagnola, entrambi i portacolori della squadra americana si erano distinti in termini cronometrici, con Ticktum autore del secondo crono assoluto e Beckmann quarto al termine dei test collettivi. Oltre alla competitività, le monoposto del Kiro Race Co, complice il powertrain Porsche, hanno impressionato positivamente per la loro affidabilità percorrendo un totale di 421 giri.

Nonostante i suoi venticinque anni, Ticktum può essere già considerato un veterano della Formula E. Avendo debuttato nel 2022, il britannico si appresta ad affrontare la sua quarta stagione nel campionato full electric. Pur se sulla carta ha cambiato tre squadre, in realtà Ticktum ha corso sempre nel medesimo team in Formula E. Dopo aver affrontato due stagioni con il NIO 333, lo scorso anno il team ha cambiato denominazione in ERT, fino ad arrivare all’acquisizione della squadra da parte della società di investimenti The Forest Road Company e il relativo passaggio a Kiro Race Co. Ticktum ha concluso l’ultima stagione diciannovesimo grazie al quarto posto ottenuto nell’E-Prix di Misano, che è valso come miglior risultato in gara nella sua carriera nonché unico piazzamento a punti nel campionato 2023-24.

Per Beckmann sarà la prima stagione completa in Formula E. Dopo aver trascorso gli ultimi anni come pilota di riserva e del simulatore di Porsche e Andretti, per il ventiquattrenne tedesco è giunto finalmente il momento del grande salto. Beckmann finora ha disputato solamente il doppio E-Prix di Jakarta, nella stagione nove, al volante della monoposto Andretti in sostituzione di André Lotterer. Nella gara d’esordio il tedesco è riuscito a centrare la sedicesima piazza, mentre nella successiva manche è stato costretto al ritiro. Beckmann, inoltre, nei test di Jarama è stato tra i protagonisti assoluti marcando il miglior tempo al termine della terza giornata.

26 Nov [16:12]

Maserati conferma la sua presenza
fino al 2030 anche con la Gen4

Michele Montesano

A meno di un mese dalla prossima stagione di Formula E, che prenderà il via il prossimo 7 dicembre con l’E-Prix di San Paolo in Brasile, Maserati ha annunciato che proseguirà la sua avventura nel campionato riservato alle monoposto elettriche almeno fino al 2030. Oltre a competere con le attuali vetture Gen3 Evo, la Casa del Tridente scenderà in pista anche con le future monoposto Gen4 a partire dalla stagione 13, vale a dire il campionato 2026-27.

Dopo la conferma di Nissan, Jaguar, Porsche e Lola, Maserati è stato il quinto costruttore a estendere il suo impegno nel campionato elettrico. Un progetto, quello del marchio di Modena in Formula E, che mira a essere a lungo termine. Fin dal debutto, avvenuto nel 2023 in occasione della Season 9 con la Tipo Folgore, Maserati si è distinta conquistando il suo primo E-Prix a Giacarta con Maximilian Günther. Sempre il pilota tedesco ha poi bissato il risultato nello scorso campionato vincendo nella gara di Tokyo.

Quest’anno, con l’arrivo delle monoposto Gen3 Evo, Maserati ha rinnovato la sua formazione ingaggiando l’ex campione di Formula E Stoffel Vandoorne e il promettente Jake Hughes. Già in occasione dei test pre-stagionali, svoltisi sul circuito spagnolo di Jarama, entrambi i piloti hanno mostrato un ottimo potenziale adattandosi con facilità sia alla monoposto che al lavoro della squadra del Tridente. Ricordiamo che le Gen3 Evo dispone di un powertrain sviluppato in collaborazione con la DS, entrambi marchi appartenenti alla Galassia Stellantis. In grado di bruciare lo 0-100 km/h in appena 1”82, le monoposto disporranno di una potenza massima di 350 kW e, in determinate condizioni, potranno sfruttare la trazione integrale.

Il salto che offriranno le Gen4 sarà ancora più ampio con il rapporto peso-potenza che verrà raddoppiato. In virtù di questo balzo tecnologico, le Case automobilistiche inizieranno a lavorare alle nuove monoposto già a partire dal prossimo anno. A tal proposito in Maserati hanno confermato che il nuovo powertrain sarà nuovamente sviluppato e realizzato dal reparto Stellantis Motorsport di Satory, in Francia, mentre i tecnici del Tridente si occuperanno dell’integrazione del software e della messa a punto finale. Quindi, sulla falsariga di quanto visto finora, con ogni probabilità sulla griglia della stagione 13 potremo vedere al via nuovamente la DS o un altro marchio Stellantis.

8 Nov [18:47]

Test a Jarama – 4° giorno
A Evans la ‘pole’, Pulling tra le donne

Michele Montesano

È stato Mitch Evans ad archiviare la quattro giorni di test pre stagionali di Formula E a Jarama. Il neozelandese della Jaguar, nella sessione odierna, ha siglato il miglior crono in 1’27”461. Il riferimento è stato stabilito negli ultimi minuti con Evans che, non solo ha riportato il sorriso nella squadra inglese, ma ha battuto una nutrita schiera di piloti Porsche. Costretta a saltare la prima sessione insieme a Nissan, come parte della sanzione per non aver rispettato il Cost cap, Jaguar è riuscita man mano a risalire la china. Grazie al miglior crono stabilito da Evans, il team campione in carica si presenterà più serena a San Paolo del Brasile quando, il prossimo 7 dicembre, scatterà il primo E-Prix della stagione.

A lungo al comando della sessione, Dan Ticktum negli ultimi minuti si è visto soffiare, per un decimo, il miglior crono da Evans. Ciò nonostante, il britannico è stato sicuramente tra i protagonisti della quattro giorni di test madrilene portando costantemente nei piani alti della classifica il Kiro Race (nella foto sotto). A tal proposito la squadra americana, nata dalle ceneri della ERT, non ha ancora ufficializzato i piloti per l’imminente stagione undici. Pur disponendo di un powertrain Porsche della scorsa generazione, Ticktum è riuscito a battere l’ufficiale Pascal Wehrlein. Il campione in carica ha infatti concluso al terzo posto, per soli cinquantasei millesimi, precedendo l’alfiere McLaren Taylor Barnard, questi costantemente il più rapido tra i piloti motorizzati Nissan.



Ulteriore conferma della competitività del pacchetto Porsche è stato il quinto crono ottenuto da David Beckmann. Seppur non sia riuscito a ripetere la prestazione di ieri, in cui ha siglato il riferimento di giornata, il tedesco si è guadagnato sul campo la possibile promozione nel team Kiro Race. Al volante della Nissan, Oliver Rowland ha stampato il sesto crono precedendo la Maserati di Stoffel Vandoorne, quest’ultimo il migliore tra i piloti tra le monoposto dotate del powertrain Stellantis. Costretto a saltare la simulazione di gara per un problema elettrico sulla sua Lola Yamaha, oggi Zane Maloney si è rifatto inanellando 39 giri chiudendo la sessione ottavo davanti alla Porsche di Antonio Felix da Costa.

A completare la top 10 è stato Norman Nato, su Nissan, che per soli diciotto millesimi ha avuto la meglio sull’ufficiale Jaguar Nick Cassidy. Veloce nelle prime giornate, quest’oggi il team DS Penske ha lavorato sul passo gara con Max Günther che non è andato oltre il dodicesimo crono. Invece Jean-Eric Vergne, negli ultimi istanti della sessione, è stato protagonista di un’escursione nelle vie di fuga di Jarama causando la bandiera rossa e, di conseguenza, la fine anticipata delle attività in pista. Più staccati anche i piloti del team Andretti e di Envision Racing. Infine, a chiudere la classifica, le due Mahindra di Edoardo Mortara e Nyck de Vries.



Nel pomeriggio ha preso il via la sessione tutta al femminile. Sul tracciato che sorge alla porte di Madrid sono scese in pista diciotto ragazze in rappresentanza di tutti i team di Formula E. Assente Sophia Flörsch, a causa di impegni concomitanti, a tenere in alto il vessillo della Nissan ci ha pensato Abbi Pulling (nella foto sopra). La britannica, attuale leader della F1 Academy, ha stampato il riferimento della sessione in 1’30”889. Secondo crono per la tre volte vincitrice della W Series Jamie Chadwick che ha chiuso a tre decimi dalla vetta. La britannica della Jaguar ha inoltre registrato il maggior numero di giri inanellando un totale di quaranta tornate.

Seconda fila per Bianca Bustamante, al volante della McLaren, e Miki Koyama. Proprio la giapponese della Lola Yamaha ha sorpassato, nel suo ultimo tentativo, la punta della Mahindra Lena Bühler. Sesto crono per la portacolori della DS Penske Beitske Visser, a un secondo e mezzo dalla vetta, a seguire la McLaren di Ella Lloyd e Marta Garcia, quest’ultima la più rapida tra le motorizzate Porsche. A completare la top 10 le due Maserati Tipo Folgore di Carrie Schreiner e Tatiana Calderon.



La sessione stata interrotta momentaneamente, verso la seconda ora, per via dell’uscita di pista di Jessica Edgar. Nonostante ciò, la pilota del DS Penske ha concluso il test undicesima. Al rientro in Formula E, dopo aver preso parte a dodici E-Prix con la monoposto Gen1 del team Andretti, Simona de Silvestro ha concluso la sessione diciassettesima dopo aver percorso solamente sei giri con la monoposto Kiro Race. È andata peggio a Lilou Wadoux che purtroppo non è riuscita a scendere in pista per problemi al sedile mal fissato sulla sua Jaguar.

Venerdì 8 novembre 2024, 4° giorno (mattino)

1 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'27"461 - 41 giri
2 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'27"602 - 37
3 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'27"658 - 39
4 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'27"780 - 47
5 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'27"839 - 39
6 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'27"973 - 40
7 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'28"005 - 40
8 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'28"276 - 39
9 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'28"287 - 30
10 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'28"364 - 36
11 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'28"382 - 37
12 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'28"433 - 30
13 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"486 - 41
14 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'28"529 - 40
15 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'28"616 - 32
16 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'28"688 - 42
17 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'28"818 - 36
18 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'28"903 - 35
19 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'29"115 - 32
20 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'29"271 - 38
21 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'34"311 - 40
22 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'34"335 - 29

Venerdì 8 novembre 2024, 4° giorno (sessione riservata alle donne)

1 - Abbi Pulling (Nissan) - Nissan - 1'30"889 - 39
2 - Jamie Chadwick (Jaguar) - Jaguar - 1'31"209 - 40
3 - Bianca Bustamante (Nissan) - McLaren - 1'31"715 - 39
4 - Miki Koyama (Lola Yamaha) - Abt - 1'31"731 - 31
5 - Lena Buhler (Mahindra) - Mahindra - 1'31"907 - 36
6 - Beitske Visser (DS) - DS Penske - 1'32"221 - 39
7 - Ella Lloyd (Nissan) - McLaren - 1'32"374 - 39
8 - Marta García (Porsche) - Porsche - 1'32"624 - 36
9 - Carrie Schreiner (DS Maserati) - Maserati - 1'32"626 - 38
10 - Tatiana Calderon (DS Maserati) - Maserati - 1'32"815 - 37
11 - Jessica Edgar (DS) - DS Penske - 1'33"155 - 36
12 - Alice Powell (Jaguar) - Envision - 1'33"164 - 29
13 - Nerea Marti (Porsche) - Andretti - 1'33"805 - 37
14 - Gabriela Jílková (Porsche) - Porsche - 1'34"556 - 36
15 - Chloe Chambers (Porsche) - Andretti - 1'35"130 - 39
16 - Alisha Palmowski (Jaguar) - Envision - 1'35"145 - 24
17 - Simona De Silvestro (Porsche) - Kiro - 1'35"499 - 9
18 - Lilou Wadoux (Jaguar) - Jaguar - Senza crono

7 Nov [19:34]

Test a Jarama – 3° giorno
Porsche domina la scena

Michele Montesano

Si è chiusa nel segno della Porsche la terza giornata dei test pre-stagionali di Formula E. Se nella mattinata è stato David Beckmann, al volante della monoposto Kiro Race spinta dal powertrain tedesco, il più veloce sul tracciato di Jarama, nel pomeriggio le vetture ufficiali di Zuffenhausen hanno ottenuto la doppietta nella simulazione dell’E-Prix. A svettare è stato il campione in carica Pascal Wehrlein, oltretutto autore del secondo crono nella sessione mattutina, seguito dal compagno di squadra Antonio Felix da Costa.

Le temperature quasi estive di ieri, hanno lasciato spazio quest’oggi a un clima più autunnale. Ciò nonostante, i piloti non si sono risparmiati sul circuito che sorge alla porte di Madrid. Durante la notte sono stati riparati anche i cordoli della curva 9, danneggiati nel corso dell’ultima sessione di ieri, consentendo di poter affrontare i test in tutta sicurezza. Come prevedibile, i tempi sul giro sono continuati a scendere con le Porsche che hanno dettato l’andatura. In particolare Wehrlein è stato il primo ad abbattere il muro del 1’28”. Ma, sul finire della sessione mattutina, il campione in carica è stato battuto per appena otto millesimi da Beckmann autore di un 1’27”755 (nella foto sotto). Ancora privo di un contratto in vista della prossima stagione, il pilota del Kiro Race è risultato finora il più veloce della tre giorni di test.



Wehrlein si è quindi dovuto accontentare del secondo posto davanti a da Costa, quest’ultimo staccato di soli cinquantotto millesimi dal leader. Subito alle spalle delle vetture Porsche troviamo due monoposto marchiate Stellantis. Protagonista del mercoledì, Max Günther si è confermato veloce anche nella giornata odierna. Il tedesco del DS Penske ha chiuso al quarto posto precedendo la Maserati di Jake Hughes. Finalmente segnali incoraggiati per Jaguar. Mitch Evans è riuscito a siglare il sesto crono precedendo l’alfiere della Nissan Norman Nato. Dopo aver incentrato il pomeriggio del mercoledì sul passo gara, Taylor Barnard ha potuto spingere piazzando la McLaren all’ottavo posto davanti alla Nissan di Oliver Rowland.

Staccato di oltre sette decimi dal leader Beckmann, Jean-Eric Vergne ha chiuso la mattinata decimo. Entrambi i piloti del team Andretti sono scivolati nella seconda metà della classifica con Jake Dennis, quattordicesimo, che ha preceduto Nico Müller. In ombra anche le monoposto Lola Yamaha, solamente sedicesimo Lucas di Grassi, mentre Zane Maloney ha chiuso terzultimo. Sono proseguiti i problemi nel box Envision Racing, entrambi i piloti sono rimasti fermi nella prima mezz’ora di test. Scesi in pista, Robin Frijns si è fermato al diciannovesimo crono mentre Sebastien Buemi non è andato oltre l’ultima fila assieme a Nick de Vries che però si è focalizzato sul passo gara.



Nel pomeriggio è andata in scena la simulazione di gara, prima occasione per vedere un uso più intensivo dell’Attack Charge. La partenza (nella foto sopra) è stata ritardata a causa di un problema tecnico riscontrato sulla Lola Yamaha di Maloney. Parcheggiata la sua monoposto, il pilota del team ABT non ha potuto far altro che assistere all’E-Prix da spettatore. Scattate dalla prima fila, a seguito del sorteggio per decidere la griglia, le due Jaguar hanno dettato il passo nelle prime fasi di gara. Ma, verso la decima trovata, dapprima Nick Cassidy e poi Evans hanno ceduto il comando a da Costa. Il pilota Porsche, a sua volta, non è riuscito a resistere a Vergne il quale ha preso le redini della gara a ridosso della sosta obbligatoria.

Infatti verso metà E-Prix è stato provato l’Attack Charge. I piloti, a turno, sono quindi rientrati ai box per effettuare una sosta di 30 secondi e ricevere un boost di energia pari a circa il 10% della batteria. Questo test permetterà di valutare l’effettiva introduzione delle soste nell’arco del campionato. Dopo il pit-stop obbligatorio, Vergne ha ripreso il comando della gara. Ma, concluso il periodo di neutralizzazione programmato dietro la safety car, Wehrlein si è sbarazzato del francese della DS salendo in prima posizione. Il campione in carica della Formula E ha poi allungato tagliando per primo il traguardo.



Alle spalle del tedesco, da Costa è riuscito a sopravanzare Cassidy mettendosi in scia a Vergne. Proprio il francese, nell’ultimo giro, è rientrato ai box lasciando strada libera al portoghese che ha così completato la doppietta Porsche. Terzo sotto la bandiera a scacchi, Cassidy ha chiuso davanti l’Andretti di Dennis e al compagno di squadra Evans. Le Mahindra hanno mostrato un buon passo gara, con De Vries sesto ed Edoardo Mortara ottavo. A frapporsi tra le due monoposto indiane è stato l’alfiere Maserati Stoffel Vandoorne, mentre Hughes e Frijns hanno completato la top 10. Da segnalare che tutti i motorizzati Nissan sono rientrati ai box prima dell’ultimo giro falsando, così, il risultato finale.

Giovedì 7 novembre 2024, 3° giorno (mattino)

1 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'27"755 - 34 giri
2 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'27"763 - 43
3 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'27"813 - 37
4 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'28"070 - 36
5 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'28"142 - 41
6 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'28"195 - 44
7 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'28"228 - 45
8 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'28"307 - 41
9 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'28"331 - 42
10 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'28"492 - 34
11 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'28"664 - 38
12 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'28"696 - 35
13 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'28"743 - 41
14 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"752 - 46
15 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'28"949 - 45
16 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'29"210 - 43
17 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'29"350 - 41
18 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'29"418 - 34
19 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'29"573 - 38
20 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'29"938 - 21
21 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'30"591 - 34
22 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'32"189 - 47

Giovedì 7 novembre 2024, 3° giorno (simulazione E-Prix)

1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 24 giri
2 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 0"372
3 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1"028
4 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1"446
5 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 3"201
6 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 4"902
7 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 6"893
8 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 9"505
9 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 9"800
10 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 11"494
11 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 11"785
12 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 12"300
13 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 12"874
14 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 17"312

Giro più veloce: Pascal Wehrlein 1'31"743

Ritirati
Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision
Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt
Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske
Sam Bird (Nissan) - McLaren
Taylor Barnard (Nissan) - McLaren
Oliver Rowland (Nissan) - Nissan
Norman Nato (Nissan) - Nissan
Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt

6 Nov [20:15]

Test a Jarama – 2° giorno
Günther in vetta, Kiro Race sorprende

Michele Montesano

Porta la firma di Max Günther e del team DS Penske la seconda giornata di test pre-stagionali di Formula E. Il tedesco è stato il più veloce sul circuito di Jarama stampando, nella sessione pomeridiana, il riferimento di 1’28”408. Günther ha così sgretolato di oltre otto decimi il tempo fatto registrare ieri da Antonio Felix da Costa. Merito sia di un asfalto più gommato e del sole, quasi estivo, che ha scaldato il tracciato che sorge alle porte di Madrid. Infatti già al termine della mattinata metà della griglia era riuscita a scendere sotto il muro del 1’29” con il pilota Maserati Jake Hughes che aveva dettato l’andatura con un crono di 1’28”604.

Dopo aver preso confidenza con le nuove monoposto Gen3 Evo nella prima sessione di ieri, piloti e team hanno iniziato a fare sul serio. Oltre all’incognita della trazione integrale, attivabile per un periodo limitato di tempo, in diversi hanno riscontrato problemi a gestire gli pneumatici. Infatti Hankook per questa stagione ha portato una nuova gomma più morbida sia per quanto riguarda il battistrada che la carcassa, ciò ha comportato un’usura più accentuata nell’arco di ogni stint. Rivisti gli assetti, tali problemi nella giornata odierna sono stati contenuti.



Così come accaduto nella prima sessione, anche in mattinata i motorizzati Porsche sono parsi subito i più veloci. Jake Dennis, al volante della monoposto del team Andretti (nella foto sopra), si è issato subito in cima alla lista dei tempi seguito dall’ufficiale Porsche da Costa, dal compagno di squadra Nico Müller e dall’alfiere del Kiro Race David Beckmann. Dopo la prima bandiera rossa dei test, causata da un’escursione fuoripista da parte di Sam Bird, i tempi sono iniziati a scendere con Hughes che ha siglato il riferimento limando quasi sei decimi dal miglior crono registrato nella sessione di ieri. Pur non brillando in nessun settore, l’inglese della Maserati è stato il più costante.

Per soli ottantuno millesimi Dennis si è dovuto accodare alla Tipo Folgore di Hughes. Il portacolori Andretti ha preceduto Dan Ticktum, al volante della monoposto Kiro Race equipaggiata con il powertrain Porsche della passata stagione, e il campione in carica di Formula E Pascal Wehrlein sulla Porsche ufficiale. Oltre ad essere veloci, le vetture di Zuffenhausen si sono rivelate anche le più costanti inanellando il maggior numero di giri sia con Dennis che con da Costa, entrambi giunti a quota trentotto tornate. A completare la Top 5 è stato l’altro alfiere Maserati Stoffel Vandoorne.



Nonostante l’uscita di pista, Bird (nella foto sopra) ha piazzato la McLaren in sesta posizione risultando il pilota motorizzato Nissan più rapido. A mezzo secondo dal battistrada i due piloti DS Penske: Günther ha siglato il settimo crono mentre Jean-Eric Vergne si è accontentato del nono. A dividere le due vetture francesi è stato da Costa mentre, restando in ambito Porsche, Müller ha chiuso i primi dieci. Leggermente più attardati i portacolori Mahindra, appena fuori dalla top 10 Nyck De Vries mentre Edoardo Mortara ha terminato quattordicesimo.

Costrette a saltare la sessione di ieri, a seguito della sanzione per non aver rispettato il Cost Cap, Nissan e Jaguar sono scese in pista per la prima volta quest’oggi. La mattinata si è rivelata abbastanza tribolata per la squadra inglese con Mitch Evans che si è fermato lungo il rettilineo principale causando la fine anticipata della sessione mattutina. Non è andata meglio a Nick Cassidy diciottesimo a un secondo e otto dal battistrada Hughes. Tredicesimo, Oliver Rowland ha inanellato trentadue giri al volante della Nissan. Di ritorno nel team nipponico, Norman Nato ha sfruttato la mattinata per riprendere dimestichezza con vettura e squadra.



Il powertrain Stellantis si è rivelato il più competitivo anche nel pomeriggio con Günther che ha piazzato la DS Penske in prima posizione. Il tedesco ha limato ulteriori due decimi dal riferimento fatto segnare in precedenza dalla Maserati di Hughes. Scorrendo la classifica si è potuto assistere a una vera e propria lotta tra la squadra franco-americana e il Kiro Race, team nato dalle ceneri dell’ERT. Costantemente tra i più veloci nella sessione, Ticktum (nella foto sopra) ha colto il secondo tempo a soli trentuno millesimi da Günther precedendo Vergne che, a sua volta, ha battuto per appena quattro millesimi Beckmann. Ricordiamo che il Kiro Race non ha ancora ufficializzato i suoi piloti in vista della prossima stagione.

Da registrare la buona progressione per i piloti Mahindra con De Vries e Mortara che hanno ottenuto, rispettivamente, il quinto e il sesto crono nelle fasi finali. Dopo una mattinata tribolata, le Jaguar hanno finalmente intravisto le posizioni nobili. Cassidy si è fermato a due decimi dal riferimento staccando il settimo tempo, mentre Evans (nella foto sotto) si è issato al decimo posto dopo aver passato la prima ora fermo ai box. La Lola Yamaha si è affacciata nella top 10 grazie a Zane Maloney, ottavo davanti a Dennis, con l’altro alfiere del team ABT Lucas di Grassi solamente diciottesimo.



Nissan ha accorciato le distanze dalla vetta con Rowland, dodicesimo, che ha siglato il suo miglior crono in 1’29”012 a sei decimi da Günther. Bisogna andare nella seconda metà della classifica per trovare gli ufficiali Porsche. Wehrlein e da Costa hanno terminato la sessione pomeridiana in scia, rispettivamente al tredicesimo e quattordicesimo posto, pagando poco più di sei decimi dal leader. Considerando il distacco dalla vetta, sia McLaren che Maserati si sono focalizzati sul passo gara non utilizzando neppure la potenza massima di 350 kW.

Mercoledì 6 novembre 2024, 2° giorno (mattino)

1 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'28"604 - 36 giri
2 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"685 - 38
3 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'28"905 - 29
4 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'28"909 - 36
5 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'28"950 - 32
6 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'29"107 - 35
7 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'29"128 - 34
8 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'29"360 - 38
9 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'29"367 - 38
10 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'29"486 - 42
11 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'29"529 - 36
12 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'29"660 - 32
13 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'29"935 - 32
14 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'30"051 - 37
15 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'30"303 - 40
16 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'30"344 - 38
17 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'30"384 - 34
18 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'30"459 - 33
19 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'30"549 - 24
20 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'30"761 - 34
21 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'31"105 - 27
22 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'31"183 - 35

Mercoledì 6 novembre 2024, 2° giorno (pomeriggio)

1 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'28"408 - 35 giri
2 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'28"439 - 38
3 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'28"560 - 36
4 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'28"564 - 42
5 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'28"614 - 46
6 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'28"617 - 42
7 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'28"630 - 30
8 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'28"785 - 34
9 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"792 - 41
10 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'28"797 - 31
11 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'28"856 - 38
12 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'29"012 - 41
13 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'29"028 - 43
14 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'29"049 - 40
15 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'29"067 - 43
16 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'29"314 - 37
17 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'29"384 - 37
18 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'29"739 - 38
19 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'32"519 - 46
20 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'32"549 - 45
21 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'35"974 - 44
22 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'36"060 - 44


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