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11 Gen [23:01]

Città del Messico – Gara
Rowland beffa le Porsche di strategia

Michele Montesano

Vista la superiorità mostrata in qualifica, l’E-Prix di Città del Messico si preannunciava come una passerella per le Porsche. In effetti, il dominio da parte della Casa di Zuffenhausen c’è stato, ma nel momento clou della gara ad uscire allo scoperto è stato Oliver Rowland che, magistralmente guidato dal box Nissan, ha conquistato il suo primo successo stagionale in Formula E. Nulla hanno potuto Antonio Felix Da Costa e Pascal Wehrlein che, pur provando fino all’ultimo a contrattaccare, si sono dovuti accontentare dei gradini più bassi del podio.

Allo spegnimento dei semafori, il poleman Wehrlein ha mantenuto saldamente il comando, coperto dal suo compagno di squadra Da Costa (nella foto sotto). Alle spalle delle Porsche, Mitch Evans, al volante della Jaguar, ha subito perso terreno permettendo a Rowland e a Jean-Eric Vergne di guadagnare posizioni. Proprio l’inglese della Nissan, nel corso del terzo passaggio, ha provato invano a sorpassare Da Costa. Ad approfittarne è stato Wehrlein che ha così tentato di prendere il largo.



Le posizioni di vertice sono rimaste, di fatto, invariate fin quando i piloti non hanno iniziato a utilizzare gli Attack Mode. Il primo, del gruppetto di testa, a transitare sull’Activation Zone è stato Nico Müller. Presa la potenza extra - che da quest’anno consente alle monoposto di sfruttare la trazione integrale - nel corso dell’undicesimo giro, lo svizzero ha infilato una serie di sorpassi fino a mettersi in sesta posizoione alle spalle del compagno di squadra Jake Dennis. È quindi toccato proprio all’inglese del team Andretti, al tredicesimo passaggio, azionare a sua volta l’Attack Mode per dare la caccia al primo posto.

Per parare il colpo, Wehrlein ha fatto lo stesso il giro successivo. Mentre, nel tentativo di coprire le spalle al tedesco, Da Costa si è fatto sorpassare da Rowland, Dennis e Vergne. Sfruttando la potenza extra, Dennis ha quindi avuto la meglio su Rowland per poi mettersi nella scia di Wehrlein. L’inglese ha quindi sferrato l’attacco decisivo all’ufficiale Porsche sorpassandolo, nel corso del sedicesimo giro, nella chicane del Foro do Sol. Non è tardata ad arrivare la risposta di Da Costa che, attivato l’Attack Mode, ha ristabilito le gerarchie prendendo il comando della gara.



Le posizioni si sono nuovamente cristallizzate fino al ventesimo giro, quando Wehrlein (nella foto sopra) ha dato fondo al suo secondo Attack Mode. Nella tornata successiva è toccato a Dennis seguito, a distanza di un passaggio, da Da Costa. Proprio quest’ultimo è riuscito ad avere la meglio riprendendo la testa, seguito da Wehrlein e Dennis in crisi con le gomme. Alle spalle del terzetto Porsche, Rowland era riuscito a risalire al quarto posto sfruttando il suo secondo Attack Mode. La svolta è arrivata al ventottesimo giro quando David Beckmann si è fermato all’ingresso del Foro di Sol a seguito di un contatto con Zane Maloney.

La direzione gara ha quindi chiamato in causa la safety car. Grazie al rapido intervento dei commissari di pista, la neutralizzazione è durata solamente due giri. Alla ripartenza, Rowland aveva a disposizione ancora un minuto e mezzo di potenza extra. Indemoniato, l’alfiere della Nissan si è sbarazzato dapprima di Dennis e poi, nell’arco di poche curve dapprima di Wehrlein e poi di Da Costa. Non appena Rowland ha preso le redini della gara si è reso necessario nuovamente l’ingresso della safety car, questa volta per spostare la Jaguar di Evans rimasta ferma a bordo pista dopo aver tamponato Müller.



La gara è ripresa con tre giri ancora da completare. Nonostante il feroce pressing di Da Costa, Rowland è riuscito a mantenere la calma e a tagliare il traguardo con un margine di appena quattro decimi sulla Porsche del portoghese. Bicchiere mezzo pieno per Da Costa che, complice il ritiro di Evans, è salito in vetta al campionato di Formula E. Terzo posto per uno sconsolato Wehrlein che, per il secondo E-Prix consecutivo, ha vanificato la pole position. Anche il quarto posto di Dennis conferma l’occasione sprecata da parte di Porsche.

A lungo alle spalle dei primi, Vergne e Max Günther non sono riusciti a sfruttare fino in fondo il secondo Attack Mode per via della neutralizzazione. Ciò nonostante, il francese ha ottenuto il quinto posto seguito proprio dal compagno di squadra. La sensazione, però, è che alle monoposto DS Penske manchi ancora qualche centesimo per avvicinarsi al gruppo di testa.



Al contrario Stoffel Vandoorne è riuscito a sfruttare l’Attack Mode prima dell’ultima safety car portando la Maserati in settima posizione. A punti anche il compagno di squadra Jake Hughes (nella foto sopra) che ha approfittato della penalità inflitta a Taylor Barnard, colpevole di aver tratto vantaggio da un taglio, per salire in decima posizione. Costretto a risalire dal fondo, Nyck De Vries è riuscito a scalare la classifica fino a chiudere in ottava posizione con la sua Mahindra. Tamponato da Evans, Müller ha poi perso terreno tagliando il traguardo nono.

Sabato 11 gennaio 2025, gara

1 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 36 giri
2 - Antonio Felix Da Costa (Porsche) - Porsche - 0"400
3 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1"855
4 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 2"000
5 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 2"965
6 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 3"507
7 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 4"491
8 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 5"164
9 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 6"070
10 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 8"564
11 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 9"305
12 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 10"821
13 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 11"073
14 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 12"234
15 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 15"277
16 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 15"693
17 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 19"806
18 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 21"329
19 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 24"044
20 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 39"841

Giro più veloce: Sébastien Buemi 1'12"547

Ritirati
Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar
David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro

Il campionato piloti
1.Da Costa 37 punti; 2.Rowland 25; 3.Evans 25; 4.Wehrlein 21; 5.Barnard 17; 6.Bird 12; 7.Dennis 12; 8.Vergne 12; 9.De Vries 12; 10.Mortara 10.

11 Gen [19:02]

Città del Messico – Qualifica
Wehrlein-Da Costa, prima fila Porsche

Michele Montesano

Pascal Wehrlein si conferma, ancora una volta, il più veloce in Messico. Il tedesco della Porsche, nonché campione in carica della Formula E, ha ottenuto la sua quarta pole sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. Non solo. Dopo quella ottenuta a San Paolo, Wehrlein ha conquistato la sua seconda pole position scacciando nel migliore dei modi l’incidente che l’ha visto, suo malgrado, protagonista in Brasile. Porsche ha, inoltre, monopolizzato la prima fila dell’E-Prix di Città del Messico con Antonio Felix Da Costa che scatterà dalla seconda piazzola.

Wehrlein ha affrontato il secondo atto stagionale di Formula E con un nuovo telaio. Infatti, a seguito del contatto con Nick Cassidy, e il successivo urto contro le barriere del tracciato cittadino di San Paolo si era piegato l’Halo della monoposto Porsche. Lo stesso pilota, come conseguenza dell’impatto, ha accusato forti mal di testa. Fortunatamente la lunga pausa invernale ha permesso un recupero completo tanto da consentirgli di siglare una meritata pole position.

Tuttavia, prima di scendere in pista, piloti e ingegneri sono stati costretti a svolgere del lavoro extra. Infatti i team sono stati informati solamente giovedì del cambio del layout del circuito. Ad essere modificata è stata la prima curva, riportando il disegno del tracciato a quello del 2023. Una modifica non banale, visto che le squadre avevano effettuato le simulazioni con una diversa staccata per rigenerare le batterie delle monoposto.

Nonostante la pista ancora umida, per via della pioggia caduta fino a stamattina, Wehrlein è risultato subito a suo agio sul circuito di Città de Messico tanto da siglare il miglior crono del Gruppo A. Approdato ai quarti, il tedesco ha battuto di quasi un secondo Edoardo Mortara. Mentre in semifinale Wehrlein ha sconfitto Oliver Rowland (nella foto sotto). Pur riuscendo a passare la prima fase per una manciata di millesimi nel Gruppo B, da Costa si è rivelato spietato nella fase a duelli eliminando, nell’ordine, Jake Dennis e Jean-Eric Vergne.



La finale ha quindi visto contrapporsi i due piloti Porsche. Ad avere la meglio è stato Wehrlein che ha fermato le lancette del cronometro in 1’10”984 battendo da Costa per poco più di un decimo. Il portoghese, proprio nel suo giro veloce, ha dapprima lamentato un eccessivo sottosterzo sulla sua monoposto per poi toccare con la posteriore destra il muretto nell’ultima curva.

A scattare dalla seconda fila saranno Vergne, al volante della DS Penske, e l’alfiere della Nissan Rowland. Eliminato nei quarti, Mitch Evans prenderà il via dalla quinta piazzola davanti a Max Günther, sconfitto proprio dal compagno di squadra Vergne. A seguire l’inglese del team Andretti Dennis e il portacolori della Mahindra Mortara, quest’ultimo autore di un errore alla prima curva nel duello contro Wehrlein.

Zane Maloney, sulla Lola Yamaha, e l’alfiere della McLaren Sam Bird hanno completato la top 10. Ma la classifica finale è stata stravolta dalle numerose sanzioni. Nyck De Vries e Jake Hughes sono stati arretrati di tre posizioni in griglia per aver ostacolato, rispettivamente, Bird e Robin Frijns. Di conseguenza, De Vries scatterà quattordicesimo mentre l’inglese della Maserati dal sedicesimo posto. Inoltre i due piloti dell’Envision Racing Frijns e Sebastien Buemi, oltre all’ufficiale Jaguar Cassidy, si sono visti cancellare i rispettivi miglior crono per un’infrazione tecnica. I tre piloti prenderanno quindi il via dell’E-Prix di Città del Messico in fondo alla griglia.

Sabato 11 gennaio 2025, qualifica

1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'10"984
2 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'11"109

3 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'11"222 - Semifinale B
4 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'10"923 - Semifinale A

5 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'11"338 - Quarti A
6 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'11"190 - Quarti B
7 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'11"740 - Quarti B
8 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'12"592 - Quarti A

9 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'15"436 - A
10 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'13"733 - B
11 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'15"605 - A
12 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1'14"061 - B
13 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'16"040 - A
14 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'14"134 - B
15 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 1'16"240 - A
16 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'14"288 - B
17 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'18"051 - A
18 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'14"389 - B
19 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'19"191 - A
20 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'20"488 - B
21 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'22"854 - A
22 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'20"644 - B

22 Dic [21:23]

Hyundai in trattativa con McLaren
Possibile ingresso nella serie elettrica

Michele Montesano

Nonostante l’undicesima stagione di Formula E sia appena iniziata, si parla già del futuro della serie riservata alle monoposto elettriche. Dopo il recente debutto del sodalizio Lola Yamaha, ci sarebbe un nuovo costruttore pronto ad affacciarsi nel campionato full electric. Tutti gli indizi porterebbero a Hyundai che, solamente tre settimane fa, ha svelato il suo
ingresso nel Mondiale Endurance con il marchio Genesis a partire dal 2026.

Fin dal 2019, in concomitanza dell’annuncio del primo E-Prix di Seoul, la Casa coreana era stata associata alla Formula E. Tuttavia questo ingresso finora non si è mai concretizzato, con Hyundai Motorsport che ha preferito concentrare i suoi sforzi nelle competizioni derivate dalla produzione di serie come i rally e le gare Turismo raccogliendo numerosi successi. Basti pensare che solamente quest’anno il marchio coreano ha conquistato sia il titolo piloti nel WRC, con Thierry Neuville, che quello del FIA ERC, grazie ad Hayden Paddon al volante della i20N Rally2 gestita dal team BRC. Proprio la squadra italiana ha centrato anche il successo nel TCR World Tour con Norbert Michelisz e la Elantra N.



Il legame tra la pista e la strada di Hyundai lo si ritrova proprio alla base della divisione N. Tuttavia, come già potuto osservare con la Ioniq 5 N, tutte le nuove vetture sportive della Casa coreana saranno esclusivamente elettriche. Di riflesso, Hyundai cercherà di veicolare questo messaggio anche nel motorsport. Se nel FIA WEC la futura LMDh, come da regolamento, sarà ibrida, ciò non avverrà a breve termine sia nel WRC che nel TCR. Ecco quindi spiegato il possibile approdo di Hyundai in Formula E.

Già in occasione dell’E-Prix di Montecarlo del 2023 si era osservato Cyril Abiteboul, Team Principal Hyundai, girare nel paddock della Formula E. Da allora le voci di un possibile ingresso della Casa coreana nel campionato elettrico si sono susseguite ma, ad oggi, non si è mai concretizzato nulla. Stando a indiscrezioni, Hyundai ha recentemente sondato la situazione iniziando una trattativa con il team McLaren. La squadra di Woking è, infatti, legata a Nissan fino al 2026 ma il costruttore nipponico ha intenzione di estendere il contratto di fornitura della sua powertrain anche per il nuovo ciclo regolamentare delle monoposto Gen4.



Hyundai ha, inoltre, avuto contatti anche con il team Penske attualmente legato a DS. Infatti se Maserati ha annunciato la sua presenza in Formula E fino al 2030, il costruttore francese, appartenente anch’esso alla galassia Stellantis, finora non ha reso noto ancora il suo futuro. All’appello delle Case che, ad oggi, non hanno aderito al futuro regolamento Gen4 è da annoverare anche la Mahindra. Qualora il costruttore indiano decidesse di staccare la spina, si aprirebbe uno spazio proprio per Hyundai.

Il possibile ingresso di Hyundai in Formula E, però, difficilmente avverrà in concomitanza con l’esordio delle nuove monoposto, che faranno il debutto nella stagione 2026-27. Considerando l’enorme mole di lavoro che coinvolgerà la squadra coreana nel preparare l’ingresso nel WEC con la LMDh griffata Genesis, diventa alquanto improbabile per Hyundai dividere le forze per realizzare anche il powertrain di Formula E. Più realisticamente l’ingresso di Hyundai nel campionato elettrico avverrà a metà ciclo regolamentare delle monoposto Gen4, con la stagione 2028-29. Non resta, quindi, che attendere le future mosse della Casa coreana.

17 Dic [11:37]

Pit Boost e Attack Mode: ecco come
verranno utilizzati durante gli E-Prix

Michele Montesano

È sempre più imminente il fatidico debutto ufficiale dei pit-stop in Formula E. A partire da questa stagione, già iniziata con l’E-Prix di San Paolo, farà il suo esordio la tanto attesa ricarica rapida. Il Pit Boost, questa la denominazione ufficiale, verrà utilizzato nel campionato in corso esclusivamente nei fine settimana in cui ci saranno due gare. L’obiettivo è quello di differenziare le strategie tra i due E-Prix e aggiungere un’ulteriore incognita alla corsa.

Al fine di garantire la massima sicurezza, ciascun team potrà effettuare una sola sosta ai box alla volta. Inoltre nell’arco dei trenta secondi del Pit Boost il sistema, fornito dal partner tecnico ABB, caricherà di circa il 10% la batteria da 600 kW montata sulla monoposto Gen3 Evo. Ricordiamo che il primo E-Prix con la sosta sarà quello di Jeddah a metà febbraio. Seguitammo poi i doppi appuntamenti di Montecarlo, Tokyo, Shanghai, Berlino e Londra.

Oltre a confermare l’introduzione del
Pit Boost, il recente Consiglio Mondiale FIA ha definito l’utilizzo dell’Attack Mode in occasione delle gare in cui verrà implementata la ricarica rapida. Nello specifico le due attivazioni di potenza extra, in cui le monoposto raggiungono la soglia dei 350 kW e che da questa stagione sfrutta anche la trazione anteriore, potranno essere effettuate dal terzo giro di gara in poi. Ciò consentirà di rendere l’E-Prix più combattuto fin dalle prime fasi non concentrando tutta l’azione in pista negli ultimi giri.

7 Dic [20:54]

San Paolo – Gara
Evans rimonta e vince tra le rosse

Michele Montesano

Dall’ultima fila in griglia alla vittoria, porta la firma di Mitch Evans l’E-Prix di San Paolo del Brasile, primo appuntamento stagionale della Formula E. Costretto a partire dal fondo dello schieramento, per aver azionato il freno d’emergenza nel corso delle qualifiche, il neozelandese della Jaguar ha trionfato in una gara costellata da bandiere rosse, safety car e incidenti. Determinato, quanto fortunato nella gestione della gara, Evans ha preceduto sul traguardo Antonio Felix da Costa, al volante della Porsche, e l’alfiere della McLaren Taylor Barnard.

La prima partenza della stagione, nonché debutto delle monoposto Gen3 Evo, è stata ritardata per via di un problema tecnico riscontrato sulla Envision Racing di Robin Frijns. L’olandese è infatti rimasto fermo in griglia costringendo la direzione gara a effettuare nuovamente le procedure di partenza. L’effettivo spegnimento dei semafori ha visto Oliver Rowland balzare subito al comando ai danni del poleman Pascal Wehrlein. Alle spalle Max Günther si è fatto largo in maniera rude su Jake Dennis prendendo il terzo posto. Nelle retrovie Evans, sfruttando la trazione integrale in partenza, è risalito dall’ultima fila alla quindicesima posizione.



Le ostilità in pista non sono durate molto. Al secondo giro Jake Hughes, per scansare Sebastien Buemi uscito lento dalla curva 6, ha perso il controllo della sua Maserati finendo contro le barriere. Manovra replicata una frazione di secondo dopo da Nico Müller, costretto a evitare David Beckmann. Sia Hughes che Müller, quest’ultimo all’esordio con il team Andretti, non sono riusciti a riprendere la gara con la safety car che ha fatto il suo primo ingresso stagionale.

La ripartenza è avvenuta nel corso del sesto passaggio. Rowland ha mantenuto saldamente il comando dell’E-Prix, mentre il primo a cogliere l’Attack Mode è stato Nick Cassidy. Potendo sfruttare la potenza extra distribuita su tutte e quattro le ruote, il neozelandese della Jaguar ha girato fino a due secondi al giro più rapido rispetto gli avversari, sprovvisti di boost, risalendo in prima posizione. Sia Norman Nato che entrambi i piloti McLaren, Barnanrd e Sam Bird, dopo aver attivato l’Attack Mode sono stati sanzionati con un drive through per eccesso di potenza, a causa di un’anomalia riscontrata sulla gestione del powertrain Nissan.



L’ultimo ad azionare la potenza extra è stato Rowland (nella foto sopra). Prese le redini della gara, l’inglese ha quindi cercato di creare uno strappo sugli inseguitori. Non si è fatta attendere la risposta dei piloti Porsche che hanno deciso di dar fondo al secondo Attack Mode per non perdere terreno prezioso nei confronti di Rowland. La mossa si è rivelata azzeccata con Wehrlein che ha preso, per la prima volta, il comando dell’E-Prix di San Paolo al diciottesimo giro seguito dal compagno da Costa. La reazione di Rowland è stata immediata e, al passaggio successivo, ha dato fondo al secondo e ultimo Attack Mode.

Tuttavia, pochi istanti dopo, la gara è stata neutralizzata nuovamente. Dennis è arrivato lungo alla prima staccata per via della vettura andata in tilt. I commissari non sono riusciti a intervenire subito perché la luce rossa sulla monoposto segnalava un possibile pericolo. La direzione gara ha quindi esposto la bandiera rossa con l’E-Prix di San Paolo che è stato temporaneamente sospeso. A farne le spese è stato proprio Rowland che, assieme a Günther, ha perso minuti preziosi dell’Attack Mode.

Dopo mezz’ora di pausa forzata, la gara è finalmente ripresa con una nuova partenza da fermo. Ripetendo il copione del primo start, Rowland ha sorpassato da Costa riprendendo la testa. Il portoghese della Porsche si è visto sfilare anche da Günther scivolando terzo davanti a Wehrlein. Cassidy, nel corso del ventiquattresimo giro, ha azionato il secondo Attack Mode, seguito da entrambi i piloti McLaren Bird e Barnanrd, operazione effettuata due tornate più tardi anche da Evans. I portacolori della Jaguar hanno quindi scalato la classifica portandosi a ridosso del leader Rowland.

Proprio l’inglese, così come accaduto agli altri piloti motorizzati Nissan, ha subito un drive through per ‘overpower’ sprofondando a centro classifica e lasciando strada libera alle Jaguar. Ma la gara era tutt’altro che finita. A cinque giri dalla bandiera a scacchi Günther, arrivato lungo, ha toccato il muro di curva 2, per evitarlo Cassidy ha girato largo urtando Wehrlein. Il tedesco si è capottato sbattendo violentemente contro le barriere. Fortunatamente il telaio della monoposto ha retto bene l'impatto con il campione in carica che è uscito illeso dalla sua Porsche. Tuttavia la direzione gara ha dovuto esporre la seconda bandiera rossa.

La gara è quindi ripresa dapprima dietro la safety car e poi, per gli ultimi quattro giri, con una partenza lanciata. Trovatosi al comando, Evans ha gestito al meglio la ripartenza rintuzzando gli attacchi di da Costa fin sotto la bandiera a scacchi. Un incredulo Evans ha così conquistato l’E-Prix di San Paolo salendo in vetta alla classifica generale. Alle spalle della Porsche di da Costa hanno chiuso le due McLaren di Barnanrd, al suo primo podio in Formula E, e Bird. Nonostante siano stati costretti a effettuare un drive through, gli inglesi hanno approfittato del secondo Attack Mode, attivato dopo la prima bandiera rossa, per risalire in classifica.

Un consistente Edoardo Mortara ha portato la Mahindra al quinto posto. Alle sue spalle hanno chiuso Nato e il suo compagno di squadra Nyck de Vries. Se Frijns è stato costretto subito al ritiro, Buemi è riuscito a chiudere in ottava posizione davanti la Cupra Kiro Race di Dan Ticktum. A chiudere la zona punti è stato Jean-Eric Vergne, al volante della DS Penske. Appena fuori dalla top 10 la Maserati di Stoffel Vandoorne. Difficile l’esordio della Lola Yamaha in Formula E. Zane Maloney ha terminato tredicesimo, mentre Lucas di Grassi è stato costretto al ritiro nelle prime fasi di gara.

Sabato 7 dicembre 2024, gara

1 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 35 giri
2 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 0"384
3 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 0"844
4 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1"158
5 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1"800
6 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 2"174
7 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra -2"640
8 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 2"997
9 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 3"683
10 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 4"216
11 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 4"779
12 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 5"093
13 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 6"212
14 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 11"358

Giro più veloce: David Beckmann 1'12"219

Ritirati
Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar
Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche
David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro
Jake Dennis (Porsche) - Andretti
Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt
Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati
Nico Müller (Porsche) - Andretti
Robin Frijns (Jaguar) - Envision

Il campionato piloti
1.Evans 25 punti; 2.da Costa 19; 3.Barnard 15; 4.Bird 12; 5.Mortara 10; 6.De Vries 8; 7.Buemi 6; 8.Ticktum 4; 9.Wehrlein 3; 10.Vergne 2.

7 Dic [15:51]

San Paolo – Qualifica
Wehrlein e Porsche subito in pole

Michele Montesano

Cambiano i circuiti ma non i protagonisti. L’undicesima stagione di Formula E è iniziata nuovamente nel segno di Pascal Wehrlein e della Porsche. Se lo scorso anno il tedesco era risultato il più veloce sul circuito di Città del Messico, questa volta il campione in carica della serie elettrica è stato imprendibile sul tracciato di San Paolo del Brasile. Autore di un crono di 1’09”851, Wehrlein è stato inoltre il primo pilota a siglare la pole con le nuove monoposto Gen3 Evo.

Porsche ha subito mostrato l’intenzione di confermarsi al vertice della Formula E. Rispettando il copione già visto nella passata stagione, Wehrlein è stato nuovamente il miglior interprete della vettura di Zuffenhausen. Il tedesco ha svettato fin dalla prima fase siglando il riferimento nel Gruppo B. Accedendo nella fase a duelli, Wehrlein ha poi saputo gestire al meglio la trazione integrale (novità di quest’anno) della monoposto battendo, nell’ordine, la Nissan di Norman Nato e il neo-acquisto del DS Penske Max Günther.

Approdato in finale, il campione in carica ha quindi incrociato le armi con Oliver Rowland. Benché sia riuscito a siglare il riferimento nel primo settore, l’inglese della Nissan non è stato altrettanto rapido nel prosieguo del giro venendo battuto da Wehrlein, velocissimo nel secondo e nel terzo settore. Sconfiggendo Rowland di novantanove millesimi, il tedesco ha così conquistato la sua settima pole in carriera nella Formula E.



In seconda fila ci sarà Jake Dennis (nella foto sopra), battuto proprio da Rowland in semifinale, e da Günther. Passato dalla Maserati alla DS, il tedesco si è confermato tra i più rapidi sul giro secco. Protagonista nella parte conclusiva della scorsa stagione, Antonio Felix da Costa ha iniziato il campionato per il verso giusto. Il portoghese, che scatterà dalla quinta piazzola davanti a Nato, si è dovuto inchinare a Rowland per soli sei centesimi. In netta ripresa anche la Mahindra, soprattutto nelle mani di Edoardo Mortara che affronterà l’E-Prix di San Paolo dalla settima casella precedendo Jean-Eric Vergne.

Primo a non accedere alla fase a duelli è stato Stoffel Vandoorne. L’ex campione di Formula E, alla sua prima apparizione ufficiale nelle vesti di pilota Maserati, si è visto tagliato fuori per soli settantaquattro millesimi. Non è andata meglio al compagno di squadra Jake Hughes solamente diciottesimo. Buona la performance di Dan Ticktum che ha piazzato la Cupra Kiro Race in undicesima posizione. Positivo anche il debutto delle ABT Lola Yamaha. Potendo contare sull’esperienza di Lucas di Grassi, il costruttore anglo-nipponico è riuscito a ottenere un importante quattordicesimo crono.

Sottotono le prestazioni dei piloti dell’Envision Racing con Sebastiene Buemi, dodicesimo, che ha preceduto il compagno Robin Frijns. Un errore nel suo ultimo tentativo, ha relegato il nuovo acquisto del team Andretti Nico Müller in quindicesima posizione. Più difficili del previsto le qualifiche delle McLaren. Attanagliato da problemi tecnici sulla sua monoposto in entrambe le prove libere, Sam Bird ha chiuso sedicesimo davanti al nuovo compagno di squadra Taylor Barnard.



A sorprendere, invece, è stata l’eliminazione di entrambe le Jaguar (nella foto sopra). La squadra campione in carica è parsa subito lontana dalla vetta fin dalle prove libere. Nick Cassidy, che partirà decimo, ha chiuso a tre decimi dal miglior crono del Gruppo A lamentando una scarsa fiducia nel setup della monoposto. Mentre Mitch Evans si è fermato a centro pista, dopo aver azionato accidentalmente il freno di emergenza, causando la bandiera rossa nel Gruppo B. Ricordiamo che dalla Gen3 il freno posteriore meccanico viene azionato solamente in caso di emergenza mentre, normalmente, sull’asse posteriore in fase di decelerazione si utilizza esclusivamente la frenata rigenerativa.

Sabato 7 dicembre 2024, qualifica

1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'09"851
2 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'09"950

3 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'09"906 - Semifinale A
4 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'10"351 - Semifinale B

5 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'10"107 - Quarti A
6 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'10"114 - Quarti B
7 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'10"461 - Quarti B
8 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'10"486 - Quarti A

9 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'12"046 - B
10 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'12"055 - A
11 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 1'12"047 - B
12 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'12"068 - A
13 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'12"161 - B
14 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'12"100 - A
15 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'12"176 - B
16 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'12"113 - A
17 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'12"423 - B
18 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'12"154 - A
19 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'12"550 - B
20 - David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro - 1'12"310 - A
21 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'12"317 - A
22 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - Senza crono - B

4 Dic [12:33]

Arriva il Pit Boost: la ricarica rapida
farà il suo esordio in questa stagione

Michele Montesano

Dopo diverse prove, rinvii e altrettanti dietrofront, in questa stagione di Formula E farà finalmente il suo debutto la ricarica rapida. Annunciata due anni fa, tale novità non è mai stata implementata in gara perché ancora acerba e da perfezionare. Ora, anche a seguito del positivo riscontro registrato al termine della simulazione nei test di Jarama, pare che i tempi siano maturi. Il Pit Boost, questa la denominazione ufficiale della sosta per caricare le monoposto elettriche, esordirà in questa stagione ma esclusivamente nei fine settimana in cui saranno presenti due E-Prix.

La nuova tecnologia, sperimentata la prima volta nel 2022 in occasione del debutto delle vetture Gen3, consiste in una ricarica rapida per immettere ulteriore energia nelle monoposto durante la gara. Nel corso di questi anni sono proseguiti i test, sia nei weekend di gara che nelle sessioni private di ciascun team, fino ad arrivare alla sessione collettiva di Jarama in cui è stato simulato un vero e proprio E-Prix. Sviluppato dal partner tecnico ABB, in trenta secondi il sistema caricherà del 10% la batteria da 600 kW presente su ciascuna vettura.



Al fine di garantire la massima sicurezza, ogni squadra potrà effettuare un solo Pit Boost alla volta. Quindi spetterà al team decidere quale pilota richiamare per prima differenziando, di conseguenza, anche le strategie interne. A tal proposito, resta ancora da definire se ci saranno delle finestre obbligatorie in cui effettuare tali soste. Inoltre è da capire anche come verrà gestito l’Attack Mode, la potenza extra di 350 kW che azionerà la trazione integrale delle Gen3 Evo, nelle gare in cui si utilizzerà il Pit Boost.

Questa nebbia verrà diradata a metà febbraio a Jeddah, teatro del primo doppio E-Prix della stagione di Formula E. Tale scelta, di introdurre il Pit Boost in occasione dei fine settimana in cui ci sono due gare, è dovuta proprio per differenziare le corse aggiungendo un’ulteriore variabile per renderle ancora più imprevedibili. Qualora verrà confermata, la sosta per ricaricare le monoposto sarà poi riproposta nelle doppie gare che si svolgeranno a Montecarlo, Tokyo, Shangai, Berlino e nell’ultimo appuntamento del campionato a Londra.

2 Dic [12:16]

Kiro Race Co annuncia
Ticktum e Beckmann

Michele Montesano

La griglia di Formula E è finalmente al completo. A meno di una settimana dall’E-Prix di San Paolo, prima gara della stagione undici della serie elettrica, mancava solamente all’appello il team Kiro Race Co. Nata dalle ceneri della ERT, la squadra che corre con licenza americana quest’oggi ha ufficialmente annunciato i suoi piloti. A guidare le monoposto Gen3 Evo motorizzate Porsche saranno Dan Ticktum e David Beckmann.

Come più volte detto dai vertici del team Kiro Race Co, l’intenzione era quella di confermare entrambi i piloti che hanno preso parte ai test pre stagionali di Jarama a inizio novembre. Proprio sulla pista spagnola, entrambi i portacolori della squadra americana si erano distinti in termini cronometrici, con Ticktum autore del secondo crono assoluto e Beckmann quarto al termine dei test collettivi. Oltre alla competitività, le monoposto del Kiro Race Co, complice il powertrain Porsche, hanno impressionato positivamente per la loro affidabilità percorrendo un totale di 421 giri.

Nonostante i suoi venticinque anni, Ticktum può essere già considerato un veterano della Formula E. Avendo debuttato nel 2022, il britannico si appresta ad affrontare la sua quarta stagione nel campionato full electric. Pur se sulla carta ha cambiato tre squadre, in realtà Ticktum ha corso sempre nel medesimo team in Formula E. Dopo aver affrontato due stagioni con il NIO 333, lo scorso anno il team ha cambiato denominazione in ERT, fino ad arrivare all’acquisizione della squadra da parte della società di investimenti The Forest Road Company e il relativo passaggio a Kiro Race Co. Ticktum ha concluso l’ultima stagione diciannovesimo grazie al quarto posto ottenuto nell’E-Prix di Misano, che è valso come miglior risultato in gara nella sua carriera nonché unico piazzamento a punti nel campionato 2023-24.

Per Beckmann sarà la prima stagione completa in Formula E. Dopo aver trascorso gli ultimi anni come pilota di riserva e del simulatore di Porsche e Andretti, per il ventiquattrenne tedesco è giunto finalmente il momento del grande salto. Beckmann finora ha disputato solamente il doppio E-Prix di Jakarta, nella stagione nove, al volante della monoposto Andretti in sostituzione di André Lotterer. Nella gara d’esordio il tedesco è riuscito a centrare la sedicesima piazza, mentre nella successiva manche è stato costretto al ritiro. Beckmann, inoltre, nei test di Jarama è stato tra i protagonisti assoluti marcando il miglior tempo al termine della terza giornata.

26 Nov [16:12]

Maserati conferma la sua presenza
fino al 2030 anche con la Gen4

Michele Montesano

A meno di un mese dalla prossima stagione di Formula E, che prenderà il via il prossimo 7 dicembre con l’E-Prix di San Paolo in Brasile, Maserati ha annunciato che proseguirà la sua avventura nel campionato riservato alle monoposto elettriche almeno fino al 2030. Oltre a competere con le attuali vetture Gen3 Evo, la Casa del Tridente scenderà in pista anche con le future monoposto Gen4 a partire dalla stagione 13, vale a dire il campionato 2026-27.

Dopo la conferma di Nissan, Jaguar, Porsche e Lola, Maserati è stato il quinto costruttore a estendere il suo impegno nel campionato elettrico. Un progetto, quello del marchio di Modena in Formula E, che mira a essere a lungo termine. Fin dal debutto, avvenuto nel 2023 in occasione della Season 9 con la Tipo Folgore, Maserati si è distinta conquistando il suo primo E-Prix a Giacarta con Maximilian Günther. Sempre il pilota tedesco ha poi bissato il risultato nello scorso campionato vincendo nella gara di Tokyo.

Quest’anno, con l’arrivo delle monoposto Gen3 Evo, Maserati ha rinnovato la sua formazione ingaggiando l’ex campione di Formula E Stoffel Vandoorne e il promettente Jake Hughes. Già in occasione dei test pre-stagionali, svoltisi sul circuito spagnolo di Jarama, entrambi i piloti hanno mostrato un ottimo potenziale adattandosi con facilità sia alla monoposto che al lavoro della squadra del Tridente. Ricordiamo che le Gen3 Evo dispone di un powertrain sviluppato in collaborazione con la DS, entrambi marchi appartenenti alla Galassia Stellantis. In grado di bruciare lo 0-100 km/h in appena 1”82, le monoposto disporranno di una potenza massima di 350 kW e, in determinate condizioni, potranno sfruttare la trazione integrale.

Il salto che offriranno le Gen4 sarà ancora più ampio con il rapporto peso-potenza che verrà raddoppiato. In virtù di questo balzo tecnologico, le Case automobilistiche inizieranno a lavorare alle nuove monoposto già a partire dal prossimo anno. A tal proposito in Maserati hanno confermato che il nuovo powertrain sarà nuovamente sviluppato e realizzato dal reparto Stellantis Motorsport di Satory, in Francia, mentre i tecnici del Tridente si occuperanno dell’integrazione del software e della messa a punto finale. Quindi, sulla falsariga di quanto visto finora, con ogni probabilità sulla griglia della stagione 13 potremo vedere al via nuovamente la DS o un altro marchio Stellantis.

8 Nov [18:47]

Test a Jarama – 4° giorno
A Evans la ‘pole’, Pulling tra le donne

Michele Montesano

È stato Mitch Evans ad archiviare la quattro giorni di test pre stagionali di Formula E a Jarama. Il neozelandese della Jaguar, nella sessione odierna, ha siglato il miglior crono in 1’27”461. Il riferimento è stato stabilito negli ultimi minuti con Evans che, non solo ha riportato il sorriso nella squadra inglese, ma ha battuto una nutrita schiera di piloti Porsche. Costretta a saltare la prima sessione insieme a Nissan, come parte della sanzione per non aver rispettato il Cost cap, Jaguar è riuscita man mano a risalire la china. Grazie al miglior crono stabilito da Evans, il team campione in carica si presenterà più serena a San Paolo del Brasile quando, il prossimo 7 dicembre, scatterà il primo E-Prix della stagione.

A lungo al comando della sessione, Dan Ticktum negli ultimi minuti si è visto soffiare, per un decimo, il miglior crono da Evans. Ciò nonostante, il britannico è stato sicuramente tra i protagonisti della quattro giorni di test madrilene portando costantemente nei piani alti della classifica il Kiro Race (nella foto sotto). A tal proposito la squadra americana, nata dalle ceneri della ERT, non ha ancora ufficializzato i piloti per l’imminente stagione undici. Pur disponendo di un powertrain Porsche della scorsa generazione, Ticktum è riuscito a battere l’ufficiale Pascal Wehrlein. Il campione in carica ha infatti concluso al terzo posto, per soli cinquantasei millesimi, precedendo l’alfiere McLaren Taylor Barnard, questi costantemente il più rapido tra i piloti motorizzati Nissan.



Ulteriore conferma della competitività del pacchetto Porsche è stato il quinto crono ottenuto da David Beckmann. Seppur non sia riuscito a ripetere la prestazione di ieri, in cui ha siglato il riferimento di giornata, il tedesco si è guadagnato sul campo la possibile promozione nel team Kiro Race. Al volante della Nissan, Oliver Rowland ha stampato il sesto crono precedendo la Maserati di Stoffel Vandoorne, quest’ultimo il migliore tra i piloti tra le monoposto dotate del powertrain Stellantis. Costretto a saltare la simulazione di gara per un problema elettrico sulla sua Lola Yamaha, oggi Zane Maloney si è rifatto inanellando 39 giri chiudendo la sessione ottavo davanti alla Porsche di Antonio Felix da Costa.

A completare la top 10 è stato Norman Nato, su Nissan, che per soli diciotto millesimi ha avuto la meglio sull’ufficiale Jaguar Nick Cassidy. Veloce nelle prime giornate, quest’oggi il team DS Penske ha lavorato sul passo gara con Max Günther che non è andato oltre il dodicesimo crono. Invece Jean-Eric Vergne, negli ultimi istanti della sessione, è stato protagonista di un’escursione nelle vie di fuga di Jarama causando la bandiera rossa e, di conseguenza, la fine anticipata delle attività in pista. Più staccati anche i piloti del team Andretti e di Envision Racing. Infine, a chiudere la classifica, le due Mahindra di Edoardo Mortara e Nyck de Vries.



Nel pomeriggio ha preso il via la sessione tutta al femminile. Sul tracciato che sorge alla porte di Madrid sono scese in pista diciotto ragazze in rappresentanza di tutti i team di Formula E. Assente Sophia Flörsch, a causa di impegni concomitanti, a tenere in alto il vessillo della Nissan ci ha pensato Abbi Pulling (nella foto sopra). La britannica, attuale leader della F1 Academy, ha stampato il riferimento della sessione in 1’30”889. Secondo crono per la tre volte vincitrice della W Series Jamie Chadwick che ha chiuso a tre decimi dalla vetta. La britannica della Jaguar ha inoltre registrato il maggior numero di giri inanellando un totale di quaranta tornate.

Seconda fila per Bianca Bustamante, al volante della McLaren, e Miki Koyama. Proprio la giapponese della Lola Yamaha ha sorpassato, nel suo ultimo tentativo, la punta della Mahindra Lena Bühler. Sesto crono per la portacolori della DS Penske Beitske Visser, a un secondo e mezzo dalla vetta, a seguire la McLaren di Ella Lloyd e Marta Garcia, quest’ultima la più rapida tra le motorizzate Porsche. A completare la top 10 le due Maserati Tipo Folgore di Carrie Schreiner e Tatiana Calderon.



La sessione stata interrotta momentaneamente, verso la seconda ora, per via dell’uscita di pista di Jessica Edgar. Nonostante ciò, la pilota del DS Penske ha concluso il test undicesima. Al rientro in Formula E, dopo aver preso parte a dodici E-Prix con la monoposto Gen1 del team Andretti, Simona de Silvestro ha concluso la sessione diciassettesima dopo aver percorso solamente sei giri con la monoposto Kiro Race. È andata peggio a Lilou Wadoux che purtroppo non è riuscita a scendere in pista per problemi al sedile mal fissato sulla sua Jaguar.

Venerdì 8 novembre 2024, 4° giorno (mattino)

1 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 1'27"461 - 41 giri
2 - Dan Ticktum (Porsche) - Kiro - 1'27"602 - 37
3 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1'27"658 - 39
4 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 1'27"780 - 47
5 - David Beckmann (Porsche) - Kiro - 1'27"839 - 39
6 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 1'27"973 - 40
7 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 1'28"005 - 40
8 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 1'28"276 - 39
9 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 1'28"287 - 30
10 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 1'28"364 - 36
11 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 1'28"382 - 37
12 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 1'28"433 - 30
13 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 1'28"486 - 41
14 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 1'28"529 - 40
15 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 1'28"616 - 32
16 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 1'28"688 - 42
17 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 1'28"818 - 36
18 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 1'28"903 - 35
19 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 1'29"115 - 32
20 - Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati - 1'29"271 - 38
21 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 1'34"311 - 40
22 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 1'34"335 - 29

Venerdì 8 novembre 2024, 4° giorno (sessione riservata alle donne)

1 - Abbi Pulling (Nissan) - Nissan - 1'30"889 - 39
2 - Jamie Chadwick (Jaguar) - Jaguar - 1'31"209 - 40
3 - Bianca Bustamante (Nissan) - McLaren - 1'31"715 - 39
4 - Miki Koyama (Lola Yamaha) - Abt - 1'31"731 - 31
5 - Lena Buhler (Mahindra) - Mahindra - 1'31"907 - 36
6 - Beitske Visser (DS) - DS Penske - 1'32"221 - 39
7 - Ella Lloyd (Nissan) - McLaren - 1'32"374 - 39
8 - Marta García (Porsche) - Porsche - 1'32"624 - 36
9 - Carrie Schreiner (DS Maserati) - Maserati - 1'32"626 - 38
10 - Tatiana Calderon (DS Maserati) - Maserati - 1'32"815 - 37
11 - Jessica Edgar (DS) - DS Penske - 1'33"155 - 36
12 - Alice Powell (Jaguar) - Envision - 1'33"164 - 29
13 - Nerea Marti (Porsche) - Andretti - 1'33"805 - 37
14 - Gabriela Jílková (Porsche) - Porsche - 1'34"556 - 36
15 - Chloe Chambers (Porsche) - Andretti - 1'35"130 - 39
16 - Alisha Palmowski (Jaguar) - Envision - 1'35"145 - 24
17 - Simona De Silvestro (Porsche) - Kiro - 1'35"499 - 9
18 - Lilou Wadoux (Jaguar) - Jaguar - Senza crono

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