Michele Montesano
Con un finale degno di un film, Pascal Wehrlein ha conquistato l’E-Prix di Miami. Sul circuito di Homestead, il campione in carica di Formula E ha finalmente centrato la sua prima vittoria stagionale. La Florida ha visto rompere un lungo digiuno anche a Lucas Di Grassi, infatti il brasiliano della Lola Yamaha è tornato a podio dopo due anni di assenza. Terzo posto per un amareggiato Antonio Felix Da Costa che ha visto sfumare una possibile vittoria a pochi giri dalla fine.
Il ritorno della Formula E a Miami, a distanza di dieci anni, è coinciso con una gara a dir poco elettrizzante. Complice la conformazione del tracciato, ricavato all’interno dello Speedway di Homestead con incluso un tratto di banking dell’ovale da percorrere in pieno, l’E-Prix è subito stato caratterizzato da numerosi cambi di posizione. Il poleman Norman Nato ha mantenuto brevemente il comando prima di cedere il passo a Nyck De Vries. Anche il portacolori della Mahindra, a sua volta, ha lasciato strada agli avversari. Questo perché nei primi giri tutti i piloti hanno cercato di risparmiare energia.
Dopo una prima fase di studio, l’E-Prix è entrato nel vivo verso metà gara. Le posizioni sono iniziate a delinearsi a seguito del primo uso dell’Attack Mode. A salire al comando è stato Felix Da Costa seguito dal compagno di squadra Wehrlein, bravo a risalire dal nono posto in griglia. Il primo colpo di scena è avvenuto a ridosso del diciottesimo giro. De Vries ha improvvisamente rallentato fermando la sua Mahindra nella via di fuga. Eseguito il reset sulla vettura, l’olandese è riuscito a ripartire, ma il direttore di gara aveva già predisposto l’ingresso della safety car.
La neutralizzazione ha permesso di ricompattare il gruppo e, alla ripartenza, si è assistito a un tamponamento a catena. Jake Hughes è arrivato ai ferri corti con Max Günther che, a sua volta, è entrato in collisione con Sebastien Buemi. Le vetture si sono incastrate nelle barriere della chicane, realizzata sul rettilineo dopo la sopraelevata, coinvolgendo anche Mitch Evans. Visto il groviglio, la direzione gara ha esposto la bandiera rossa per consentire di spostare le vetture e mettere in sicurezza la pista.
Concluse le lunghe operazioni di ripristino, l’E-Prix è ripartito per gli ultimi cinque giri. Come previsto dal regolamento, il restart è avvenuto con partenza da fermo. Ad eccezione del leader Da Costa, che già aveva usato il secondo Attack Mode, la maggior parte dei piloti alle sue spalle ha dovuto azionare il secondo Boost di potenza extra. Il portoghese della Porsche si è trovato, ben presto, sopravanzato dagli avversari capitanati da Wehrlein. Proprio il tedesco, salito al comando, si è visto insidiato da Nato che l’ha sorpassato in accelerazione sul traguardo.
Sebbene sia transitato per primo sotto la bandiera a scacchi, Nato non aveva ancora terminato l’uso dell’Attack Mode. Il francese della Nissan è quindi stato sanzionato di 10 secondi perdendo la vittoria in favore di Wehrlein. Per lo stesso motivo anche Robin Frijns, Oliver Rowland e Taylor Barnard sono stati penalizzati. Così a conquistare il secondo posto è stato Di Grassi, che ha regalato la prima gioia al team Lola Yamaha in Formula E, mentre Da Costa ha completato il podio.
Quarto, Nico Müller ha preceduto, nell’ordine, Edoardo Mortara e Nato. Buon settimo posto per Dan Ticktum seguito da Frijns, che nonostante la penalità è risultato il pilota motorizzato Jaguar meglio piazzato, e da Jake Dennis. A completare la giornata trionfale per il team Lola Yamaha ci ha pensato Zane Maloney, decimo al traguardo. Fuori dalla zona punti, Rowland mantiene ancora il comando del campionato. Ancora un doppio zero per il team Jaguar con Nick Cassidy, sedicesimo e penalizzato per aver oltrepassato ripetutamente i track limtis, che ha chiuso davanti al compagno di squadra Evans.
Sabato 12 aprile 2025, gara
1 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 26 giri
2 - Lucas di Grassi (Lola Yamaha) - Abt - 5"619
3 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 6"084
4 - Nico Müller (Porsche) - Andretti - 8"447
5 - Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra - 9"070
6 - Norman Nato (Nissan) - Nissan - 10"119
7 - Dan Ticktum (Porsche) - Cupra Kiro - 10"133
8 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 10"142
9 - Jake Dennis (Porsche) - Andretti - 10"329
10 - Zane Maloney (Lola Yamaha) - Abt - 10"799
11 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 10"925
12 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 11"324
13 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 11"496
14 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 11"868
15 - Stoffel Vandoorne (DS Maserati) - Maserati - 12"159
16 - Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar - 12"326
17 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 12"704
18 - Maximilian Günther (DS) - DS Penske - 13"592
19 - Sam Bird (Nissan) - McLaren - 13"780
20 - Taylor Barnard (Nissan) - McLaren - 17"729
Giro più veloce: Pascal Wehrlein 1'25"821
Ritirati
David Beckmann (Porsche) - Cupra Kiro
Jake Hughes (DS Maserati) - Maserati
Il campionato piloti
1.Rowland 68 punti; 2.Da Costa 54; 3.Wehrlein 51; 4.Barnard 51; 5.Günther 37; 6.Hughes 27; 7.Dennis 27; 8.Mortara 27; 9.Vergne 26; 10.Evans 25.