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10 Apr [23:31]

Mygale totalmente acquisita
da Ligier Advanced Technologies

Davide Attanasio

Alla fine di dicembre 2024, dopo essere stato azionista di minoranza (dal 2013),
Ligier Automotive aveva acquisito le quote di maggioranza di Mygale, casa fondata nel 1989 da Bertrand Decoster e specializzata nella realizzazione di vetture formula protagoniste nei vari campionati propedeutici. Il 10 aprile 2025 ha segnato una pietra miliare nella storia di queste due aziende, con Mygale che è stata totalmente acquisita da Ligier diventando così ufficialmente 'Ligier Advanced Technologies'.

Come diretta, tangibile conseguenza di questo tutte le vetture progettate da Mygale sono ora marchiate Ligier. Di conseguenza, nelle varie serie F4 per le quali attualmente Mygale realizza i telai, - India, Cina e soprattutto Francia - questi ultimi verranno ribattezzati 'Ligier JS F422' già a partire dalla stagione corrente. Importante sottolineare come la composizione dello staff e la proprietà intellettuale dello stesso non hanno subito cambiamenti, assicurando in tal modo una transizione quanto più possibile serena.

Il già menzionato Bertrand Decoster, fondatore di quella che fino al 9 aprile si chiamava Mygale, ha dichiarato di come 'Questo cambio di denominazione fa parte di un'evoluzione naturale e strategica e riflette di un'ambizione per l'eccellenza che aiuterà lo stesso marchio Ligier a rafforzarsi. Allo stesso tempo - ha sottolineato Decoster - continueremo a fare ciò che meglio sappiamo fare: progettare e produrre componentistica e veicoli di alto livello. Questo è un nuovo capitolo ma il nostro DNA rimane il medesimo'.

Jacques Nicolet, presidente di Ligier Automotive, ha invece aggiunto che 'Portare Mygale sotto l'egida del brand Ligier è parte del nostro intento di offrire una gamma di prodotti e servizi più chiara, coerente e ambiziosa. Ligier Advanced Technologies riflette così la nostra abilità nell'innovare, produrre e supportare costruttori, federazioni, promotori di campionati e team attraverso soluzioni di prim'ordine attraverso tutte le aree del motorsport'.

Prima tappa del suddetto capitolo sarà il lancio della Ligier JS F326, vettura che avrà telaio omologato (e quindi possibilmente selezionabile) dalla FIA per la nuova generazione di vetture Regional.

8 Mar [9:27]

Frutti della Passione - 50 anni
di motorsport firmati Renault

Dall’esordio della Coppa Renault con la R5 Kit al Mugello nel 1975 alla Clio Cup del 2024, gli anni della Formula Renault 2000 e delle altre monoposto con la storia dei tanti campioni che sono cresciuti in questi campionati, l’impegno di cinquant’anni nei rally fino ai trofei europei in pista con i modelli che li hanno animati e le tante vittorie ottenute dai piloti italiani. Con uno sguardo, infine, al rapporto con la stampa dal 1975 fino alla Press League.

“Frutti della Passione - 50 anni di motorsport firmati Renault”, scritto da Domenico Porfiri e Andrea Ialongo, racconta la storia del successo sportivo di Renault in Italia attraverso cinque decenni.

Il racconto e gli aneddoti dietro a ciascun campionato con le curiosità e i personaggi che hanno scritto questa storia. Ad accompagnare questo racconto le fotografie di Actualfoto e le vignette di Giorgio Serra “Matitaccia”, che ha reinterpretato a suo modo ciascun modello di questa lunga storia ed alcuni personaggi. E non poteva mancare l’elenco di tutti i protagonisti di questi cinquant’anni, oltre 2000 nomi tra piloti, team, addetti ai lavori, sponsor: 



Autori: Domenico Porfiri, Andrea Ialongo
Fotografie: Actualfoto
Illustrazioni: Giorgio Serra “Matitaccia”
Editore: Garage Eventi Srl
Costo: € 45,00

Anno di pubblicazione: 2025
Formato: cm. 27 x 27 x 2,8
Testo: Italiano
Pagine: 270
Rilegatura: allestimento filo refe

ISBN: 978-88-909166-2-5

Per ordinare il libro: edizioni@garagegroup.it

7 Mar [9:53]

Dallara Stradale: la supercar si
evolve esaltando guida e prestazioni

Michele Montesano

L’evoluzione della specie prosegue. La Dallara Stradale, a otto anni dal suo debutto, è stata aggiornata adottando un’aerodinamica ancora più raffinata e incrementando le prestazioni. Ciò nonostante la supercar, sviluppata a Varano de' Melegari, mantiene intatta la sua filosofia che l’ha resa la biposto più apprezzata tra gli appassionati e i puristi della guida. Il progetto voluto da Giampaolo Dallara, quello di creare un'auto estrema in pista ma perfettamente utilizzabile su strada, non solo prosegue ma si migliora.

Le novità si concentrano su diversi aspetti tecnici a partire dall'aerodinamica, ora affinata grazie all'introduzione di serie dei louvers aerodinamici sui passaruota. Derivata dalla versione EXP, questa soluzione consente di raggiungere un rapporto deportanza/peso di 1:1, un valore eccezionale per un'auto omologata per la strada. Con un peso invariato di 855 kg, la Stradale ora genera 855 kg di carico aerodinamico a 260 km/h migliorando, così, l'equilibrio generale e riducendo il sottosterzo, senza ricorrere a sistemi attivi.



Per adeguarsi a queste modifiche sul lato aerodinamico, anche il versante meccanico è stato interessato a un lavoro di affinamento. Le sospensioni sono state ricalibrate mentre il sistema frenante, ereditato sempre dalla EXP, è dotato di prese d'aria migliorate per un raffreddamento più efficace. Anche il motore 2.3 turbo di origine Ford, capace di erogare 400 CV, beneficia di un aggiornamento al sistema di alimentazione, che garantisce un'erogazione più fluida e costante anche nelle condizioni di guida più estreme.

Oltre alle evoluzioni meccaniche, Dallara ha posto grande attenzione al comfort e alla personalizzazione degli interni. La collaborazione con l’azienda Alcantara si rafforza con l'introduzione di un nuovo rivestimento di serie nero con cuciture a contrasto. A questo si affianca, opzionalmente, l’Alcantara Traforata disponibile con due motivi esclusivi: il Perforated Spine, che esalta la struttura in fibra di carbonio dell'abitacolo, e il Perforated Track Layout, con il profilo di una pista inciso al laser a contrasto.



Inoltre il programma UpShift, che consente ai proprietari di aggiornare le proprie vetture con le ultime novità, viene ampliato per includere il KIT PISTA EXP. Questo è suddiviso in tre pacchetti specifici per migliorare l'aerodinamica, il setup delle sospensioni e l'efficienza nei pit-stop, con ruote dotato di mono-dado a fissaggio centrale e un sistema di sollevamento pneumatico di derivazione racing.

La gamma della Dallara Stradale si arricchisce ulteriormente con due nuove versioni Laps e Landscapes, pensate per enfatizzare le due anime della Stradale. La Laps, progettata per la pista, si distingue per la livrea Blu Dallara Opaco, il cambio automatico, il kit Racing EXP con aerodinamica avanzata, dettagli in fibra di carbonio a vista e interni in Alcantara Traforata Track Layout con il profilo del circuito di Varano de' Melegari. Per chi invece cerca un'esperienza di guida più orientata ai viaggi e al piacere di guida su strada, la Landscapes si presenta con una raffinata colorazione Azzurro Panoramica, cambio manuale, tetto smontabile con porte Sky-View e sedili Touring per un maggiore comfort.



A queste due nuove versioni della supercar di Varano de’ Melegari, si abbina un calendario di eventi esclusivi denominato "Laps & Landscapes", che permetterà ai proprietari di vivere la Dallara Stradale tra strade panoramiche e circuiti iconici come Monza, Imola, Spa-Francorchamps e Paul Ricard. Un'occasione unica per esaltare la filosofia di un'auto che sa essere estrema e, allo stesso tempo, piacevole da guidare.

La Stradale, nella versione aggiornata 2025, si inserisce in una gamma di prezzi che parte da 233.020 Euro per la versione base Barchetta, passando per i 253.346 Euro della Spider Plus e i 273.792 Euro della Coupé Hard-Top. Le nuove versioni Landscapes e Laps si posizionano, rispettivamente, a 282.030 e 284.486 Euro confermando, dunque, l'esclusività di un'auto che continua a rappresentare il meglio dell'ingegneria italiana, tra artigianalità, prestazioni e innovazione.

4 Mar [12:59]

Tatuus rinnova il sito web
Una finestra sui suoi prodotti unici

La narrazione del marchio Tatuus ha a disposizione un importante strumento aggiuntivo: un sito web rinnovato e ottimizzato per essere l’ideale vetrina di trasmissione dei valori di base dell’azienda, oltre che della grande varietà dei suoi prodotti unici, da sempre simbolo dell’élite del motorsport italiano nel mondo.

La nuova identità visiva è tra gli elementi che maggiormente risaltano nel sito sviluppato per Tatuus da MYND: soluzioni grafiche efficaci, in grado di cogliere l’occhio dell’osservatore e di evidenziare i messaggi chiave, che si affiancano a nuove features e agli sviluppi degli aspetti di gestione dei contenuti.

Nuove sezioni e pagine disegnate per una corretta valorizzazione del brand e delle vetture: da quelle dedicate al Tatuus HQ, fino alle schede complete delle monoposto del presente e del passato, senza tralasciare una storyline animata che permette di scoprire una dopo l’altra tutte le milestone che hanno trasformato Tatuus decennio dopo decennio.

Una serie di vetrine che coprono e illustrano ogni aspetto del mondo Tatuus, inclusa una media room efficace e scenografica, nella quale trovare notizie, stories e il racconto di ogni evento.

Tutto questo appartiene alla sfera del visibile, pensata per una fruizione piacevole ed efficace da parte di ogni tipo di utente, ma il lavoro di MYND non ha lasciato nulla al caso. E’ stato infatti progettato nel dettaglio anche ciò che pur essendo invisibile all’occhio umano è di fondamentale importanza per gli occhi digitali della rete.

“Lavorare a questo progetto è stato sfidante ma al contempo molto stimolante - ha dichiarato Claudio Grimaldi, CEO & Founder di MYND. - In particolare sono stati i team di design e di sviluppo a lavorare in sinergia per interpretare al meglio le esigenze e le aspettative del marchio Tatuus, riuscendo a dare forma ad un prodotto efficace ed accattivante.”

L’indirizzo non cambia, ma tatuus.it da oggi diventa un contenitore tutto nuovo, da seguire ogni giorno per non perdere nemmeno una delle novità dal mondo Tatuus!

tatuus.it

17 Feb [15:57]

Piloti, attenzione alle imprecazioni
I primi casi con Fourmaux e Ticktum

Massimo Costa

Attenzione piloti, allarme rosso. La FIA non scherza e mantiene le promesse. Le parolacce, anche quelle ormai nell'uso comune, colloquiale, che a momenti finiranno nella Treccani, non sono proprio consentite anche se sfuggono ingenuamente. E nelle prime settimane del 2025, sono già partite le prime multe.

A farne le spese, Adrien Fourmaux (nella foto), valido pilota Hyundai del Mondiale Rally, che durante una diretta televisiva al termine della tappa svedese, si è lasciato andare con un "we fucked up yesterday", che tradotto potrebbe significare "abbiamo fatto un casino ieri" oppure "abbiamo fatto una cazzata ieri". Apriti cielo. 

Per regolamento, Fourmaux è finito nel mirino della FIA, che già calcolava di ricevere 30mila euro dal francese , questa la multa che spetta a chi scandisce parole non gradite. Per fortuna (sua) che in Svezia appaiono clementi. I commissari sportivi infatti, hanno abbassato la multa a 20mila euro sospendendola per 12 mesi. La motivazione: il ragazzo ha sempre tenuto una buona condotta in carriera, non stava parlando nella sua lingua madre, bensì in inglese.

Nel rapporto i commissari sportivi hanno scritto: "L'osservazione era autoreferenziale, rivolta esclusivamente alla propria prestazione in gara e non era rivolta a nessun altro individuo o entità. Non ci sono prove che suggeriscano che intendesse offendere qualcun'altro. Il pilota ha immediatamente riconosciuto la natura inappropriata del commento e ha rilasciato delle scuse spontanee agli steward e alla FIA. Inoltre, si è impegnato volontariamente a pubblicare delle scuse pubbliche sul suo account di social media, che sono state poi pubblicate. Il pilota ha assicurato agli steward che in futuro presterà maggiore cautela".

"Gli steward e la FIA riconoscono che le parole in questione sono purtroppo diventate espressioni colloquiali comuni. Tuttavia, è essenziale sottolineare che ciò non sminuisce il fatto che tale linguaggio è ampiamente considerato blasfemo e inappropriato nel discorso pubblico, comprese le trasmissioni televisive in diretta".

Sebbene l'intervista in cui Fourmaux ha imprecato sia avvenuta subito dopo la tappa finale, gli errori per cui si stava rimproverando erano avvenuti il giorno prima. Era in lotta per la vittoria quando ha perso tempo fermandosi per allacciare il casco dopo aver iniziato una tappa senza averlo fissato correttamente, per poi avere un incidente due tappe dopo, lasciandolo solo 40° nella classifica finale.



Nel mirino della FIA è poi finito Dan Ticktum (nella foto sopra), impegnato a Jeddah nella Formula E. L'inglese, lui sì un vero discolo che in passato ne ha combinate di tutti i colori venendo scaricato dal programma Junior Red Bull per intemperanze, nel corso della prima gara in Arabia Saudita, ha avuto un problema che lo ha fatto precipitare nelle ultime posizioni. Ticktum guida per il team Cupra Kiro e via radio con la squadra si è lasciato andare per nove volte con l'espressione fuck e fucking.

Va detto che in diretta televisiva, la radio di Ticktum non era tra quelle collegate, ma era presente in tempo reale sull'app della Formula E dove si possono ascoltare i commenti di tutti i piloti. Ed è pure specificato, senza filtri. Ed è qui che si sono ascoltate le lamentele di Ticktum. Al momento la FIA non sembra voler intervenire nei suoi confronti perché le sue parole non sono state ascoltate da un pubblico televisivo, erano diciamo così, in forma privata.

Curiosa quesat differenza di azione della FIA. Se dici Fuck in diretta televisiva devi correre a confessarti, se fai altrettanto in diretta radio col tuo team, ma sull'app social della categoria per cui gareggi, e vieni comunque ascoltato da decine di migliaia di persone, la passi liscia. Ma intanto, sui social i detrattori di Ticktum non si sono fatti attendere e forse è peggiore la gogna degli odiatori da tastiera che quella della FIA.

I casi di Fourmaux e Ticktum sono quindi un segnale importante per i piloti di Formula 1 che a breve inizieranno il mondiale. Attenzione quando si parla ai microfoni delle televisioni, libertà di espressione via radio? Sperando che la conversazione con il proprio team non venga poi ripresa durante la diretta di un Gran Premio.

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