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17 Feb 2025 [15:57]

Piloti, attenzione alle imprecazioni
I primi casi con Fourmaux e Ticktum

Massimo Costa

Attenzione piloti, allarme rosso. La FIA non scherza e mantiene le promesse. Le parolacce, anche quelle ormai nell'uso comune, colloquiale, che a momenti finiranno nella Treccani, non sono proprio consentite anche se sfuggono ingenuamente. E nelle prime settimane del 2025, sono già partite le prime multe.

A farne le spese, Adrien Fourmaux (nella foto), valido pilota Hyundai del Mondiale Rally, che durante una diretta televisiva al termine della tappa svedese, si è lasciato andare con un "we fucked up yesterday", che tradotto potrebbe significare "abbiamo fatto un casino ieri" oppure "abbiamo fatto una cazzata ieri". Apriti cielo. 

Per regolamento, Fourmaux è finito nel mirino della FIA, che già calcolava di ricevere 30mila euro dal francese , questa la multa che spetta a chi scandisce parole non gradite. Per fortuna (sua) che in Svezia appaiono clementi. I commissari sportivi infatti, hanno abbassato la multa a 20mila euro sospendendola per 12 mesi. La motivazione: il ragazzo ha sempre tenuto una buona condotta in carriera, non stava parlando nella sua lingua madre, bensì in inglese.

Nel rapporto i commissari sportivi hanno scritto: "L'osservazione era autoreferenziale, rivolta esclusivamente alla propria prestazione in gara e non era rivolta a nessun altro individuo o entità. Non ci sono prove che suggeriscano che intendesse offendere qualcun'altro. Il pilota ha immediatamente riconosciuto la natura inappropriata del commento e ha rilasciato delle scuse spontanee agli steward e alla FIA. Inoltre, si è impegnato volontariamente a pubblicare delle scuse pubbliche sul suo account di social media, che sono state poi pubblicate. Il pilota ha assicurato agli steward che in futuro presterà maggiore cautela".

"Gli steward e la FIA riconoscono che le parole in questione sono purtroppo diventate espressioni colloquiali comuni. Tuttavia, è essenziale sottolineare che ciò non sminuisce il fatto che tale linguaggio è ampiamente considerato blasfemo e inappropriato nel discorso pubblico, comprese le trasmissioni televisive in diretta".

Sebbene l'intervista in cui Fourmaux ha imprecato sia avvenuta subito dopo la tappa finale, gli errori per cui si stava rimproverando erano avvenuti il giorno prima. Era in lotta per la vittoria quando ha perso tempo fermandosi per allacciare il casco dopo aver iniziato una tappa senza averlo fissato correttamente, per poi avere un incidente due tappe dopo, lasciandolo solo 40° nella classifica finale.



Nel mirino della FIA è poi finito Dan Ticktum (nella foto sopra), impegnato a Jeddah nella Formula E. L'inglese, lui sì un vero discolo che in passato ne ha combinate di tutti i colori venendo scaricato dal programma Junior Red Bull per intemperanze, nel corso della prima gara in Arabia Saudita, ha avuto un problema che lo ha fatto precipitare nelle ultime posizioni. Ticktum guida per il team Cupra Kiro e via radio con la squadra si è lasciato andare per nove volte con l'espressione fuck e fucking.

Va detto che in diretta televisiva, la radio di Ticktum non era tra quelle collegate, ma era presente in tempo reale sull'app della Formula E dove si possono ascoltare i commenti di tutti i piloti. Ed è pure specificato, senza filtri. Ed è qui che si sono ascoltate le lamentele di Ticktum. Al momento la FIA non sembra voler intervenire nei suoi confronti perché le sue parole non sono state ascoltate da un pubblico televisivo, erano diciamo così, in forma privata.

Curiosa quesat differenza di azione della FIA. Se dici Fuck in diretta televisiva devi correre a confessarti, se fai altrettanto in diretta radio col tuo team, ma sull'app social della categoria per cui gareggi, e vieni comunque ascoltato da decine di migliaia di persone, la passi liscia. Ma intanto, sui social i detrattori di Ticktum non si sono fatti attendere e forse è peggiore la gogna degli odiatori da tastiera che quella della FIA.

I casi di Fourmaux e Ticktum sono quindi un segnale importante per i piloti di Formula 1 che a breve inizieranno il mondiale. Attenzione quando si parla ai microfoni delle televisioni, libertà di espressione via radio? Sperando che la conversazione con il proprio team non venga poi ripresa durante la diretta di un Gran Premio.

gdlracing