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3 Apr [22:28]

Rio Hondo, gara
Marquez fra i colpi di scena

Jacopo Rubino

I problemi sulle gomme Michelin, la distanza ridotta a 20 giri, il regime di flag-to-flag: nemmeno tutto questo ha intaccato la supremazia di Marc Marquez a Termas de Rio Hondo, implacabile nella marcia verso la sua prima vittoria del 2016 in MotoGP. E tra i colpi di scena capitati alle sue spalle, lo spagnolo diventa addirittura leader del campionato. Nella prima metà del Gran Premio l'alfiere della Honda ha lottaro con Valentino Rossi, nel primo vero confronto dopo le scintille dello scorso anno a Sepang. Effettuato il cambio moto, però, non c'è stata più storia: il pilota Honda è ripartito subito a un ritmo forsennato, il Dottore ha invece fatto molta più fatica, venendo raggiunto da Maverick Vinales e dalle due Ducati.

Rossi sembrava destinato a soccombere, ma gli eventi hanno giocato a suo favore. La solita curva 1, resa ancora più insidiosa da una chiazza di umido rimasta dopo la pioggia delle ore precedenti, al 17esimo giro ha innescato la scivolata del portacolori della Suzuki, ritirato. Alla 19esima tornata, quindi, sono stati Andrea Dovizioso e Andrea Iannone a compiere un doppio sorpasso sulla Yamaha numero 46, ma all'ultima curva avviene l'incredibile: Iannone, troppo ambizioso, tenta di soffiare la piazza d'onore al compagno di squadra, centrandolo in pieno. Entrambi vanno a terra, anche se Dovizioso riesce a spingere la sua Desmosedici malconcia per cogliere un amarissimo 13esimo posto. La casa di Borgo Panigale, così, ha perso l'opportunità di un doppio podio, consegnando la medaglia d'argento ad uno stupito Rossi. Dani Pedrosa, con l'altra RC213V ufficiale, si è ritrovato catapultato sul terzo gradino, nonostante una prestazione opaca.

Giornata nera anche per Jorge Lorenzo: il campione del mondo in carica era scattato molto bene, affrontando la prima curva al comando, ma è apparso immediatamente in grosso affanno. Dopo pochi giri, quando era sesto e perdeva contatto dai diretti avversari, "Porfuera" è finito clamorosamente ko.

Fra le sorprese, festeggiano così gli outsider: su tutti Eugene Laverty, addirittura quarto in sella alla vecchia Ducati GP14.2 del team Aspar, che ha tenuto dietro in volata Hector Barbera (Avintia) e Pol Espargaro (Tech 3). Bottino pesantissimo per l'Aprilia, grazie a uno storico settimo posto conquistato da Stefan Bradl e al decimo di Alvaro Bautista. A punti pure il pugliese Michele Pirro, 12esimo in sostituzione di Danilo Petrucci. Peccato per Scott Redding, sesto fino al momento in cui la sua Ducati targata Pramac ha accusato un guasto. Con il senno di poi, il britannico sarebbe potuto arrivare sul podio.

Domenica 3 aprile 2016, gara

1 - Marc Marquez - Honda (Honda) - 20 Giri 34'13"628
2 - Valentino Rossi - Yamaha (Yamaha) - 7"679
3 - Dani Pedrosa - Honda (Honda) - 28"100
4 - Eugene Laverty - Aspar (Ducati) - 36"542
5 - Hector Barbera - Avintia (Ducati) - 36"711
6 - Pol Espargaro - Tech 3 (Yamaha) - 37"245
7 - Stefan Bradl - Gresini (Aprilia) - 41"353
8 - Bradley Smith - Tech 3 (Yamaha) - 50"709
9 - Tito Rabat - Marc VDS (Honda) - 50"983
10 - Alvaro Bautista - Gresini (Aprilia) - 1'01"388
11 - Aleix Espargaro - Suzuki (Suzuki) - 1'08"868
12 - Michele Pirro - Pramac (Ducati) - 1'18"987
13 - Andrea Dovizioso - Ducati (Ducati) - 1'33"419

Ritirati
20° giro - Andrea Iannone
20° giro - Cal Crutchlow
18° giro - Maverick Vinales
16° giro - Scott Redding
13° giro - Loris Baz
6° giro - Jorge Lorenzo
4° giro - Jack Miller
3° giro - Yonny Hernandez

Il campionato
1.Marquez 41; 2.Rossi 33; 3.Pedrosa 26; 4.Lorenzo 25; 5.Dovizioso 23; 6.P.Espargaro 19; 7.Barbera 18; 8.Laverty 17; 9.Smith 16; 10.Vinales 10