3 Apr [15:43]
Per la pioggia niente prove extra
Le contromisure degli stewards
A Termas de Rio Hondo la MotoGP si trova ufficialmente costretta a fronteggiare i rischi emersi ieri per la tenuta dei pneumatici Michelin, dopo il cedimento in FP4 della gomma posteriore sulla Ducati di Scott Redding. Le previsioni meteo instabili, tuttavia, hanno complicato ancora di più la situazione, portando la direzione gara ad adottare alcune contromisure di emergenza. Cancellata la sessione extra di prove libere, che avrebbe dovuto consentire ai team di scoprire la nuova mescola hard, il warm-up tradizionale è stato così allungato da 20 a 30 minuti.
In vista del Gran Premio, in caso di gara asciutta, i piloti saranno obbligati ad usare la gomma dura e la distanza rimarrà di 25 giri come previsto inizialmente. Se tuttavia il warm-up dovesse disputarsi con il bagnato (come sta accadendo, senza quindi alcuna chance di collaudare la nuova specifica Michelin), la corsa sarà ridotta a 20 tornate con un cambio moto obbligatorio tra il giro 9 e il giro 11. La scelta delle mescole sarà libera. Si tratta di una soluzione analoga a quella adottata nel 2014 al GP d'Australia.
Se la invece corsa dovesse essere dichiarata "wet", in caso di asciugamento dell'asfalto potrebbe essere esposta la bandiera rossa in vista di una nuova frazione da 10 giri con le slick.