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13 Ago [15:44]

Spielberg - Qualifica
Incredibile tripletta azzurra

Massimo Costa

Se fossimo alle Olimpiadi di Rio, ci sarebbe da festeggiare un oro, un argento, un bronzo. Siamo, invece, al Red Bull Ring di Spielberg, Austria, che torna ad ospitare il motomondiale dopo 10 anni. Circuito velocissimo per la MotoGP e le Ducati che volano come mai prima. Ma la qualifica ha offerto uno scenario leggermente diverso a quello che ci avevano consegnato le prove libere. Davanti a tutti tre piloti italiani: Andrea Iannone, Valentino Rossi, Andrea Dovizioso. Una tripletta da sogno che, però, ha evidenziato come il predominio Ducati sia stato duramente contrastato dalla Yamaha che ha piazzato Rossi secondo e Jorge Lorenzo quarto, poco distante.

Iannone, alla seconda pole in carriera dopo quella del Mugello 2015, ha rifilato 147 millesimi al Dottore e 156 al compagno in Ducati, Dovizioso. Che inizialmente non l'ha presa bene, visti anche i precedenti negativi tra i due che hanno portato la Ducati a non confermare Iannone per il prossimo anno, poi ci ha pensato su riconoscendo un errore nella curva quattro che probabilmente gli è costata la pole o almeno il secondo posto. Vedremo come Iannone si comporterà in gara anche alla luce di un problema fisico alla costola sinistra, regalo di una caduta mentre si allenava con una moto da cross. Nelle libere non riusciva a fare più di 5-6 giri. Velocissimo sul giro secco, Iannone va spesso oltre in gara commettendo poi inevitabili errori banali.

Tornando alla velocità delle Ducati sul Red Bull Ring, nel momento che conta le Yamaha non erano poi così lontane come si lamentavano i piloti venerdì anche se Rossi ha ribadito: "Ci mancano 2-3 decimi". Chi se la passa male è la Honda con Marquez, reduce da una brutta caduta nelle libere, quinto senza mai una chance per far sua la prima fila e con Dani Pedrosa disperso a centro gruppo. Anche la Yamaha non è ficcante come altrove e Marc Vinales si è dovuto accontentare della sesta posizione

Ma vediamo quello che è accaduto nella concitata qualifica 2. Marquez ha cambiato moto mentre Iannone ha sostituito la gomma posteriore chiedendo una mescola più leggera dopo che nel primo giro forte ha chiuso secondo a 25 millesimi dal compagno Dovizioso che ha tracciato la via con 1'23"598. Ma Lorenzo ha saputo fare meglio con 1'23"361 e la prima risposta di Dovizioso è stata insufficiente di un soffio, 1'23"396. Il forlivese però, ci ha riprovato subito balzando in testa con 1'23"298. Ma non era finita perché stavano completando l'ultimo giro Rossi e Iannone. Il pesarese della Yamaha ha fatto faville con 1'23"289 scalzando dalla vetta Dovizioso e Lorenzo. Sembrava finita, ma come un fulmine è piombato sul rettifilo di arrivo Iannone che ha sbaragliato il campo con 1'23"142 conquistando la pole.

Nella Q1, gran bettaglia tra Danilo Petrucci e Cal Crutchlow (cui è stato anche cancellato un crono per limiti di pista non rispettati), ma nel giro finale è stato Eugene Laverty a balzare in cima alla classifica. Il pilota alla guida della vecchia Ducati del team Aspar ha ottenuto il crono di 1'23"961 mentre Crutchlow con la Honda di Cecchinello ha tenuto saldo il secondo posto in 1'23"970 accedendo così alla Q2. Niente da fare per Petrucci che non ha migliorato il suo 1'24"123 venendo escluso dal bel giro di Laverty. Quarto di Q1 Bradley Smith con la Yamaha Tech3 in 1'24"126 poi il suo compagno di squadra Pol Espargaro con 1'24"265 e Yonny Hernandez sulla Ducati Aspar in 1'24"472. Settimo di frazione Michele Pirro con la Ducati ufficiale.

Sabato 13 agosto 2016, qualifica

1 - Andrea Iannone (Ducati) - Ducati - 1'23"142
2 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha - 1'23"289
3 - Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati - 1'23"298
4 - Jorge Lorenzo (Yamaha) - Yamaha - 1'23"361
5 - Marc Marquez (Honda) - Honda - 1'23"475
6 - Maverick Vinales (Suzuki) - Suzuki - 1'23"584
7 - Cal Crutchlow (Honda) - LCR - 1'23"597
8 - Scott Redding (Ducati) - Pramac - 1'23"777
9 - Aleix Espargaro (Suzuki) - Suzuki - 1'23"813
10 - Hector Barbera (Ducati) - Avintia - 1'23"822
11 - Eugene Laverty (Ducati) - Aspar - 1'24"218
12 - Dani Pedrosa (Honda) - Honda - 1'24"263
13 - Danilo Petrucci (Ducati) - Pramac - 1'24"123
14 - Bradley Smith (Yamaha) - Tech 3 - 1'24"126
15 - Pol Espargaro (Yamaha) - Tech 3 - 1'24"265
16 - Yonny Hernandez (Ducati) - Aspar - 1'24"472
17 - Michele Pirro (Ducati) - Ducati - 1'24"593
18 - Tito Rabat (Honda) - Marc VDS - 1'24"665
19 - Alvaro Bautista (Aprilia) - Gresini - 1'24"673
20 - Jack Miller (Honda) - Marc VDS - 1'24"852
21 - Stefan Bradl (Aprilia) - Gresini - 1'24"895
22 - Loris Baz (Ducati) - Avintia - 1'25"192