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divertirsi, vincere delle gare e possibilmente
anche il campionato. Tutto qui».
Che cosa significherebbe la sua par-
tenza per la Lotus? Il teamha appena
registrato l’arrivo di nuovi soci, e il
vantaggio di avere Kimi nel cockpit è
evidente per tutti…
«Non mi fraintendete. Non si può costruire
un business plan a partire dal fatto che Kimi
abbia intenzione o no di restare. Gli investi-
tori guardano al lungo periodo. Sanno che
con meno risorse ma un buon paio di buoni
piloti possiamo battercela con i top-team,
per questo hanno deciso di finanziare il
team aiutandolo a salire ancora di livello».
E così facendo a guadagnarci anche
dei soldi?
«Quello è il pianoper il futuro, nonper ora».
L’anno prossimo si ripartirà dal
foglio bianco anche per quanto
riguarda la progettazione delle vettu-
re. Potrebbe essere l’occasione per la
Lotus di rinnovare del tutto il parco
piloti?
«Io preferisco la continuità. Ma se i miei
piloti se ne vanno, devo guardarmi per forza
in giro».
Sicuramente avrà in mente un piano
B.
«Ho sempre in mente un piano B e siamo
in ottima posizione anche rispetto a quel-
l’argomento, visto che per alcuni nomi
importanti rappresentiamo il teampiù inte-
ressante del momento. Molti piloti stanno
discutendo con noi, quindi nel caso si ripar-
ta da zero in fatto di piloti ho un piano B
pronto, ma non ve lo comunicherò di cer-
to».
Quarti nel campionato costruttori:
può sopportarlo?
«Possiamo sopportarlo, ma non era questo
il piano. E siamo fiduciosi che potremo
riprenderci delle posizioni. Il terzo posto
dovrebbe essere alla nostra portata».
