Italiaracing.net Magazine - page 15

di Stefano Semeraro
Felipe, prova a dire 66. Che non è il
numero dell’ Anticristo (ci manca un 6)
secondo i demonologi e gli esegeti del
vecchio e nuovo testamento, ma più
banalmente il totale di punti che separa-
no nella classifica del Mondiale Fernan-
do Alonso e Felipe Massa. Un abisso, e
per il pilota brasiliano probabilmente
una piccola apocalisse che rischia seria-
mente di spostarlo fuori da Maranello
nella prossima stagione. Fra la fine del
2012 e l’inizio del 2013 Felipe sembrava
uscito dal pozzo nero delle performance
negative. Il quarto posto in Australia, la
prima fila in qualifica inMalesia, il podio
di Barcellona sembravano segnali di
ripresa, il sintomo che l’ex-vicecampione
del mondo che da troppo tempo sonnec-
chiava dentro di lui stava per risvegliarsi.
E Felipe stesso si era aperto, aveva par-
lato della tensione che lo aveva attana-
gliato nelle ultime annate, insomma
sembrava essersi liberato di un peso. Ma
nelle ultime gare i risultati sono tornati
a latitare – non solo e non sempre per
colpa sua –, mentre si sono ripetuti gli
errori, i testacoda, le uscite di pista
demoralizzanti, le prove deludenti in
qualifica. E l’umor nero è tornato, insie-
me alla preoccupazione per il possibile,
ma sempre meno probabile rinnovo del
contratto che scade alla fine del 2013.
Anche la rossa di quest’anno patisce
pesantemente la concorrenza con la Red
Bull e la Lotus, eppure mentre Alonso in
qualche modo riesce almeno a cavarne
fuori il sufficiente per alimentare l’enne-
simo sogno di rimonta, Massa non riesce
proprio a domarla. A capirla, ad adattar-
si alle logiche anche tecniche del mon-
diale (vedi il discorso gomme). E anche
a Maranello, al di là delle difese d’ufficio
e degli attestati di stima, i mugugni
aumentano, cresce l’insoddisfazione e la
voglia di cambiare nella prossima stagio-
ne. La Ferrari non si può più permettere
di correre conmetà squadra, i punti della
seconda guida sono fondamentali per la
classifica costruttori, e Felipe ha ormai
fallito troppe prove d’appello. «Felipe sa
di poter contare sulla nostra totale fidu-
cia – ha ribadito Montezemolo dopo il
Nurburgring. Vogliamo lottare per il
campionato e lui è parte integrante del
team in questa sfida». Però il Presidente
della Ferrari ha anche aggiunto che del
«futuro è prematuro parlare, ci pensere-
mo più avanti, ora non c’è fretta». Dietro
di lui preme Jules Bianchi, il 23enne pro-
dotto dell’accademia Ferrari, e Luca Bal-
disserri ha detto chiaramente che il 2013
sarà un anno “cruciale” per il driver par-
cheggiato momentaneamente alla
Marussia. Gli altri nomi che sono stati
fatti come possibili sostituti di Massa
sono quelli di Paul Di Resta e di Nico
Hulkenberg e dal canto suo Nicolas
Todt, il manager di Massa, non ha nasco-
sto i “pour parler” con altri team, Lotus
e Force India nello specifico, per prepa-
rarsi una via d’uscita da Maranello che
non sia anche una via uscita definitiva
dalla F.1. Alla Lotus potrebbero essere
interessati ad un pilota di esperienza e in
cerca di riscatto nel caso Raikkonen dav-
vero partisse destinazione Red Bull
innescando una girandola di spostamen-
ti, con il team indiano potrebbe trattarsi
di uno scambio con Di Resta. Il 13, con-
tenuto nel 2013, non è sempre un nume-
ro fortunato. E contro Felipe ormai ci
sono troppi numeri negativi.
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Y JULES,
E BYE FELIPE
Le ultime deludenti prestazioni di Massa sembrano aver definitivamente
chiuso la sua stagione a Maranello, anche se la Ferrari ufficialmente lo
difende. Al suo posto nel 2014 potrebbe arrivare Bianchi, mentre per Felipe
le soluzioni per restare nel Circus si chiamano Lotus e Force India
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