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DTM
GARA AL NORISRING
BMW FUORI
DAI GIOCHI
Dunque, con la BMW fuori gioco e che ha
pagato una strategia troppo conservativa
come ha ammesso Jens Marquardt,
responsabile della Casa di Monaco, e le
Mercedes che col solo furioso Gary Paffett,
protagonista anche di un drive through per
essersi mosso in griglia di partenza, pare-
vano poter puntare a qualcosa di prestigio-
so, Mortara ed Ekstrom si sono trovati a
condurre con tranquillità la corsa. Il van-
taggio su Wickens, terzo, al 50° giro era di
ben 11”. Faceva però paura quel Paffett che
dopo aver scontato la penalità, aveva stra-
volto la propria strategia cambiando le
gomme in rapida successione (obbligatori
due pit-stop), al 12° e al 15° giro. Quindi
disposto a fare una corsa tutta all’attacco
attendendo gli eventi, che lo hanno aiutato
con l’ingresso della safety-car avvenuto per
due volte, e basandosi sulla seconda sosta
degli avversari. Aun cert punto, Mortara ha
accusato qualche problema ai freni, solle-
citatissimi al Norisring, e al tornante è arri-
vato un poco lungo. In uscita Edo ha avuto
qualche difficoltà ed Ekstrom lo ha affian-
cato superandolo poco dopo scatenando il
mal di pancia al box Audi. Era il giro nume-
ro 62.
DUELLO DA SALOON
MORTARA-PAFFETT
Nel frattempo tutti cominciavano a fermar-
si per la seconda sosta, le Audi in testa pro-
seguivano attendendo i giri finali, il limite
della “finestra” consentita. Mortara è stato
chiamata ai box al 77° passaggio. Ma la
sosta non è stata particolarmente rapida,
almeno 1”5 più lenta del previsto. E quanto
Edo è uscito dalla corsia box, Paffett di
slancio lo ha superato. E qui è iniziato il
duello infuocato, da saloon, finito malissi-
mo per entrambi. Mortara ha presto preso
il giusto ritmo e ha cominciato a puntare da
tutte le parti Paffett. Nel frattempo,
Ekstrom si fermava al 79° giro e rientrava
in pista mantenendo il comando, per lui
operazione riuscita. Poco dopo, il primo
fattaccio. Verso la staccatona del primo tor-
nante, Mortara ha deciso di attaccare Paf-
fett. L’inglese però si è spostato sulla sini-
stra e un attimo dopo l’italiano dell’Audi lo
ha tamponato. Mortara ha proseguito così
come Paffett che però è stato superato da
Wickens e Vietoris. Furibondo, l’inglese ha
superato rapidamente i due compagni di
marca e alla curva 4 si è infilato all’interno
di Mortara. Paffett ha lasciato scorrere la
sua Mercedes verso l’esterno, come se l’Au-
di Playboy non esistesse. Mortara a sua vol-
ta non si è spostato verso destra, il muretto
non era vicino, e così ha centrato nella por-
tiera destra la Mercedes di Gary. Patatrac.
Pezzi ovunque, macchine distrutte.
ULLRICH CONTRO PAFFETT
SCHATTLING CONTRO EDO
Nella sala stampa del Norisring ci si atten-
deva un incontro di boxe tra i duellanti. Col
casco si sono avvicinati, chissà cosa si sono
detti. Paffett indicava con le dita il numero
due, come dire: mi hai colpito due volte.
Mortara non sembrava essere dello stesso
avviso. L’inglese ha poi twittato che Edo è
un mezzo pazzo o qualcosa di simile, il
“nostro” è svanito e… non utilizza twitter.
Dunque, a chi attribuire le colpe? Abbiamo
incontrato Wolfgang Ullrich, che col DTM
non è coinvolto in prima persona essendo
Dieter Gass il responsabile, ma col suo ita-
liano quasi perfetto non ha avuto remore
nello stabilire che nella fase del tampona-
mento, Paffett ha frenato prima, nell’inci-
dente finale, l’inglese ha chiaramente
tagliato la pista a Mortara che non poteva
fare altro. Tesi condivisibile del resto. Nel
frattempo però, tra i “banchi” della sala
stampa si aggirava Wolfgang Schattling,
responsabile DTMper laMercedes assieme
a Toto Wolff. Con una azione da avvocato
in aula da tribunale e un volto teso, Schat-
tling ha sfoderato fogli A4 a colori dove si
vedeva il momento del contatto finale tra
Paffett e Mortara. Foto distribuita soltanto
a certi giornalisti tedeschi che annuivano
compiacenti, magari amici dellaMercedes?
A nostro modesto avviso, quell’immagine
non faceva che aumentare la colpevolezza
di Paffett. Un boomerang per la Mercedes
Mortara riflette
sul finale di gara
