Filippo Zanier
Se non bastassero le parole per descrivere
il dominio che Mirko Bortolotti sta met-
tendo in atto nell'Eurocup Megane Tro-
phy, basterebbe snocciolare i numeri
macinati finora dal trentino: sei vittorie su
otto gare, sette pole position, un vantaggio
in classifica che dopo quattro prove di
campionato ammonta già a 63 punti (ne
ha 180, contro i 117 di Mike Verschuur).
Un vero e proprio regno, che Jerry Cane-
visio, deus ex machina dell'Oregon Team
a cui Bortolotti sta regalando una soddi-
sfazione dopo l'altra, commenta cosi:
"Mirko è un pilota di un'altra categoria,
che per ragioni che non dipendono da lui
si trova a correre in questo campionato.
Noi speriamo solo che il modo in cui lo sta
dominando lo aiuti a rilanciarsi, perché lo
merita davvero". Le parole del team
manager italiano si riferiscono non solo al
ritmo in pista del trentino, passo che alcu-
ni dei suoi avversari e in particolare il
compagno Kevin Gilardoni sono riusciti in
alcune occasioni ad avvicinare, ma alla
costanza al top mostrata da Bortolotti fino
ad oggi, mentre di gara in gara cambiava
il volto del suo avversario principale: se a
inizio campionato era stato proprio Gilar-
doni il suo rivale più pericoloso, il lombar-
do in Austria è apparso meno competitivo
del solito, mai a proprio agio con pista e
vettura. La crisi di Gilardoni ha lasciato
via libera alla sorpresa Steven Palette, roo-
kie transalpino che si è preso il secondo
posto in entrambe le qualifiche e ha poi
fatto sudare a Bortolotti le proverbiali set-
te camicie in gara 1, non permettendo al
pilota Oregon di scappare e tallonandolo
per tutta la gara, conclusa con un distacco
di soli 7 decimi.
PALETTE CHE PECCATO
VERSCHUUR RIMEDIA
Palette avrebbe potuto ripetersi in gara 2,
ma una brutta partenza e un primo giro
poco incisivo lo hanno costretto a una lun-
ga rimonta che alla fine, dopo il pit-stop,
l'aveva comunque portato sull'ultimo gra-
dino del podio alle spese di Erik Janis. Pur-
troppo per lui, però, il cambio dellaMegane
schierata dalla Lompech ha deciso di fare
le bizze quando mancavano 4 minuti alla
fine, costringendolo a rallentare e relegan-
dolo nelle retrovie. Ad approfittarne è stato
Janis, che ha recuperato la terza piazza alle
spalle di Mike Verschuur. L'olandese nel
fine settimana non è mai parso in grado di
rivaleggiare alla pari con Bortolotti, ma ha
comunque colto un terzo e un secondo
posto che rafforzano la sua seconda posi-
62
MEGANE TROPHY
GARE A SPIELBERG
LO SCHIACCIASA
Bortolotti continua a vincere e a convincere con la vettura della Oregon e
come dice il team prinicipal Canevisio, Mirko meriterebbe di rilanciarsi al più
presto in campionati di maggior respiro