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fondo della vettura era di 1,5 millimetri più
basso vicino alla ruota destra e 1 millimetro
a sinistra. Questo non ha certo portato van-
taggi, ma i regolamenti sono chiari. Partito
dal fondo ho dovuto recuperare in tre giri
sino al tredicesimo posto, in una corsa tor-
mentata dalla safety-car. Nel primo passag-
gio poi, sono stato toccato da un pilota.
Pensavo di aver rotto l’ala, ma in realtà ho
accusato una foratura lenta che mi ha por-
tato ai box per la sostituzione del pneuma-
tico. Nella corsa della domenica ho conclu-
so col dodicesimo posto, oltre a registrare,
con grande rammarico, il terzo tempo in
gara”.
Alcune squadre, tra cui la tua, sem-
bra abbiano decisamente accusato il
cambio di mescola Pirelli. È così?
“Dopo Barcellona ci siamo trovati spiaz-
zati perché eravamo pronti a lavorare con
una gomma che si adattava alla perfezione
alla nostra macchina e invece... Successi-
vamente avevamo il 50% di possibilità di
sbagliare o di azzeccarci. Dopo qualche
lacuna abbiamo reagito bene e la nostra
macchina si adatta meglio alla mescola
dura”.
In che modo il Lotus Formula 1 Pro-
gram ti supporta?
“Da quest’anno il programma Lotus è mol-
to diverso rispetto a quanto era in passato.
Io stesso vi sono entrato un po’ in ritardo,
ma è stato un anno di apprendistato posi-
tivo. Loro mi forniscono dei programmi di
allenamento fisico, oltre che chiamarmi
frequentemente ad Enstone per sostenere
dei controlli medici. Mi seguono in pista e
seguono le trattative con gli sponsor e li
gestiscono per recuperare il budget neces-
sario per continuare a correre. Inoltre mi
aiutano nelle piccole cose come il vestiario
e l’abbigliamento da corsa, oltre che farmi
lavorare al simulatore. Credo che verso la
fine della stagione ci saranno grandi novità
da parte loro”.
Hai già iniziato a pianificare il pros-
simo anno?
“Più che altro sono in attesa di Lotus. Io di
solito iniziavo l’inverno a guardare l’anno
che arrivava, loro invece si sono già messi
avanti. Verosimilmente potrei ripetere la
GP3, so che stanno parlando con varie
squadre. C’è una piccola possibilità di
andare in World Series Renault, anche se il
programma principale resta quello di ripe-
tere il campionato GP3 per sfruttare l’espe-
rienza maturata quest’anno”.
