17
di (che non arrivavano più), a Maranello
però gli hanno già assegnato un bel pezzo
di futuro. E la gara di Singapore ha confer-
mato che nel 2014 quello della Rossa sarà
un autentico dream team. Partito 13esimo
con le gomme supersoft (usate) Kimi è
sprofondato fino alla quartultima posizio-
ne, poi è risalito a suo modo, senza badare
agli spigoli della gara, anzi arrampicando-
cisi sopra, per giunta su un tracciato dove
sorpassare non è esattamente la cosa più
facile. Al decimo giro ha montato ancora
delle supersoft, ma nuove, al 25esimo è
passato alle medium. Quinto, poi quarto,
poi terzo dopo aver estratto dalle gomme
ormai fiacche anche l’ultimo scintillio del
sorpasso a Button. «E’ stato un weekend
difficile, quindi credo che meglio di così
non si poteva fare», ha ammesso il finlan-
dese. «Non sarei potuto arrivare più avanti
neanche con una qualifica migliore. Il mal
di schiena non è stato il massimo, ma in
gara non ne ho risentito troppo, anche se
non ho corso al 100 per cento».
Romain Grosjean è stato fermato da un
problema di pressione dell’aria del motore
quando «un secondo posto era un traguar-
do realistico» (parole del francese), per
Eric Boullier la Lotus si batterà per il podio
«per il resto della stagione, anche sui pros-
simi circuiti. Senza il problema a Grosjean
avremmo finito la gara in terza e quarta
posizione, il team ha azzeccato la strategia
e Kimi ha corso in maniera straordinaria-
mente forte». Proprio quello che si aspet-
tano da Raikkonen anche a Maranello.