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FORMULA 1
GP COREA
Massimo Costa
Di NicoHulkenberg, assoluto protagonista
in Corea con un quarto posto da sogno con
la Sauber-Ferrari, chi segue il motorsport
fin dalle formule minori, non ha mai avuto
dubbi. Fin da quando ha portato al succes-
so, da ragazzino, la Germania in A1 Grand
Prix, poi ha vinto il titolo della F.3 Euro
Series e quello della GP2 al primo colpo,
cosa riuscita soltanto a Lewis Hamilton. In
F.1 ha colto una pole nel GP del Brasile
2010 con laWilliams, il suo primo anno nel
mondiale, poi per complimentarsi… Frank
Williams lo ha messo a piedi nonostante il
suo manager fosse un pezzo da novanta
come Willy Weber, l’ex di Michael e Ralf
Schumacher. Un anno sabbatico, da terzo
uomo Force India, il ritorno con la squadra
di Vijay Mallya nel 2012, la rottura con
Weber, e infine l’approdo alla Sauber que-
st’anno. Il suo nome che è sempre stato nei
taccuini della Ferrari, della McLaren, della
Mercedes. Ma il biondo non deve avere
troppi santi in Paradiso benché sia appro-
dato nel portafoglio di Werner Heinz, ex
manager di Nick Heidfeld, da pochi giorni
mandato a quel paese (diciamo così) da
Robin Frijns. Quel che ha combinato Hul-
kenberg a Yeongam è da ricordare e fa la
somma con il terzo posto in qualifica di
Monza, dove poi si è piazzato quinto. Que-
sta volta ha fatto meglio, quarto, resisten-
do agli attacchi continui di Fernando Alon-
so (prima) e fin sotto la bandiera a scacchi
a quelli di Hamilton. Che un paio di volte
lo ha infilato, salvo poi vedersi sfilare via
dalla Sauber che aveva una trazione pazze-
sca in uscita di curva e al volante un pilota
che la sapeva sfruttare degnamente. Hul-
kenberg ha spiegato il segreto: “Abbiamo
adottato il set-up scarico che le Toro Rosso
avevano nel 2012”. Ma resistere in quella
maniera a due piloti come Alonso e Hamil-
ton, ovvero il meglio del meglio che il mon-
diale può offrire assieme a Vettel, senza
mai sbagliare una staccata, un punto di
corda, reagendo in maniera spavalda
all’inglese, non può e non deve passare
inosservato, finire nel libro dei ricordi.
Hulkenberg ha dimostrato una volta di più
che merita un top team. La Lotus è sempre
la prima opzione, giorni fa come riportato
sul nostro web si è aperta anche una pista
che porta alla McLaren. C’è poi anche la
possibilità di ritornare in Force India con-
siderando che né Adrian Sutil né Paul Di
Resta sono certi di rimanere. Il merito va
comunque anche alla Sauber, ai suoi inge-
gneri, che nonostante le traversie che stan-
no vivendo per i noti motivi economici,
hanno saputo indovinare qualcosa di spe-
ciale sulla loro C32 in questa fase finale del
campionato. Addirittura, a Yeongam
entrambe le Sauber sono entrate in Q3.
Esteban Gutierrez, il rookie messicano che
spesso non convince, qualcosa di buono lo
ha fatto il sabato, ma in gara ha mancato
la zona punti. E considerando quel che ha
costruito Hulkenberg, non è certo un pun-
to a suo favore per la permanenza in Sau-
ber nel futuro.
Hulkenberg davanti ad Alonso
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