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FORMULA 1
GP COREA
Stefano Semeraro
Vai, Roman, vai. Scatta veloce, non farti
battere da Kimi Raikkonen: il tuo ex-com-
pagno di squadra, ormai. E soprattutto non
lamentarti se lui approfitta dei tuoi errori.
In Corea la gara dentro la gara è stata quella
tutta made in Lotus-Renault, fra l’ormai
ferrarista Raikkonen e l’eterno giovanotto
Grosjean. Sono finiti tutti e due a podio, alle
spalle dell’imprendibile Sebastian Vettel:
ottimo risultato per la Lotus, ma stavolta è
anche il modo che conta. Il finlandese era
partito nono, attardato in qualifica dal mal
di schiena, ma correndo a modo suo, sfrut-
tando la safety-car e una strategia azzecca-
ta, è riuscito a colmare il gap. Poi, ha appro-
fittato di una piccola amnesia, di un pas-
saggio a vuoto di Grosjean – che in griglia
era scattato dalla seconda fila sopravanzan-
do di forza Lewis Hamilton – per infilarlo
con un sorpasso dei suoi. A quel punto il
francese ha urlato la sua rabbia nella radio,
chiedendo che gli fosse concesso di ripas-
sare Kimi perché aveva gomme più fresche.
Il box prima lo ha incitato, quasi istigato a
battagliare con Raikkonen, poi, con la voce
autorevole del teamprincipal Eric Boullier,
lo ha calmato, gli ha intimato di mantenere
le posizioni, di non rischiare di compro-
mettere tutto.
Alla fine Raikkonen ha estratto il suo solito
mantra («il podio è un buon risultato, ma
noi siamo qui per vincere»), mentre Gro-
sjean ha fatto sbollire l’ira che si era impa-
dronita di lui in pista. Ha dovuto ammette-
re che se Kimi era riuscito a passarlo era per
colpa sua, e si è inchinato al volere del team.
«Dopo il restart per la safety-car sarei
dovuto rimanere davanti a Raikkonen, ma
alla curva 15 sono andato un po’ largo e gli
ho permesso di infilarsi», ha riconosciuto.
«Poi sono arrivate le bandiere gialle alla
curva 3 e non ho potuto passarlo a mia vol-
ta. A quel punto, è vero, ho chiesto al team
che gli dicessero di darmi strada, perché
avevo le gomme più fresche. Loro hanno
preferito che ce la vedessimo fra di noi, ed
è giusto così, è la politica della nostra squa-
dra. Mi consolo con questo podio molto
importante». La rabbia gli scintillava anco-
ra dietro il sorriso, ma la lezione gli servi-
rà.
«E’ bello vedere che i nostri due piloti non
si accontentano – ha commentato alla fine
Boullier, salomonico e pragmatico – anche
la rabbia di Romain è giusta, e comprensi-
bile. In pista era più veloce di Kimi, è vero,
ma a volte essere veloci non basta per sor-
passare. Sono sei gare che Grosjean si com-
porta bene: se ha una macchina non com-
petitiva, ne tira fuori quello che può, se ha
una buona macchina arriva sul podio,
anche a Singapore ci sarebbe salito se non
avesse avuto problemi tecnici. Finalmente
è il Romain che vogliamo. Avevamo scom-
messo su di lui, e ora possiamo dire che ci
sta ripagando». Alla faccia di quel “tradito-
re” di Kimi, deve aver aggiunto in silenzio.
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