Italiaracing.net Magazine - page 58

Guido Rancati
“L'anno prossimo sarà difficile far
meglio...”. Archiviata la nona vittoria sta-
gionale confessando che, alla vigilia, non
era per niente tranquillo per via dei ricordi
non proprio belli che gli aveva lasciato due
anni fa la trasferta gallese, Sébastien Ogier
guarda avanti. Duemesi, giorno più, giorno
meno, e anche per lui sarà già tempo di
affrontare una volta ancora le strade del
Monte-Carlo. Sa di non avere molto tempo
per godersi il suo primo titolo iridato e allo-
ra pensa alle prossime sfide che lo attendo-
no: “Ogni annata fa storia a sé”, ribadisce
per non ammettere di avere nel mirino
nuovi obiettivi. Per non annunciare di ave-
re in mente di battere uno dei tanti primati
che appartengono a Sébastien Loeb, quello
dei primi posti collezionati in una sola sta-
gione. A chi prova a fargli notare che da
nove a undici il passo non è poi lunghissi-
mo, ribatte con un sorriso e un'alzata di
spalle: lanciare proclami più o meno robo-
anti non è nelle sue corde. Non più di quan-
to lo sia mai stato in quelle del suo illustre
connazionale. Anche in questo si assomi-
gliano, i due Seb del rallismo. Le cose che
li accomunano sono tante, tantissime. Per
dirne una, aver cominciato a ritagliarsi un
posto nel mondo delle corse grazie a Ral-
lyes Jeunes. Per dirne un'altra, essere riu-
sciti a emergere grazie all'appoggio di una
federazione, quella francese, i cui dirigenti
non dimenticano neppure per un istante
che fra i loro compiti istituzionali c'è quello
di aiutare i ragazzi più promettenti. Ma non
solo: sia uno, sia l'altro hanno conquistato
il loro primo mondiale a trent'anni. Dopo
aver vinto il mundialito riservato alle spe-
ranze. E torna in mente la profezia di Mal-
colm Wilson, uno che di corse – e soprat-
tutto di uomini – ne sa come pochi: “La sua
crescita è impressionante e penso di poter
dire che sta facendo vedere di essere fortis-
simo, forse ancor più di quanto non avesse
mostrato di essere Loeb nella sua prima
stagione con una top car”, ebbe a dire il
padre-padrone della M-Sport cinque anni
fa, quando Ogier, pur con gli inevitabili
errori di gioventù, cominciava a fare espe-
rienza con la C4 World Rally Car.
Non ha perso tempo, il ragazzo delle Hau-
tes Alpes. Nel 2010, alla sua prima stagione
a tempo pieno nel cortile dove giocano i
grandi ha scalato il podio un paio di volte e
nel 2011 l'ha fatto in altre cinque occasioni.
Ha mostrato i muscoli in prova speciale e
anche fra una prova e l'altra, a Olivier Que-
snel, ma anche al direttore generale della
Citroen. S'è messo nella condizione di esse-
re lasciato libero di cercar fortuna lontano
dalla Doppia Spiga, s'è messo in gioco
accettando l'offerta di Jost Capito per pas-
sare alla Volkswagen. Il resto, più che storia
è cronaca: i successi con la Polo, il titolo.
L'oro del Galles conquistato in una gara
senza storia, prendendo il pallino nel primo
tratto e conservandolo fino alla bandiera a
scacchi tendo a bada Jari-Matti Latvala che
nei boschi del brumoso Regno Unito aveva
vinto l'anno passato e quello prima.
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MONDIALE RALLY
GALLES GB
E ora arriva
il terzo Séb
di Francia...
Agli inferi e ritorno in un fine settimana.
Precipitato quasi subito nelle retrovie, Sébastien
Chardonnet ha davvero temuto di non farcela più a
vincere il Citroen Top Driver. Ma è restato calmo e
s'è fatto trovare pronto a raccogliere il massimo
quando Keith Cronin è uscito. Non ha vinto, il nipote
d'arte: Quentin Gilbert l'ha battuto, ma non gli ha
impedito di chiudere la stagione portando a casa,
dopo il titolo del Wrc/3, anche il trofeo della Casa
francese. E il prossimo anno sarà lui a maneggiare
per sei corse iridate la nuova DS3 in versione R5.
Un altro transalpino, un altro Seb...
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