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IL PERSONAGGIO
MICHELA CERRUTI
Partiamo dalla fine dell’anno: come
giudichi i bei risultati in Auto GP nei
test di Jerez e Vallelunga?
“Per me è stata la prima volta in un team di
così alto livello nelle ruote scoperte emi sono
stupita nel vedere una professionalità ed una
bravura tecnica di questo tipo al team Super
Nova International. Come risultati, in realtà,
aJerezpotevaandareanchemeglio.Hoaccu-
satoundistaccodi circaunsecondoagomma
nuovae sapevoche sul giroseccoavevomolto
da migliorare a causa della poca conoscenza
delle coperture. Per quanto riguarda il passo,
nonmi sono stupita più di tanto dato che già
alNurburgringnelweekenddi garaeroabba-
stanza a posto. In Spagna sono stata a volte
più veloce di Van Buuren e anche nel con-
fronto con piloti esperti come Campana e
Sato ero molto vicina”.
Poi inItaliasonoarrivati altri riscontri
positivi…
“Onestamente nemmeno i tempi di Vallelun-
ga sono stati una sorpresa perché la conosco
bene e sapevo che come pista mi si adatta
abbastanza, specie con le ruote scoperte. In
più la macchina era tendenzialmente più
veloce ed i tempi sono arrivati fin da subito.
Mi è stata data la possibilità di provare due
treni di gomme nuovi per conoscerne il ren-
dimento e anche sul giro secco sono arrivati
i miglioramenti attesi. Certo, è mancato il
confronto con un gruppo di piloti più ampio,
ma anche se ci fossero state 15 vetture in
pista, non penso che sarei stata così lontana
dalla vetta.
Insomma,ilmondodelleruotescoper-
tetiharidatounpo’dellesoddisfazioni
che ti aveva tolto all’inizio dell’anno…
“E’ stata una bella possibilità di riscatto dopo
un’avventura nella F.3 europea col teamFer-
raris in cui non ha funzionato quasi nulla.
D’altronde nonmi sento affatto in colpa, sal-
vo per l’esperienza.Mi sono trovata nel posto
sbagliato, dato che in un campionato compe-
titivo come l’europeo nessuno nella squadra
aveva esperienza con la Dallara 312 e anche
quando due piloti veloci comeMichael Lewis
e Riccardo Agostini hanno preso il volante
nei test della nostra monoposto, il distacco
della mia vettura dai primi restava lo stesso.
La decisione di andare in Auto GP è arrivata
anche per mettermi alla prova, per capire se
ero io a far qualcosa di sbagliato. Anche se
non mi sento colpevole, mi resterà sempre
l’amarezza di aver lasciato questo segno nel
FIA F.3”.
Quindi addio formule? Il tuo impegno
principale rimarrà nelle ruote coper-
te?
“Il mio intento è quello di diventare un vero
pilota professionista e le maggiori possibilità
le vedo nel Gran Turismo. Il mio futuro lo
vedo lì e le ruote scoperte sono anche stru-
mentali a questo obiettivo. Con la BMWque-
st’anno c’è stato un grosso salto in avanti. Il
fatto di correre da sola nel GT Italia mi ha
dato più responsabilità, avevo anche un po’
di paura di non soddisfare le aspettative.
L’ideadinondividerel’abitacoloconnessuno
nell’italiano è nata per dimostrare che potevo
vincere anche da sola. Ci sono riuscita e sono
restatasemprecompetitiva. L’altroproblema
era la qualifica, ma anche da quel punto di
vista i miglioramenti sono stati netti: ho fatto
una pole e due prime file”.
Come valuti la tua esperienza interna-
zionale nel Blancpain Endurance?
“Da un certo punto di vista, le vittorie nel GT
italiano hanno portato effetti positivi e nega-
tivi, con tanti commenti cattivi e di dubbio
gustoneimiei confronti.Nell’Endurancenon
ho commesso errori, anche se a volte ci siamo
fermati per sfortune varie. Poi, è arrivato il
secondo posto al Nurburgring ed è stato un
risultato importantissimo. All’estero, quan-
do vai forte vai forte, quando vai sul podio vai
sul podio e basta. Non ci sono strascichi di
altro tipo. Anche per questo la volontà è quel-
la di continuare insieme a BMW e al team
Roal, ma non in Italia”.
Quando si dice GT si dice BOP, non è
frustrante correre sapendo che in cer-
te gare non si sarà competitivi?
“Tutti detestiamo il BOP, e alla fine ogni
provvedimento lascia scontento qualcuno.
Quest’anno siamo partiti penalizzati perché
eravamobloccati con lamacchina 2012men-
tre tutti avevano sviluppato le proprie vettu-
re. Abbiamo dovuto inseguire, ma soprattut-
to aMonza ci siamo trovati adambire almas-
simo alla nona posizione su undici. Ci man-
cava la velocità di punta e addirittura nell’ita-
liano GT, l’anno prossimo ci saranno due
passaggi a Monza! Detto questo, alla fine si
arriva sempre ad un compromesso e nono-
stante a volte perdano un po’ l’orientamento,
fa parte del gioco, un po’ come le penalità a
tempo. Una cosa è sicura, non vorrei mai
vestire i panni di chi deve decidere, in parti-
colare nel Blancpain dove ci sono auto di 12
marche, diverse anche per tipologia”.
La BMW ha avuto poi un elemento
ulteriore, la presenza del controllo di
stabilità, che è stata messa in discus-
sione…
Con la Lola Super Nova
nei test Auto GP di Jerez
L’italiana impegnata
nella 24 Ore di Spa nel
campionato Blancpain
Cerruti con la Dallara-Mercedes
del team Ferraris nel FIA F.3
1...,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49 51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,...78
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