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WTCC
IL FUTURO
Dario Sala
Non c'è che dire. Il 2014 per il WTCC sarà proprio un anno di cam-
biamenti. Di regolamenti, calendari, macchine e protagonisti se ne è
parlato in abbondanza. In pochi però, pensavano che sarebbe cam-
biata anche la parte organizzativa della serie. Invece, la scorsa setti-
mana le voci di clamorosi rimpasti hanno trovato ulteriori conferme
e così si è scoperto che Eurosport, l'emittente televisiva “padrona”
del WTCC, non ha rinnovato il contratto all'uomo simbolo del mon-
diale Turismo: Marcello Lotti. L'uomo che, una volta sparito il glo-
rioso Superturismo, ha preso inmano le redini di quanto rimasto ed
ha provato a ricostruire dalle macerie. Un lavoro partito dal basso,
ma che con costanza ha portato alla nascita prima di una serie euro-
pea (l'ETCC) e poi, con tanta fatica e pazienza, a quellamondiale con
tanto di riconoscimento della FIA. Un lavoro durato tanti anni, ma
che ha visto il campionato crescere, affermarsi tornare in ombra e
poi di nuovo in auge e allargare i suoi confini. Anni nei quali costrut-
tori come Alfa Romeo, Bmw, Seat, Chevrolet, Ford, Honda, Citroen,
Lada sono arrivati, se ne sono andati o sono tornati. Lotti ha speso
gli ultimi venti anni della sua carriera in giro per il mondo a parlare,
contrattare, convincere, cercando di mantenere quei delicatissimi
equilibri che tengono insieme e fanno vivere i campionati. Pubbliche
relazioni infinite con i consigli di amministrazione delle Case, pro-
prietari di team, circuiti e media. Ognuno con le proprie esigenze da
soddisfare evitandodi scontentare gli altri. Inquestomodoha saputo
dar retta ai grandi costruttori come al più piccolo dei team privati
senza tralasciare nessuno. Il tutto condito da intuizioni brillanti che
miravano all'espansione del campionato. Il WTCC è così andato a
correre a Macao, in Cina, in Giappone in Sud America e negli Stati
Uniti secondo strategie capite in anticipo.
IL DIFFICILE COMPITO
DEL NUOVO ARRIVATO
Negli ultimi anni però, i rapporti con Eurosport sembra si siano via
via deteriorati come spesso accade quando sul ponte di comando
sono in troppi a voler comandare e non una persona sola. Al 31
dicembre 2013 le strade si sono così separate. Il posto di Lotti molto
presumibilmente verrà preso da Eric Nève che sarà il coordinatore
operativo della serie. Lo svizzero è l'uomo che è stato a capo della
Chevrolet nella sua avventura mondiale e che aveva abbandonato a
metà del 2012 una volta capito che l'impegno ufficiale della Casa
sarebbe terminato proprio alla fine di quell'anno. Nève senza dubbio
conosce il WTCC e i suoi protagonisti, ma quello che lo attende è
comunque un compitomolto arduo. La conoscenza delle persone da
sola non basta. Il nuovo regolamento tecnico che ha imposto nuove
macchine ha di fatto portato ad un incremento dei costi notevole (si
parla del doppio). Al di la dei piloti ufficiali, chi vorrà correre nel TC1
dovrà sborsare circa 700.000 euro. Una cifra che non tutti sono
disposti a pagare per correre in una categoria che in media ti fa gui-
daremenodi tre ore aweekend. E' inquesti casi che occorronouomi-
ni che sappiano mediare, convincere e risolvere tutte le questioni
legate alla sopravvivenza dei team. Senza contare le scelte che
dovranno essere fatte in futuro quando occorrerà trovare le direzioni
da prendere per il futuro
Davanti alla dirigenza di Eurosport e ad Eric Nève c'è una bellamon-
tagna da scalare anche perché nel paddock le reazioni alla notizia
sembra non siano state tenere. Un compito difficile quindi che ci si
augura sia svolto al meglio per il bene della categoria.
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