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FORMULA 1
TEST A JEREZ
Marco Cortesi
Ad uscire vincitrici, se così si può dire, dal primo
test della Formula 1 a Jerez, sono state Mercedes,
Ferrari e McLaren. Le “frecce d’argento” hanno
completato un numero di giri impressionante,
come se le prove andaluse fossero assolutamente
normali. Senza l’incidente di Lewis Hamilton il
martedì, dovuto al distacco dell’ala anteriore,
guardando l’affidabilità si potrebbe dire che la
W05 fosse ancora la vettura dell’anno scorso. Tan-
te e diverse le tipologie di prove già portate a ter-
mine mentre tutti gli erano ancora alle prime pre-
se contatto con il nuovo pacchetto tecnico. Addi-
rittura, gli uomini di Toto Wolff si sono permessi,
l’ultimo giorno, di mettere in cantiere qualche
timida simulazione di stint. Elemento decisivo per
loro è stato senza alcun dubbio quello di poter stu-
diate tutto in casa: motore, telaio, sistemi ibridi.
Il progetto è cresciuto come un pacchetto globale,
e proprio il “packaging”, ovvero come posizionare
le componenti per garantire sia compattezza sia
raffreddamento, sembra aver fatto la differenza.
Quasi lo stesso discorso per la McLaren: si è visto
quanta differenza faccia il portare le scritte Mer-
cedes-Benz sulla vettura. Il loro approccio non è
stato solo da cliente normale, ed è chiaro come
abbiano potuto interagire con il motorista in
maniera privilegiata. La Ferrari, per definizione
maestra nel fare tutto in casa, ha tenuto il passo,
e nonostante due fermate precauzionali nei quat-
tro giorni, i piloti hanno raccolto una gran mole
di dati. Come per i rivali della stella a tre punte, il
programma delle prove è virato ben presto dal “far
funzionare tutto” ad una pianificazione più varia
e complessa. E inBahrain vi si andrà con unamag-
giore tranquillità potendo portare una serie di
nuovi componenti da verificare. Per quanto
riguarda il pacchetto piloti composto da Fernando
Alonso e Kimi Raikkonen, Maranello può contare
su un duo di talento enorme e dalla provata espe-
rienza. Il problema forse sarà, ad un certo punto,
contenere una loro rivalità, ma in questo momen-
to il Cavallino ha quanto di meglio poteva aspet-
tarsi. Coppia più giovane ma altrettanto solida per
laMercedes. Lo scorso anno, Hamilton ha sofferto
un po’ Nico Rosberg, ma ora, al contrario che nel
2013, ha tra le mani una vettura che asseconda
molto meglio il suo stile di guida grintoso. Mag-
giori incognite per la McLaren, dove Jenson But-
ton trova un fresco e rampante Kevin Magnussen.
Nonostante l’errore che ha spedito la nuova
MP4/29 nel muro a chiusura delle ostilità, il dane-
se ha comunque messo in chiaro le sue doti ed è
stato suo il miglior tempo assoluto. A parte un
problemino fisico ad un ginocchio, che sembra
comunque recuperato, il campione britannico
sembra in forma. In cerca di riscatto, è sempre una
sicurezza, sia per l’esperienza, sia per la prover-
biale disponibilità che è già stata preziosissima
per il giovane compagno.
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