22
FORMULA 1
TEST AD AL SAKHIR
E’ già una gran bella soddisfazione insom-
ma, segnale inequivocabile che a Maranel-
lo ogni dettaglio nella realizzazione della
vettura e della power unit è stato ampia-
mente curato: “Il team in inverno ha fatto
un gran lavoro di preparazione permet-
tendoci di avere una vettura che gira e spe-
rimenta. Dopo Jerez abbiamo migliorato
la strumentazione al volante, ora mi trovo
meglio e posso concentrarmi sulle presta-
zioni che inizieremo a cercare nei prossimi
giorni nuovamente a Sakhir. Direi che in
qualifica raggiungeremo le prestazioni
dello scorso anno, ma in gara saremo più
lenti”, ha sentenziato lo spagnolo. Che di
certo dovrebbe sentirsi sollevato nel vede-
re l’affanno che sta martoriando gli uomi-
ni Red Bull, ma non è così: “Sono convinto
che a Melbourne non avranno i problemi
che li stanno rallentando in questa fase”.
Insomma, l’occhio di Fernando è vigile e
non particolarmente preoccupato dalla
Mercedes: “Sono un ottimo team, hanno
un buon motore, ma le loro prestazioni
sono nella norma”. La sfida è l’elettronica:
“A casa se abbiamo un problema col com-
puter spingiamo il tasto reset e tutto torna
nella normalità, con queste vetture è un
bel casino. E’ molto eccitante, una scom-
messa enorme, non più solo aerodinamica
o meccanica, ma anche elettronica”.
L’ottimismo di Alonso non ha portato trop-
pa fortuna a Raikkonen. Nel suo primo
giorno di guida in Bahrain, il finlandese è
stato afflitto da noie di elettronica derivanti
dal trasponder fornito dalla FIA (che ha
mandato in tilt il sistema) e così non ha
potuto che percorrere appena 44 giri.
Appena si fa per dire… per la Red Bull
sarebbero già una specie di trionfo. Raik-
konen ha tentato di rifarsi nella sua secon-
da giornata, ma l’ha conclusa al centro
medico. Niente di che, solo controlli per il
botto alla curva quattro avvenuto a 300
secondi dalla bandiera a scacchi che mette-
