Il campionato
1 – Carlos Sainz
157
2 – Roberto Merhi
118
3 – Pierre Gasly
103
4 – Oliver Rowland
96
5 – Sergey Sirotkin
89
6 – Will Stevens
84
7 – Zoel Amberg
66
8 – Marlon Stockinger
63
9 – Jazeman Jaafar
58
10 – Norman Nato
54
64
RENAULT 3.5
IL PUNTO
SIROTKIN RISORGE
STEVENS ALTALENANTE
I test invernali, e ciò a cui avevamo assisti-
to nel campionato 2013, avevano lanciato
parecchi indizi sul fatto che Sergey Sirotkin
e Will Stevens dovevano essere della parti-
ta per il massimo risultato da raggiungere.
Il russo, passato da ISR a Fortec, dopo un
inizio un po’ complicato a Monza comun-
que culminato col terzo posto in gara 1, ha
poi conosciuto una serie di problemi mec-
canici che uniti ad alcuni suoi errori lo han-
no tenuto fuori dai punti per quattro gare
consecutive. Il russo in orbita Sauber e lo
stesso team Fortec hanno cambiato passo
a partire dalla tappa moscovita. Finalmen-
te, Sirotkin si è aggiudicato la sua prima
corsa in Renault 3.5, poi ha raccolto un
quarto, un terzo e un quarto che lo hanno
portato a ridosso di Gasly e Rowland nella
classifica generale. E se continua su questo
passo, qualche pensierino osè può anche
farlo. Stevens invece, Junior Caterham,
rimasto fedele al team Strakka, dopo aver
vinto la prima gara del 2014 a Monza, ha
mostrato di essere il pilota altalenante del
2013. Considerando che è al terzo anno nel-
la WSR, sarebbe stato lecito attendersi
molto di più dal britannico. Terzo ad Alca-
niz gara 2, secondo a Spa gara 2, ha poi rac-
colto soltanto piazzamenti che portavano
pochi punti alla causa della corsa al titolo.
AMBERG SBOCCIA
SORENSEN MISTERO
Degli altri, sta facendo bene Zoel Amberg
con AVF. Certo lo svizzero è alla terza sta-
gione in WSR ed era ovvio aspettarsi qual-
cosa di interessante. Secondo a Mosca nel-
la prima corsa, ha poi ottenuto tre quinti
posti e altri piazzamenti in top 10. A spraz-
zi anche i weekend di Marlon Stockinger,
Junior Lotus, col team Charouz. Il filippi-
no in alcuni eventi è introvabile, in altri
lascia il segno come a Monza dove è giun-
to secondo nella gara 2, o al Nurburgring,
terzo in gara 2. Ci si attendeva parecchio da
Jazeman Jaafar in forza alla ISR. Ma il
malese, terzo a Monte Carlo e a Spa gara 1,
non ha più avvicinato il podio non riuscen-
do a compiere il salto di qualità sperato
nonostante abbia a sua disposizione l’inte-
ra formazione di Igor Salaquarda, che
schiera una sola vettura. Norman Nato ha
vinto la gara di Monte Carlo con la secon-
da Dallara della Dams, una vera sorpresa
comunque un successo ampiamente meri-
tato in quell’occasione. Il francese però,
non si è più ripetuto su quei livelli rime-
diando due quarti posti a Spa e null’altro di
interessante. Rimane unmistero la difficol-
tà che Marco Sorensen, al terzo anno dopo
due stagioni da protagonista con Charouz,
trova nel risultare competitivo con la Dal-
lara della Tech 1. Sotto tono anche William
Buller che da rookie con Zeta Corse nel
2013 aveva impressionato per come affron-
tava le gare da vero combattente, mentre
ora con Arden pare un agnellino.
DRACO RIGENERA FANTIN
GHIOTTO ALTI E BASSI
Unici italiani al via del campionato, il team
Draco e Luca Ghiotto. La squadra italiana
ha mantenuto i noti standard di team di
alta fascia. Ha puntato su Pietro Fantin,
brasiliano, in arrivo da una stagione falli-
mentare alla Arden ed è riuscita nell’inten-
to di rigenerarlo. Fantin infatti ha conqui-
stato il terzo posto a Mosca gara 1 e altri
piazzamenti, ma qualche errore di troppo
lo ha commesso. Draco ha poi portato al
debutto Ghiotto. Il vicentino ha seguito il
percorso intrapreso da Gasly e Rowland e
prima ancora da Stoffel Vandorne, Robin
Frijns, Nato e via dicendo, ovvero salire
direttamente ai piani alti della Renault 3.5
provenendo dalla Eurocup F.Renault 2.0.
L’avvio di stagione è stato notevole per
Ghiotto, terzo alla sua prima qualifica, ma
al via ha praticamente stallato. Si è rifatto
in gara 2, giungendo quarto da ottavo in
griglia. Dopo quella brillante prestazione,
Ghiotto dalla quarta fila di Alcaniz ha nuo-
vamente stallato in gara 2 mentre nella pri-
ma è rimasto fuori dai punti. A Monte Car-
lo ha sbattuto nell’unico turno libero com-
promettendo il resto del fine settimana, a
Spa prima corsa ha conquistato un ottimo
sesto posto condito da un sorpasso meravi-
glioso a un rivale alla Eau Rouge. Dopo di
che, una scia di scarni risultati conditi dal-
l’errore del Nurburgring (testacoda quan-
do era nono in gara 1) e dall’aver spento il
motore in gara 2 quando era sesto. Ghiot-
to ha dimostrato di avere la velocità neces-
saria per competere ad alto livello in WSR,
gli serve però maggior continuità e convin-
zione oltre che più serenità.
Norman Nato