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E LA MIGLIORE
Nasce in Italia e ha dimensioni giuste: né troppo grande né troppo piccola, ingombra in pianta quasi quanto una
Golf. Si chiama Renegade e può essere a due o a quattro ruote motrici. Sotto il cofano motori benzina 1.4 turbo da
140 cavalli o diesel 1.6 ma anche due litri con potenze da 120 a 170 cavalli. I cambi possono essere manuali o
automatici, anche a nove marce. I prezzi? Da 20 mila euro. Questa è la sintesi estrema del primo SUV compatto di
Casa Jeep prodotto in Europa ma che non si fermerà sui confini del Vecchio Continente perché andrà su 100 mercati
Presentata la scorsa primavera a Ginevra
ora è arrivata sul mercato. Ha carattere e
una personalità che si evince non appena si
siede dietro il volante: il cofano alto e mas-
siccio offre una sensazione di dominio da
vera SUV americana. La plancia è alta così
come i sedili, pertanto si guarda il mondo
esterno dall'alto al basso. Davanti lo spa-
zio non manca, dietro non abbonda
soprattutto per le gambe. Generoso inve-
ce il bagagliaio la cui volumetria spazia tra
i 351 e i 1297 litri. L'equipaggiamento del-
la Jeep Renegade supera ogni confronto
nel segmento. La dotazione comprende il
sistema Uconnect con display touchscre-
en a 5" (di serie su tutti gli allestimenti) o
6,5"con navigatore Bluetooth con vivavo-
ce. Sulle versioni Limited e Traillawk il
display del quadro strumenti a visualizza-
zione multipla è a colori da 7", il più gran-
de del segmento. La nuova Jeep Renega-
de offre di serie o a richiesta 6 airbag, ESC
(controllo elettronico di stabilità) con
ERM (sistema elettronico antiribaltamen-
to), telecamera posteriore ParkView,
sistema Forward Collision Warning-Plus
(sistema di frenata assistita), Lane Sense
Departure Warning-Plus (sistema di avvi-
so di uscita dalla corsia) e Adaptive Crui-
se Control.
Il motore diesel 2 litri da 170 cavalli non
si sente come voce non altrettanto si può
dire non appena si preme sull'accelerato-
re: spinge tanto che a 190 km/h si arriva
in fretta. Giusto questo per far compren-
dere che in autostrada la Renegade ci sta
proprio bene. Così come tra le curve. La
trasmissione è integrale con giunto GKN,
non ci sono né le ridotte né un blocco
manuale del differenziale: tutto è deman-
dato all’elettronica e all’impianto frenan-
te. Non è quindi una Jeep dura e pura,
quella è la Wrangler, ma una SUV riusci-
ta che aspira ad essere la migliore della
classe. La Mini Contryman è avvertita.
In città colpisce per il raggio di sterzo che
permette facili manovre in spazi ristretti
ma si registra pure una visibilità soprat-
tutto posteriore non ottimale. La Jeep
Renegade è il primo veicolo a utilizzare
l'architettura 4x4 Small Wide e la sua
architettura modulare costituisce una
base di partenza per la realizzazione di
numerosi altri modelli. Ne risultano una
maggiore qualità e affidabilità e un minor
tempo di sviluppo e assemblaggio. L'ar-
chitettura su cui è costruita Renegade
comprende componenti condivisi, modu-
lari e intercambiabili e permette la modu-
larità di passo, carreggiata anteriore e
posteriore, sbalzo anteriore e lunghezza e
larghezza su tutte le linee di veicoli. Gra-
zie all'ampio utilizzo di acciai avanzati,
materiali compositi e simulazioni alta-
mente tecnologiche di collisioni al compu-
ter, l'architettura della Jeep Renegade
garantisce un'eccezionale resistenza alla
torsione per un controllo ottimale della
geometria della scocca. Per i passeggeri, la
nuova architettura offre resistenza in fuo-
ristrada e un'articolazione massima delle
ruote posteriori pari a 205 mm e un'altez-
za da terra di 210mm. Il veicolo risulta più
compatto e rigido trasmettendo una sen-
sazione di maggiore affidabilità e control-
lo durante le manovre su strada ad alta
velocità. Renegade è dotata di traversa
anteriore, crash-box posteriore ibrida e
cofano in alluminio. La Renegade è la pri-
ma Jeep a integrare il sistema con mon-
tanti anteriori e posteriori dotato di valvo-
la FSD (Frequency Selective Damping)
Koni. Grazie a questo sistema, la Renega-
de è in grado di offrire eccellenti caratte-
ristiche di manovrabilità e tenuta di stra-
da. Inoltre, il sistema FSD Koni filtra in
modo attivo gli input ad alta frequenza
delle sospensioni dovuti ad asperità stra-
dali, garantisce comfort e fluidità e un
controllo ottimale dell'assetto.
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