Italiaracing.net Magazine - page 16

16
FORMULA 1
GP RUSSIA
Massimo Costa
Una formalità, niente di più. Il titolo costruttori non era certo in
dubbio e lo si era capita dopo la seconda o terza gara che non ci
sarebbe stata storia e che le stelle d’argento si sarebbero trasfor-
mate in oro puro. Nonostante si sapesse che non vi sarebbero sta-
ti problemi nel conquistare il campionato per team, l’emozione è
stata forte per Toto Wolff e Niki Lauda, per Paddy Lowe e il resto
della compagnia. Sono apparse le classiche magliette con la scrit-
ta Champions e via dicendo brindando. Una formalità, come det-
to. Lauda ha parlato di organizzazione perfetta mentre Wolff ha
voluto carinamente ricordare che se sono dove sono il merito è di
Ross Brawn che aveva imbastito l’attuale corazzata Ora
non resta che capire quel che accadrà nell’altra classi-
fica, quella piloti. Lewis Hamilton si è preso il nono
successo stagionale, il quarto consecutivo,
roba che stenderebbe anche il più acerri-
mo dei rivali. Nico Rosberg ora è a
meno 17 punti, che sembrano tanti, ma
in realtà sono un nulla. Però il biondo
della Mercedes si è rivelata, come già
a Monza, fragile. Al via ha provato a
fare il duro, con un ottimo spunto
verso la prima staccata dalla secon-
da piazzola in griglia, ma quando è
andato a pigiare sul pedale del freno
l’ha fatta grossa bloccando le ruote
e tagliando la variante. Risultato: si
è correttamente spostato lasciando-
si passare da Hamilton per non
incorrere in penalità, ma si è dovu-
to subito fermare ai box per cambia-
re gli pneumatici distrutti. Da ultimo,
Rosberg ha mostrato al mondo quanto
sia competitiva la Mercedes W05 recuperando fino al secondo
posto finale. Nico è stato bravo in ognuno dei sorpassi compiuti:
tenace, deciso come poche altre volte lo avevamo visto. Si è riscat-
tato insomma, ma la delusione era forte perché se quella prima
frenata gli fosse riuscita meglio, forse sul gradino più alto del
podio ci sarebbe salito lui. O quanto meno, avrebbe impegnato
fino all’ultimo metro l’ex amico, sempre che lo siano mai stati.
Hamilton da parte sua, deve aver sorriso sotto il casco quando ha
visto la W05 del nemico finire dritta per dritta alla variante,
intuendo che la vistosa fumata proveniente dalle gomme anterio-
ri gli avrebbe lasciato campo libero. Hamilton ha disputato una
gara solitaria, forse noiosa per lui, e proprio per non distrarsi di
tanto in tanto spingeva forte segnando giri veloci. Lewis è lancia-
tissimo verso la conquista del mondiale, ma ci sono ancora tre
gare (Austin, San Paolo, Abu Dhabi) con l’ultima che assegnerà il
doppio punteggio. Le insidie sono tante, la W05 non sempre si è
mostrata affidabile e lo stesso pilota inglese di tanto in tanto ha
commesso qualche passo falso. Tutto è aperto, insomma, e come
dice Lauda, nessun ordine di scuderia, ognuno dei due è libero di
comportarsi come vuole. Del resto la staccata, sbagliata, di
Rosberg a Hamilton lo ha dimostrato chiaramente. Sarà battaglia
aperta fino all’ultimo Gran Premio. Per quanto riguarda l’ombra
di Fernando Alonso su Lewis, che era piuttosto reale fino a un paio
di mesi fa, ora appare quanto meno inopportuna. Hamilton in
fuga dalla Mercedes era una sceneggiatura possibile nei momen-
ti di crisi con Rosberg, non certo in questo momento. Pensiamo
che Lewis si terrà ben stretto il suo sedile.
1...,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15 17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,...96
Powered by FlippingBook