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SPECIALE

IL CUORE NELLE CORSE

Andrea, queste sono cose davvero fuori... dal

mondo! Del resto siamo entrambi abbastanza

adulti, diciamo così, per ricordarci di quando

negli anni '60 e '70 si palava di “corsa allo spa-

zio”. Ci racconti cosa è la missione Rosetta?

“LamissioneRosetta ha l’obiettivo di portare una son-

da su una cometa, svolgere esperimenti scientifici e

inviare i risultati degli esperimenti alla Terra; sembra

facile ma nessuno ci ha mai provato prima. Un’idea

semplice e intrigante perché nasce dalle necessità e

dell’intelligenza. “less is more” è uno slogan spesso

usato in ambito sportivo ed è molto adatto per descri-

vere questa strana avventura...

Nell’immaginario collettivo le comete sono oggetti

celesti misteriosi, portatrici di sventure o di fatti epo-

cali, studiate dagli astronomi fin dal tempo dei caldei.

Le comete non sono pianeti e riaffiorano quasi dal

nulla nella geografia del sistema solare circa ogni cen-

to anni con orbite ellittiche molto allungate per poi

ritornare nelle oscurità profonde. Si, le comete, con le

loro brillanti chiome che riempiono il cielo anche di

giorno, un po’ inquietano i nostri pensieri.

Negli anni 2000 il programma spaziale americano era

in auge con gli Shuttle, la stazione spaziale e le pro-

spettive di arrivare su Marte. Al contrario, l’ESA

(European Space Agency) e le sue affiliate tra cui l’ ASI

(Agenzia Spaziale Italiana), era povera di finanzia-

menti perché le varie nazioni erano e sono spesso divi-

se su tutto. ESA cercava un’idea forte per giustificare

un’impresa nuova e degna di mettere alla prova la for-

te cultura scientifica europea. Non potendo né anda-

re su Marte, né sviluppare un sistema di satelliti geo-

stazionari…all’ESA hanno pensato..: è possibile man-

dare una sonda su una cometa con poche risorse eco-

nomiche, grazie all’ingegno dei nostri bravi scienzia-

ti? Da lì è partita la scintilla.

Il Politecnico di Milano ed in particolare il Diparti-

mento di Ingegneria Aerospaziale, guidato dalla pro-

fessoressaAmalia Ercoli Finzi, si è proposto come gui-

da scientifica, ha trovato prima l’appoggio dell’ASI ,

poi il consenso dell’ESA. Tecnospazio, ora nota come

Galileo Selex, era all’epoca una società del settore ed

ha ricevuto l’incarico di coordinare tempi, costi e spe-

cifiche tecniche dell’intero progetto per trovare azien-

de con esperienza nel settore dei compositi e delle

strutture leggere in particolare e forte nella progetta-

zione aeronautica o

similare:ogni

grammo conta per-

ché trasportare anche solo un grammo ad una distan-

za di 400 milioni di chilometri costa una follia se con-

sideri che la luce impiega oltre 20 minuti per compie-

re la stessa distanza.

Tecnospazio ha cercato anche tra le aziende del setto-

re Motorsport perché questo settore è tra i più conti-

gui all’industria spaziale quanto a uso dei materiali,

definizione dei controlli qualità, lavorazioni. E così

insieme a tante altre aziende, hanno trovato Dallara,

anche se onestamente non siamo stati la loro prima

scelta:.. Ferrari declinò la richiesta perché troppo

impegnata nel campionato Formula 1”.

Bellissima e affascinante sfida, soprattutto

per chi ha avuto come eroi d'infanzia da una

parte Thor Heyerdahl e dall'altra Neil

Armstrong. Che problemi progettuali pone

una avventura del genere?

“La sfida tecnica è stata soprattutto mentale! Imma-

gina di dover svolgere un esperimento scientifico a

livellomentale, senza un laboratorio in grado di ripro-

durre tutte e insieme le condizioni reali in cui l’ogget-

to dovrà operare: vuoto assoluto e gravità zero,tem-

peratura e pressione prossime allo zero, irraggiamen-

to solare, conduzione termica tra tutti i componenti

compresi i circuiti elettronici, nessuna convezione ter-

mica che smaltisca il calore dei circuiti elettronici per-

ché aria non ce ne è, niente attrito, un viaggio in tota-

le ibernazione di dieci anni durante i quali la sonda

viaggia alla completa deriva nelle profondità oscure

del sistema solare, persone al centro di controllo mis-

sione che cambiano con gli anni, alcuni di loro ades-

so sono in pensione, altri non hanno neppure visto

Il 12 novembre è previsto l'emozionante “touch-down” della sonda lanciata

oltre dieci anni fa dall'Agenzia Spaziale Europea alla caccia della cometa

“67P/Churyumov–Gerasimenko”. Andrea Toso, che ha guidato il team di

tecnici e ingegneri della Dallara che ha collaborato all'impresa, realizzando il

trapano elettronico incaricato di perforare la superficie dell'oggetto celeste,

ci racconta come è nata e come si è sviluppata questa straordinaria avventura

Rosetta, uno s