Background Image
Previous Page  38 / 78 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 38 / 78 Next Page
Page Background

38

SPECIALE

IL CUORE NELLE CORSE

partire la sonda …

Ovviamente prima del lancio si sono con-

dotte prove molto impegnative di “qualifi-

cazione”: vibrazioni violente per simulare la

fase di lancio, prove in camera ipobarica e

criogenica e altre più dettagliate con varie

iterazioni perché non tutto funzionò al pri-

mo tentativo. Comunque, tralasciamo i pre-

liminari.. immaginiamo di essereRosetta in

un punto imprecisato del sistema solare in

movimento alla velocità di 60000 km/h…

Siamo partiti nel 2004 dalla base ESA nel-

la Guyana ( a nord del Brasile, vicino

all’equatore ) con un normale razzo Ariane,

che ci ha spinti fuori orbita dopo aver sgan-

ciato tutti i vari stadi di propulsione. Siamo

adesso fuori dall’atmosfera terrestre e ci

stiamo allontanando... Dobbiamo raggiun-

gere un oggetto in movimento e lontano

oltre 400 milioni di chilometri, una distan-

za difficile da visualizzare, consideriamo

allora 10000 volte il diametro della Terra o

3 volte la distanza tra la Terra e il Sole. Cosa

facciamo? Puntiamo diritto al bersaglio

mobile? No! Abbiamo solo 24 piccoli razzi

a idrazina che possono spingere la nostra

massa di 400 kg con delle forze massime di

circa 1 kg e alcune piccole batterie che ci ser-

viranno per svolgere gli esperimenti se arri-

veremo a destinazione. Non abbiamo nien-

te altro.

Allora sfruttiamo la bellezza sostanziale del

Creato, cioè la massa propria dei pianeti: l

“effetto fionda”: accettiamo di prendere il

viaggio un po’ alla lontana, circa 1.2 miliar-

di di xhilometri per raggiungere un obietti-

vo lontano solo 400 milioni di chilometri (

tanto la dimensione tempo è abbastanza

relativa, dobbiamo solo arrivare!). Puntia-

mo suMarte che è il pianeta più vicino, per-

correndo una traiettoria iperbolica che

sfrutti il suo campo gravitazionale per acce-

lerare cambiando direzione; dopo il passag-

gio intorno a Marte torniamo verso la Ter-

ra e sfruttiamo di nuovo l’effetto fionda,

sempre aumentando la velocità.. un nuovo

passaggio intorno a Marte che nel frattem-

po si è spostato di qualche milione di chilo-

metri… a quel punto da Terra ci spengono

e dormiamo per dieci anni come la Bella

Addormentata, alla deriva negli abissi pro-

fondi del sistema solare.

Un anno fa nel 2013 il risveglio program-

mato da un piccolo “orologio”.. scopriamo

che il nostro “punto-nave” è sbagliato di

qualche centinaio di migliaia chilometri,

un’inezia! Solo 5 volte il diametro della ter-

ra. (forse il piccolo errore di rotta è dovuto

sia ad una differenza di pochi grammi, su

un totale di 400 kg, dell’idrazina non con-

sumata per le piccole correzioni in uscita