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SPECIALE

IL CUORE NELLE CORSE

più interessanti che utilizza?

“Ti faccio due esempi: il primo è il Vespel

,unmateriale autolubrificante: la punta del

trapano quando penetra nella superficie

della cometa produce attrito e quindi calo-

re ma non c’è aria che smaltisca il calore e

non puoi permetterti il lusso del grasso per-

ché dopo dieci anni nel vuoto assoluto di

grasso non può rimanere traccia... Un

secondo esempio è l’ Invar, un materiale

così particolare che il suo coefficiente di

dilatazione termica è nullo. Ritorniamo con

il pensiero a noi anima di Rosetta e riflet-

tiamo sul perché ci è necessario l’Invar.: per

dieci anni siamo stati esposti per una metà

al Sole e per l’altra metà allo spazio nero e

profondo. Senza Invar i nostri due lati si

dilaterebbero in modo diverso con gravi

deformazioni; queste deformazioni inne-

scano vibrazioni termo-elastiche ( innesca-

te dalla temperatura e legate alla rigidezza

della struttura ) che compromettono la pre-

cisione delle nostre antenne di comunica-

zione con la Terra, riducono l’efficienza dei

nostri pannelli solari con cui raccogliere le

gocce di luce fino al punto di provocare

vibrazioni catastrofiche e qu8ndi il collasso

(questo era l’argomento della mia tesi di

Laurea in Ingegneria Aerospaziale!)”.

Che ricadute – scientifiche, tecnolo-

giche, ma anche filosofiche - può ave-

re secondo te oggi sulla nostra vita

quotidiana l'esplorazione dello spa-

zio?

“Essenzialmente due principi ci spingono

alla conoscenza, il primo è la ricerca della

conoscenza in sé, come valore non negozia-

bile, per soddisfare una curiosità pura e

potente; l’altro principio ricerca la cono-

scenza come valore strumentale, al fine di

migliorare la condizione della vita umana.

Entrambi i principi sono validi e nobili, cia-

scuno di noi è orientato più verso l’uno o

verso l’altro. Ad esempio, cosa spinse Ulis-

se ad abbandonare figlio, padre, moglie,

l

’ardore

ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto

e de li vizi umani e del valore;

ma misi me per l’alto mare aperto

sol con un legno e con quella compagna

picciola da la qual non fui diserto

e volta nostra poppa nel mattino,

de’ remi facemmo ali al folle volo

infin che ’l mar fu sovra noi richiuso

Qual era lo scopo della sua esplorazione?

Tornare di là dal mondo con nuove tecno-

logie e nuove conoscenze da usare come

vantaggio competitivo o per curare malat-

tie? Ulisse sapeva che non sarebbe più tor-

nato”.

Motorsport e ingegneria aerospazia-